sabato 31 maggio 2008

Emergenza Rifiuti:l'unica alternativa è la raccolta differenziata

di Luciano Vecchi
http://ilprofessorechos.blogosfere.it

In Occidente si consumano 50 tonnellate di risorse materiali all'anno pro-capite, il che vuol dire che ciascuno di noi, anche i meno consumisti, sottrae alla natura un enorme quantitativo di risorse, impoverendola constantemente. Quasi sempre, senza volerlo, siamo proprio noi consumatori lo strumento che compie, a detta degli esperti, una cosa rischiosissima per il sistema dell'Occidente industrializzato, ancora di più di quanto non lo sia una nuova crisi di Borsa, come lo fu la grande depressione del '29. La differenza è che la Borsa non è prevedibile, mentre il danno dei rifiuti all'economia e nell'ambiente lo è.

Ad esempio, quando andiamo in farmacia, insieme alla pastiglia richiesta, il farmacista consegna molto altro a cui nessuno fa più caso. Così una volta pagato il conto, sempre più salato, ci portiamo a casa gratis un pacchetto di carta, cartone e plastica con dentro 2 grammi di analgesico... Lo stesso dicasi quando acquistiamo una confenzione di 500 grammi di pomodori nel suo involucro di plastica, oppure una manciata di prezzemolo (bei tempi quando il fruttarolo te lo dava bello fresco, sciolto e quasi sempre gratis). Ebbene, per produrre un chilo di quella plastica, oltre a far crescere la spazzatura, si consumano 17 chili e mezzo di acqua, un po’ di petrolio, una spruzzata di zolfo, una di monossido di carbonio e 2 chili e mezzo di CO2... tutti "ingredienti" che contribuiscono a far crescere il gas serra. Ma questo oggi, pare un fatto scontato. Così succede che spesso il superfluo è maggiore del necessario.

Proviamo ad immaginare come potrebbe essere la nostra abitazione se tutti questi imballaggi di carta, cartone, plastica, cellophane invece che gettarli nei cassonetti li mettessimo in un angolo della nostra casa: ebbene, alla fine del mese avremmo occupato qualche metro quadro della sua superficie.
Secondo l'Apat (Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici) la quantità di spazzatura gettata nei cassonetti da un cittadino italiano medio corrisponde a circa un chilo e mezzo al giorno, cioè a 600 chili all'anno. In totale, pur se assai diversicato per città, sono quasi 32 milioni di tonnellate su base annua che continua ad aumentare lentamente ma inesorabilmente.
Oggi la spazzatura cresce ad un ritmo doppio della ricchezza.
L'Europa da più di dieci anni chiede inutilmente agli Stati di fermare la produzione di rifiuti pro-capite ed alle aziende produttrici di assumersi la responsabilità su tutto il ciclo di vita d'involucri, plastica e cartoni fino al loro recupero oppure allo smaltimento. Tutta la partita, però, si giocherà sulla separazione alla fonte dei rifiuti.
Ma cosa c'è in un chilogrammo di rifiuti domestici? C'è di tutto, come sappiamo, e quasi tutto può avere una destinazione diversa dalla discarica, ad eccezione dei 120 grammi di materiali inerti, poco più del 10 per cento del totale, anche se c'è chi ha tratto fuori qualcosa di utile e non inquinante da quei materiali.
Se si facesse una raccolta differenziata più seria, molti degli attuali problemi, che oggi interessano Napoli (ma che potrebbero verificarsi anche a Roma e in Sicilia), potrebbero essere risolti, riciclando in tutto o in parte i rifiuti, evitando così di avviarli in maniera indifferenziata alle discariche o agli inceneritori, ma isolando i loro componenti (vetro, carta, alluminio, parte "umida"), utilizzandoli per produrre nuovo materiale, dalla carta riciclata al compost per uso agricolo, ma anche alle sedute delle sedie o ai dissimulatori di traffico. Oltreciò, raccogliendo, ad esempio, 1237 tonnellate di vetro si risparmiano 134 tonnellate di petrolio.
La gente dovrebbe sapere che con 19 bottiglie di plastica si può realizzare una coperta in plaid, che durerà probabilmente una vita, spiega Vincenzo Conte, della società campana Erreplast. Riciclare 1000 chili di plastica fa risparmiare un 300/400 chili di petrolio, 1400 chili di materie prime; riciclare 1000 chili di alluminio fa risparmiare oltre 3000 chili di petrolio, oltre 4000 chili di bauxite... La gente dovrebbe sapere che una diligente raccolta differenziata è l'unica strada oggi percorribile, che potrebbe servire a farci fare anche a meno degli inceneritori, oltre che dare un contributo importante alla salvezza del mondo da una montagna di spazzatura.

