venerdì 30 luglio 2010

OBESITA' COME DIPENDENZA:FARMACI AIUTANO A COMBATTERE IL CRAVING

Quella dal cibo puo' essere una vera e propria dipendenza, e come tale va curata: uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet ha dimostrato che due farmaci normalmente usati contro l'alcolismo e la dipendenza da tabacco sono efficaci per perdere peso.
I ricercatori dell'University College di Londra hanno arruolato 1.700 adulti obesi o in sovrappeso per un programma di esercizi e alimentazione controllata.
A 2/3 dei partecipanti sono stati dati anche i due farmaci, mentre ai restanti e' stato somministrato un placebo.
Dopo un anno solo meta' dei soggetti aveva portato a termine il programma, e quelli che avevano avuto i farmaci hanno mostrato una perdita di peso del 5-6 per cento, con punte dell'8 per cento, mentre gli altri si sono fermati all'1,5 per cento.
Qualche problema, spiegano pero' gli esperti, lo hanno dato gli effetti collaterali, fra cui nausea, vomito e mal di testa .

mercoledì 28 luglio 2010

SOCIALITA' E SOPRAVVIVENZA

Fonte:AGI
Non avere amici e' pericoloso per la salute esattamente come fumare, essere obesi o eccedere nell'alcol.
Lo rivela uno studio di scienziati statunitensi pubblicato nel sito on-line della rivista PLoS Medicine.
Le persone con saldi legami sociali hanno il 50% in meno di probabilita' di morire piuttosto che quelle solitarie, sostengono i ricercatori della Brigham Young University, in Utah; e tuttavia l'isolamento e' un piaga crescente nel mondo industrializzato, per cui i ricercatori sostengono che i politici dovrebbero aiutare la gente a incrementare i propri rapporti sociali, proprio nell'ambito delle politiche di salute pubblica.
Studi precedenti avevano tra l'altro dimostrato che le persone con minori relazioni sociali muoiono prima di quelli che si relazionano con molti amici, conoscenti o famigliari.
Stavolta gli studiosi hanno analizzato 148 studi precedenti che fornivano dati sulla mortalita' degli individui in rapporto alle loro relazioni sociali, con dati relativi a oltre 308mila individui, seguiti per una media di 7 anni e mezzo.
"La mancanza di relazioni sociali e' l'equivalente di fumare 15 sigarette al giorno", assicura la psicologa Julianne Holt Lunstad, che ha guidato lo studio.
Sulla morte prematura le relazioni sociali hanno un impatto maggiore che prendere farmaci per la pressione alta e molto piu' che l'inquinamento; avere un basso livello di interazione equivale ad essere un alcolizzato ed e' due volte piu' dannoso che l'obesita'.

domenica 25 luglio 2010

RECIDIVE TUMORI: ATTENTI ALLO STRESS

Per evitare le recidive dei tumori bisogna dare 'una spinta' al sistema immunitario combattendo lo stress dovuto alle operazioni chirurgiche di rimozione.
Lo afferma uno studio dell'Universita' di Tel Aviv, secondo cui, almeno negli animali, un 'cocktail' di farmaci puo' aumentare la speranza di vita fino al 300 per cento.
"Avere un sistema immunitario efficiente e' cruciale prima, durante e dopo i trattamenti per i tumori", ha spiegato Ben-Eliyahu, primo autore dello studio sul Journal of Immunology, ma lo stress dovuto alle terapie puo' danneggiarlo, favorendo la formazione delle metastasi".
I ricercatori hanno testato sugli animali un cocktail di farmaci che abbassa il livello degli ormoni dello stress, con risultati definiti 'ottimi', e un aumento della speranza di vita fino al 300 per cento. Ora il gruppo sta per iniziare un primo trial sull'uomo per cui dovrebbero essere arruolate 800 persone cui saranno somministrati prima, durante e dopo i trattamenti un farmaco anti-ansia e un antidolorifico.

venerdì 16 luglio 2010

GRASSO SUI FIANCHI? SI RISCHIA DEFICIT COGNITIVO

Fonte:AGI
Il grasso sui fianchi mette le donne piu' a rischio di avere deficit cognitivi durante la terza eta'. Lo afferma uno studio Usa pubblicato dalla rivista Journal of the American Geriatrics Society, secondo cui le donne 'a forma di mela' hanno risultati migliori rispetto a quelle 'a forma di pera'.
Lo studio ha coinvolto 8.745 donne tra i 65 e i 79 anni, a cui e' stato misurato l'indice di massa corporea (Bmi) e sono stati somministrati dei test cognitivi.
Il risultato e' stato che ogni punto in piu' nel Bmi corrisponde a un punto in meno nei test, e le donne che avevano piu' fianchi avevano risultati molto peggiori di quelle con piu' grassi intorno alla pancia.
Secondo i ricercatori la differenza e' dovuta ai diversi tipi di grasso che si accumulano nelle differenti parti del corpo: ai diversi tipi corrispondono infatti diversi ormoni rilasciati nell'organismo, che influiscono sulle varie funzioni comprese quelle cerebrali. .

venerdì 9 luglio 2010

AMORE E DIPENDENZA

L'amore e' come una dipendenza da droga e purtroppo quando un amore finisce e' come se si andasse in crisi d'astinenza.
E' quanto emerge da uno studio americano sul cervello di un innamorato ferito: di fronte alla foto dell'amato perduto il cervello attiva aree legate al desiderio, alla dipendenza da droghe e al dolore.
La foto del cervello 'impazzito' e' stata realizzata dall' Einstein College of Medicine di New York.
Questa ricerca conferma quello che affermiamo da anni cioè che il comportamento tossicomaniaco è correlato quasi sempre ad un trauma affettivo con forte contenuto abbandonico, in atto o pregresso, vissuto in ambito familiare e riverberato in ambito relazionale.

sabato 3 luglio 2010

VIRUS DELL'EPATITE SI E' SVILUPPATO NEI PIPISTRELLI

Il virus dell'epatite C potrebbe essersi diffuso a partire dai pipistrelli, che ne sono tuttora un serbatoio naturale.
E' quanto è emerso da uno studio statunitense pubblicato dalla rivista Plos Pathogens.
Usando metodi di analisi genetica, i ricercatori di diversi centri Usa e del Bangladesh hanno trovato materiale genetico di un virus correlato a quello dell'epatite nella saliva di 98 pipistrelli del paese asiatico, e secondo l'articolo il fatto che i campioni contenessero Dna virale suggerisce un meccanismo per la trasmissione da questi animali ad altri, fino ad arrivare all'uomo.
Prima di questo studio tracce del virus erano state trovate nei primati, ma secondo i ricercatori l'origine potrebbe essere proprio nei pipistrelli.
Oltre a fornire una prova dell'origine dell'epatite - ha spiegato Ian Lipkin del Center for Infection and Immunity della Columbia University - questo studio conferma l'importanza di monitorare la presenza di virus negli 'hotspots' come quello dell'Asia, per prevenire future epidemie .