P.S.: Nella stesura del post, per quanto riguarda alcuni dati, mi sono ispirato ad un ottimo speciale del TG uno.

domenica 25 maggio 2008

Geometria sacra

Come riconoscere i sintomi di un attacco cardiaco

Durante una grigliata Federica cade. Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere inciampata con le scarpe nuove.

Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi.

Federica trascorse il resto della serata serena ed in allegria.

Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi che aveva sua moglie in ospedale.

Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica è deceduta.

Federica ha avuto un attacco cardiaco durante la grigliata.

Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un attacco cardiaco, Federica sarebbe ancora viva.

La maggior parte delle persone non muoiono immediatamente.

Basta 1 minuto per leggere il seguito:

Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio.

Il trucco è riconoscere per tempo l'attacco cardiaco!!!

Riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia.

Cosa che non è facile.

Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un attacco di cuore:

* Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);

* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa

(esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà;

* Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);

* Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua

(se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).

Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso.

Descrivete i sintomi della persona per telefono.

Un cardiologo sostiene che se mandate questa è-mail ad almeno 10 persone, si può essere certi che avremmo salvato la vita di Federica, ed eventualmente anche la nostra.

Quotidianamente mandiamo tanta spazzatura per il Globo,

usiamo i collegamenti per essere d'aiuto a noi ed agli altri. Sei d'accordo?

Io si!

Per i ricercatori dell'anima

Ricevo e volentieri trasmetto questa lettera che ho ricevuto, mi ha fatto riflettere e scandagliare nei miei sentimenti più profondi, spero sia utile a tutti coloro che cercano con la certezza incrollabile che troveranno!

Soltanto qualche anno fa pensavo di non sapere scrivere una lettera aperta , a dei fratelli, che io avevo umanamente messo sopra un piedistallo.
Loro mi hanno fatto capire cio che da tantissimi secoli un Uomo chiamato Gesù ci ha insegnato,"Sono venuto per gli ammalati", ci disse, a chi si rivelò e chiamo a suo seguito?!,si Rivelò a delle persone umili e di semplici origine .
Mi ero sempre chiesto perchè?, ed il perchè me lo hanno rivelato quei fratelli ,che con la loro sete di protagonismo, riuscivano a perdersi per le strade della vita alla ricerca di fare evangelizzazione, senza accorgersi quanto ancora non erano pronti a farlo, anzi avrebbero dovuto chiedersi dove era andata a finire la loro carità fraterna e la loro umiltà, che li avrebbero sicuramente innalzati agli occhi di Dio, che se ne sarebbe compiaciuto di avere seminato bene in quelle creature .
Ma ahimè! questo seme bello, nello svilupparsi peccava di narcisismo e di spirito di protagonismo, scontrandosi in maniera incomprensibile con delle persone ignoranti, ma piene di Amore per ciò che credevano e stavano facendo. Il tutto si conclude con l'autoallontanamento di questi dal gruppo dei fratelli,che non si ritrovavano e non accettano quell'insegnamento, di nostro signore Gesù Cristo, che ci "Invita ad offrire l'altra guancia".
Certo questo valeva nei secoli passati, ma oggi ,il nostro incommisurabile arrivismo ed il nostro orgoglio ,ci ha fatto perdere il gusto delle cose semplici tanto amate da Dio.
Mi sono addolorato, come sicuramente anche nostro Padre e la nostra Madre Celeste, nel vedere come tanta gente predica bene ma razzola male, sì fratelli a cosa vale tentare di spostare le montagne senza avere l'umiltà di chiedere a Dio di farci superare le piccole prove, che un fratello rozzo ed ingnorante ci ha sottoposto, dandoci la possibilità di fortificarci nello spirito di carità e nel praticare una grande virtù dell'UMILTA'. Indubbiamente, io continuerò a pregare per questi fratelli che stranamente mi ricordano i farisei dai volti imbiancati.
Che la luce del Signore li guidi per le strade della vita, e che possano riconoscere il loro peccato di Orgoglio, che fu causa a Satana di precipitare agli inferi.
con affetto da vostro fratello Benedetto.

Come possiamo mettere le nostre ferite al servizio degli altri

È di conforto per chi soffre e di Grande aiuto per chi rimerita dalle sofferenze. “Nessuno sfugge alla possibilità d’essere ferito. Siamo tutte persone ferite, fisicamente, psicologicamente, mentalmente, spiritualmente. La domanda principale non è: ‘Come possiamo nascondere le nostre ferite?’, affinché non ne siamo imbarazzati, ma: ‘Come possiamo mettere le nostre ferite al servizio degli altri?’.
Quando le ferite cessano di essere una fonte di vergogna e diventano fonte di guarigione, diventiamo a nostra Volta dei guaritori feriti. Gesù è il Guaritore ferito di Dio: attraverso le sue ferite noi siamo risanati. La sofferenza e la morte di Gesù hanno portato gioia e vita; la sua umiliazione ha portato Gloria; il suo essere stato rifiutato ha portato una comunità d’amore. Come seguaci di Gesù, anche noi possiamo lasciare che le nostre ferite portino guarigione agli altri”.
Questo pensiero, tratto da “Pane per il viaggio”, è di Henri Jozef Machiel NOUWEN (Nijkerk, Olanda, 24 gennaio 1932 - Hilversum, 2 ottobre 1996), prete cattolico olandese, scrittore, autore di 40 libri sulla vita spirituale

mercoledì 21 maggio 2008

Dedicato ad un'amica

Carcinoma Mammellare
Dedichiamo a tutte le donne che come Lucia hanno ricevuto una diagnosi di carcinoma mammellare questa rassegna di articoli scientifici.
A loro va la nostra solidarietà ed il nostro sostegno.
Mettiamo in campo tutte le conoscenze scientifiche, e tutte le strategie curative convenzionali e non convenzionali, rispettando sempre la libertà di scelta terapeutica; perchè ogni essere umano ha una propria specificità: una storia genetica, psicologica, esistenziale e spirituale che deve essere protetta e tutelata.
Anche questa forma oncologica racchiude in sè significati profondi, vissuti, silenzi, aree d'ombra che all'improvviso si manifestano a livello fisico. Prenderne coscienza, ascoltarci, riflettere, e dare nutrimento: quel nutrimento che talvolta abbiamo negato ad altri o che altri ci hanno negato.
La nostra maternità interiore che si esteriorizza nei nostri seni nessuno ce la può togliere come un pezzo di carrozzeria.
Possiamo allattare, quindi nutriamo la vita sempre e comunque, iniziando dalla nostra e da quella di coloro che ci circondano,con amore, per amore.Con il nostro seno o senza il nostro seno, avendo figli o senza figli, siamo sempre MADRI.
Con affetto e condivisione, senza perdere mai la speranza della guarigione, perchè questa può avvenire aldilà delle statistiche.

Progetto Amazzone: mito scienza teatro prevenzione del cancro al seno

Progetto Amazzone: mito scienza teatro prevenzione del cancro al seno

Progetto Oncologia CNR/MIUR

Progetto Oncologia CNR/MIUR

Cancro al seno, nuovo test per individuare chi rischia ricadute

di Alessia Manfredi

16 Ottobre 2000

E' italiana la ricerca che potrebbe portare ad un nuovo test per identificare chi fra le pazienti che soffrono di carcinoma mammario è a maggior rischio di ricadute. I risultati degli studi sono stati presentati dal dottor Pier Francesco Ferrucci ad Amburgo in occasione del 25 congresso della società europea di oncologia in corso fino al 17 Ottobre.

Più della metà delle donne che soffrono di carcinoma mammario ad alto rischio possono avere ricadute nei cinque anni successivi al trattamento di chemioterapia e radioterapia. Ed è difficile attualmente prevedere chi è maggiormente a rischio di recidive.

Oggi, gli studi coordinati da Pier Francesco Ferrucci, Francesco Bertolini e Giovanni Martinelli dell'Istituto europeo di oncologia di Milano, permettono di fare un passo in avanti. La chiave di volta per capire chi può sviluppare ricadute, potrebbe essere una proteina, la maspina, espressa dalle cellule epiteliali.

"Si tratta di studi preliminari, non ancora pubblicati, che attendono di essere confermati da un follow-up più prolungato delle pazienti", spiega a kwSalute Francesco Bertolini, responsabile del laboratorio di ematoncologia dell'Istituto europeo di oncologia di Milano, coautore delle ricerche. "Abbiamo trovato che l'espressione di una particolare proteina, la maspina, nelle cellule tumorali del carcinoma della mammella si associa ad una minore ricorrenza di ricadute."

Il 50-70% delle pazienti affette da carcinoma della mammella ad alto rischio presenta micrometastasi nel sangue periferico e nel midollo osseo. "Se in queste pazienti si riscontrano alti livelli di maspina, il rischio di recidive è minore".

Lo studio, durato un anno, è stato condotto su 48 donne affette da forma ad alto rischio di carcinoma della mammella, già sottoposte a terapia con interventi chirurgici e chemioterapia. In generale, che aveva livelli di maspina più elevati, aveva anche minori probabilità di ricadute. "Il risultato ci ha sorpreso", dice ancora Bertolini. "Anzi, ci aspettavamo proprio il contrario. La maspina viene espressa nelle cellule epiteliali maligne e fino ad oggi era ritenuta un probabile marker di progressione tumorale ".

In particolare, otto pazienti che avevano venti o più linfonodi interessati dal tumore, quindi affette da una forma particolarmente grave del tumore, dopo quindici mesi di osservazione non hanno presentato episodi di ricadute. Tutte avevano alti livelli di maspina. "Probabilmente la maspina inibisce l'angiogenesi, cioè la crescita di nuovi vasi e quindi l'alimentazione e la crescita del tumore stesso", spiega ancora Bertolini.

Il risultato è interessante: la presenza di questa proteina potrebbe divenire la base di un test, uno screening di routine utile per i medici per identificare almeno una certa percentuale di donne a rischio di ricaduta, e, di conseguenza, dare loro un trattamento ad assistenza più adeguate.

E, in un secondo tempo, non è escluso che si possa indagare come utilizzare questa proteina per contrastare o addirittura prevenire la malattia: "E' un'ipotesi plausibile ma ancora remota. Occorre prima individuare le funzioni esatte della proteina, poi eventualmente passare a sperimentazioni precliniche. Nel giro di un anno, comunque, dovremmo passare alla pubblicazione delle nostre osservazioni cliniche e si potranno fare valutazioni più precise", conclude Bertolini.

domenica 18 maggio 2008

Pilota automatico del cervello

autore: Johann Rossi Mason
istituzione scientifica di riferimento:http://www.duke.edu/
Se facciamo un calcolo aritmetico il cervello non ha bisogno di ripassare le tabelline, quando guidiamo la macchina non dobbiamo pensare ogni volta a cambiare la marcia o ad usare un pedale, compiamo infatti molte azioni in maniera automatica, per risparmiare risorse ed energie mentali. Quella del ‘pilota automatico’ è infatti una peculiarità del cervello, che costruisce un repertorio di risposte ai problemi che già conosce, quelli che incontra con maggiore frequenza, per risparmiare tempo e fatica. Dal punto di vista anatomico nuovi studi dimostrano che la corteccia è in grado di rispondere in modo appropriato e automatico a stimoli successivi a compiti ripetitivi.

Pubblicato da Nature, lo studio di Ian Dobbins della Duke University (insieme a David Schnyer e Mieke Verfaellie della Boston University School of Medicine e Daniel Scacter della Harvard University) ha cercato di distinguere tra due differenti teorie di come la corteccia cerebrale risponda a questi stimoli. Entrambe le teorie cercano di comprendere come si verifica il fenomeno della ripetizione: infatti quando alle persone viene chiesto di fare una classificazione, la performance migliora tante più volte viene ripetuto il compito.

Applicando particolari tecniche di visualizzazione del cervello (la Risonanza Magnetica Funzionale, FMRi) si è evidenziato che durante questi compiti il cervello mostra una attività ridotta, chiamata ‘neural priming’, ossia ‘innesco neuronale’ un meccanismo che consente di migliorare la performance quando il compito viene appreso.

La teoria più popolare sul ‘neural priming’ sostiene che la riduzione dell’attività corticale sia dovuta ad una sintonizzazione da parte della corteccia dell’informazione sugli ‘oggetti’ coinvolti nel compito e più ne conosce la funzione più tende ad utilizzare solo le informazione necessarie a svolgere il compiti, tenendo da parte i dettagli.

La novità evidenziata dagli scienziati della Duke è che questo si verifica anche in soggetti colpiti da amnesia. Ciò indicherebbe che esistono sistemi separati, stagni, di memoria che funzionano in modo indipendente e che quindi, se una parte della memoria continua a funzionare, altri ‘settori’ possono rimanere efficienti.

Si può prevenire la gestosi

Verso la fine della gravidanza la futura mamma può andare incontro a gonfiori e a rialzo della pressione arteriosa.

Questo fenomeno, in passato noto con il nome di “gestosi”, oggi è più correttamente chiamato pre-eclampsia: malattia caratterizzata da aumento di pressione arteriosa e presenza di proteine nelle urine, associati a edemi.

È un disturbo che non va sottovalutato perché in alcuni casi può evolvere in eclampsia, malattia che, se non trattata, può creare seri problemi alla donna e al bambino.

Un gruppo di ricercatori del National Institutes of Health ha analizzato 480 donne così suddivise: 120 affette da pre-eclampsia, 120 da ipertensione arteriosa fin dall'inizio della gravidanza, 120 con valori pressori normali ma che hanno partorito bambini sottopeso e le restanti 120 con pressione nella norma e bimbi normopeso.

Durante l'indagine, gli autori hanno notato che solo nel primo gruppo vi erano valori elevati di due proteine: l'endoglina e l'Flt1. In particolare valori alterati di queste sostanze erano già riscontrabili fino a 3 mesi prima che i disturbi si manifestassero.

Se confermata da successive indagini, la scoperta potrebbe rappresentare un valido aiuto nella diagnosi di pre-eclampsia, permettendo di attuare tempestivamente le cure necessarie e ridurre i rischi per la mamma e il bambino.

Data articolo: maggio 2008
Fonte: takecareblog.libero.it

Istituzione scientifica citata nell'articolo:

http://www.nih.gov/

martedì 13 maggio 2008

Degrado ambientale causa del 75 per cento delle malattie

Fonte :redazione di Echplanet
Degrado ambientale e stili di vita scorretti sono i responsabili del 75 per cento delle patologie e delle cause di morte. Il binomio emergenze ambientali- danni alla salute è stato segnalato dai medici italiani, riuniti a convegno a Padova per individuare tutte le strade possibili al fine di combattere il nemico del benessere, ovvero l'inquinamento, a tutti i livelli.

Perché secondo recenti studi i danni alla salute possono derivare anche dalle molteplici sostanze chimiche che usiamo giornalmente: la maggior parte, infatti, non è ancora stata adeguatamente testata e valutata in termini di sicurezza. Per questo, i medici italiani si sono dati appuntamento a Padova per mettere a punto una strategia che miri alla salvaguardia ambientale.
Fine ultimo: proteggere la salute di tutti.

Il convegno è organizzato dall'Ordine dei medici e degli odontoiatri di Padova, insieme alla Federazione nazionale degli ordini dei medici e chirurghi (Fnomceo) e con il contributo dell'Associazione Nazionale dei Medici per l’Ambiente (Isde).

I medici a confronto, annuncia la Fnomceo, vareranno anche una ‘Carta sulla tutela della Salute e dell'Ambiente’, frutto di un anno di lavoro comune tra Fnomceo e Isde Italia. La Carta, spiega la Federazione degli ordini dei medici, metterà nero su bianco i principi per una corretta analisi e gestione dei problemi ambientali e rappresenterà una sorta di decalogo a uso degli esperti.

“La Carta di Padova - sottolinea il vicepresidente Fnomceo Maurizio Benato - stabilisce cioè l'approccio metodologico attraverso il quale attuare la prevenzione”. La tutela della salute e dell'ambiente infatti, conclude il presidente Fnomceo Amedeo Bianco, “è un dovere per il medico e una sfida per la Medicina”.

Emergenza cibo: vertice latinoamericano

Vertice latinoamericano
È iniziato a Managua un vertice latinoamericano sull'emergenza cibo per predisporre un piano contro i prezzi alti dei prodotti alimentari.

È assente per motivi di salute il presidente venezuelano Chavez mentre sono presenti i presidenti di Ecuador (Rafael Correa), Bolivia (Evo Morales) e Nicaragua (Daniel Ortega) che, insieme a esponenti di numerose delegazioni centro e sudamericane, studieranno il cammino possibile per contrastare i prezzi mondiali crescenti dei prodotti alimentari.

Data articolo: maggio 2008
Fonte: Agenzia ANSA

sabato 10 maggio 2008

Le verità sull'aborto: Educazione, Scienza e Diritti

Dopo le polemiche ed addirittura una lista politica presentata alle elezioni nazionali contro la pratica abortiva, non ho udito una sola parola sensata nè tantomeno una strategia socio-sanitaria che tenendo conto dei diritti delle donne e della coppia di decidere sulla propria procreazione proponesse un'analisi sulle cause di tale pratica e le possibili alternative a vantaggio della salute della donna e della responsabilità della coppia e della società nella scelta di avere un figlio.
Nella Cuba definita "dittatura comunista" ecco un approccio scientifico e sociale, che unisce scienza e diritti.
La riporto in lingua originale, restando a disposizione ad inviarne la traduzione in lingua italiana a coloro che ne facessero richiesta. Inviatemi un e- mail :u.torti@medicinaintegrale.it

Fonte: Granma diario -ediciciòn nacional
Verdades sobre el aborto

Un 60% de las mujeres que presentan infertilidad tiene como antecedente el hecho de haberse realizado un aborto o más. Especialistas afirman que existe una percepción baja sobre los riesgos que provocan las técnicas invasivas relacionadas con esa práctica. Resulta fundamental la responsabilidad de la pareja para evitar embarazos no deseados. Próxima introducción del medicamento Misoprostol como método seguro de efectuar interrupciones voluntarias. Píldoras anticonceptivas en función de sustituir progresivamente el uso de dispositivos intrauterinos

JOSÉ A. DE LA OSA
delaosa@granma.cip.cu

Aunque se trate de una técnica relativamente sencilla y segura, lo cierto es que el aborto es un proceder riesgoso, que se practica a ciegas, y puede tener complicaciones aun cuando se realice por las manos más expertas y en los mejores servicios.

Las tabletas anticonceptivas están a la venta en las farmacias del país.

Investigaciones realizadas indican que más del 20% de las parejas en uniones estables presentan dificultades para concebir un embarazo, y aunque las causas de la infertilidad son compartidas, el antecedente de haberse realizado un aborto o más, aparece en un 60% de las mujeres que presentan infertilidad de causa tubárica (obstrucción de trompas).

Incluso, en condiciones médicas óptimas, estas interrupciones pueden originar riesgos como la persistencia de restos ovulares, el denominado aborto incompleto, con alta incidencia de infección. Son frecuentes también las complicaciones hemorrágicas y lesiones traumáticas como las perforaciones uterinas que, en ocasiones, ponen en peligro la vida de la mujer.

Sin embargo, a juicio de los especialistas, la percepción que tienen las mujeres sobre los riesgos del aborto "es baja", atendiendo a que muchos de los trastornos que originan estas técnicas invasivas son "silentes" y se manifiestan a largo plazo, como las complicaciones inflamatorias que dañan el sistema reproductivo, principalmente las trompas.

Hoy por hoy se considera que el volumen de abortos voluntarios (por libre decisión de la mujer) es elevado, aunque el propósito principal de las políticas de planificación familiar en el país se encamina a la disminución de esta práctica al mínimo indispensable, atendiendo a los problemas de salud que genera.

La educación sexual y los esfuerzos dirigidos a promover conductas responsables frente a las relaciones de pareja, específicamente las sexuales sobre la base del respeto mutuo, la comprensión y el amor, sin duda posibilitan evitar embarazos no deseados e inoportunos que terminan en aborto.

La responsabilidad en las relaciones sexuales siempre es de los dos.

La otra vía es disponer de mejores servicios de anticoncepción y mayor variedad de anticonceptivos, teniendo en cuenta que alrededor del 20% de estas interrupciones de embarazo se relacionan con un fallo anticonceptivo, y un porcentaje similar podría evitarse por decisión de la pareja o de la mujer si practican una anticoncepción responsable.

Un experto internacional en el tema, el profesor Miguel Sosa Marín, especialista de segundo grado en Ginecobstetricia y presidente de la Sociedad Cubana de Desarrollo de la Familia (Socudef), indicó a Granma que nuestro sistema de salud ha comenzado, de forma limitada aún, la introducción del aborto medicamentoso con Misoprostol, que se irá extendiendo escalonadamente a los 96 hospitales autorizados para practicar las interrupciones voluntarias.

Durante el presente año, informó, es propósito de las autoridades de salud que el 80% de todas las interrupciones de embarazo por libre decisión de la mujer se lleven a cabo con este proceder, consistente en la colocación de una tableta de Misoprostol en la vagina, bajo riguroso control médico.

Esta técnica comporta una alta seguridad para la paciente y un mínimo de complicaciones, sin que se abandone por ello la atención médica al aborto quirúrgico y otros servicios que se prestan.

Las regulaciones menstruales o aspiraciones se realizan en la actualidad en 32 hospitales autorizados y, fundamentalmente, en 321 policlínicos, practicadas por ginecobstetras y especialistas en Medicina General Integral debidamente capacitados para ese fin.

El disponer de servicios de aborto de alta calidad y poder optar por el aborto voluntario basado en el "libre derecho de la mujer o la pareja a decidir sobre su reproducción", es un logro de las mujeres cubanas en su lucha por el pleno ejercicio de igualdad entre los géneros conquistado desde inicios de la década de los sesenta. Esta aceptación legal tuvo en cuenta, además, la necesidad de disminuir las complicaciones por la práctica extendida e indiscriminada de abortos ilegales.

Dos nuevos anticonceptivos orales de producción nacional y alta calidad, el Trienor y el Etinor, se encuentran a la venta sin receta médica en la red de farmacias del país. Ambos medicamentos, sustentó el profesor Sosa, contribuirán también a la sustitución progresiva del uso de los dispositivos intrauterinos que, empleados durante largos periodos, pueden generar trastornos inflamatorios en la mujer.

Asimismo, a partir del segundo semestre de este año comenzará la venta en farmacias, sin receta médica, del Levonogestrel, conocido como "anticoncepción de emergencia", o "píldora del día después", para cuando ocurren fallos anticonceptivos.

La disponibilidad de forma creciente de estos nuevos recursos, unidos a programas de educación, tanto generales como sexuales, responde a un objetivo principal de nuestras autoridades sanitarias: la de disminuir las interrupciones voluntarias de embarazo susceptibles de ser evitadas, ya sea por decisión de la mujer, la pareja o mediante una anticoncepción eficaz.

mercoledì 7 maggio 2008

In Europa Centrale ed Orientale salgono a 9 milioni le persone che non sanno leggere e scrivere.

(Versiòn en lengua espanola)
Fonte:AFP
En Europa central y oriental hay nueve millones de analfabetos
PARÍS, 6 de mayo.
La UNESCO advirtió este martes de la persistencia del analfabetismo en Europa, particularmente en su parte central y oriental, donde nueve millones de adultos no saben leer ni escribir, un problema que frena la competitividad económica, señaló AFP.

"Pese al alto nivel de alfabetización de los países europeos (96%), la Organización estima que siguen existiendo graves disparidades", afirmó en un comunicado la Organización de las Naciones Unidas para la Ciencia, la Educación y la Cultura, en vísperas de la celebración de una conferencia internacional sobre este tema.

"En contra de lo que se suele suponer, los bajos niveles de competencias básicas no solo constituyen un problema para los grupos minoritarios en Europa, sino que afectan a gran parte de la población", añadió el texto.

Así, "en Europa Central y Oriental hay todavía nueve millones de adultos que no saben leer ni escribir", recordó la UNESCO.

"Son todavía demasiados los adultos que siguen sin adquirir un nivel de competencias mínimas imprescindibles, con todos los inmensos efectos negativos que esto conlleva, no solo para su vida personal, sino también para el bienestar y el desarrollo socioeconómico de sus países", agregó la organización.

lunedì 5 maggio 2008

Breve storia delle arti terapeutiche

La Medicina del Benessere - ecplanet.ch - Mardedì 06.5.2008 - Index

Medicina alternativa

La medicina del farmaco, usata di preferenza nei paesi industrializzati, è diventata una delle principali cause di morte, se non la principale. Morti a causa di medicina omeopatica e di altri approcci non-chimici alla salute sono pressoché assenti. L'efficacia della medicina farmaceutica non è comprovata ed è un segreto aperto che i medicinali funzionino solo nel 30 al 50 per cento dei pazienti.

Il Consiglio Superiore di Sanità non ne sembra essere al corrente. Altrimenti si stringerebbero le norme sui farmaci “tradizionali”, non quelle su omeopatia, nutrizione e naturopatia.

Lamentiamo il fatto che ancora una volta, come già avvenuto nel 1990, il Consiglio Superiore di Sanità esprima un parere senza aver consultato in nessuna occasione gli esperti del settore;

Ribadisce ancora una volta che, per quanto sistematicamente ignorate, le prove di efficacia della terapia omeopatica esistono, sono pubblicate su riviste mediche internazionali riconosciute e sono sempre in numero crescente;

Ricordiamo che meno del 30% delle terapie utilizzate abitualmente dalla medicina ufficiale si base su prove di efficacia e nessuno per questo minaccia di metterle fuori dal commercio;

Auspichiamo che si approvi, quanto prima un Decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2001/83/CE, attualmente in discussione, che garantisca la libera circolazione dei medicinali omeopatici nel nostro paese, cosi come avviene in tutti i paesi d'Europa.

Comunicato stampa: Comitato Permanente di Consenso e coordinamento per le Medicine Non Convenzionali.
Fonte: http://www.fondazionericci.it/

Medicina quantistica

La dinamica biologica è dominata da meccanismi elettro-chimici, bio-energetici, da eventi molecolari che si susseguono in modo ordinato nel tempo e nello spazio. I codici di riconoscimento tra le biomolecole (come quello tra le basi del DNA) mostrano come la materia vivente interagisce secondo pattern ben definiti. L'esistenza di questi codici implica l’esistenza di un livello elettromagnetico della materia vivente che dialoga con quello chimico “dirigendo” il traffico molecolare.

In quest'ottica, la patologia appare in prima istanza come un’anomalia della struttura molecolare del corpo, in seconda istanza come un disturbo della “rete elettromagnetica di controllo del traffico molecolare”.

La medicina quantistica, dunque, opera:

1) intervenendo direttamente sul livello chimico dell'organismo, fornendo sostanze chimiche adatte a rimuovere l'anomalia manifestata nella struttura molecolare;

2) intervenendo sul livello elettromagnetico, rimuovendo gli ostacoli che intralciano il traffico molecolare.

Esistono già alcune applicazioni pratiche.
Una è SEQEZ, un macchinario realizzato sulle basi della bioenergetica e biofisica quantistica, pensato per ripristinare il campo magnetico dell'individuo. L'uso di Seqez esclude l'utilizzo di medicinali e pare non abbia alcuna controindicazione.
Già da qualche anno alcuni ospedali lo stanno utilizzando in parallelo alla medicina ufficiale, con esiti sorprendenti.

giovedì 1 maggio 2008