mercoledì 22 dicembre 2010

Emozioni, tra salute e malattia

Fonte: http://www.lalungavitaterapie.it/

La capacità di rispondere alle ordinarie sollecitazioni del mondo interiore ed esteriore con un appropriato sentire, è una componente critica della vita umana vissuta in salute.

Le emozioni potrebbero essere considerate un fenomeno"atmosferico" essenziale del paesaggio umano. Come i fattori climatici naturali (Vento, Freddo, Umidità, Secchezza, Calore) possono in certe condizioni divenire patogeni, analogamente le emozioni possono divenire da causa di malattia.
Le emozioni eccessive, inappropriate alla condizione in atto, oppure ripetute e compulsive possono rompere l'equilibrio e il fluire armonioso dell'energia vitale.
Nel Classico interno dell'Imperatore Giallo vengono menzionate le sette emozioni che più determinano lo stato psichico della persona.
Esse sono:
l'euforia (esaltazione dello spirito), la collera , la malinconia, che può giungere alla tristezza, la preoccupazione e la paura che può giungere al terrore.
Queste sette modalità del sentire sono parte della ricchezza del mondo interiore della persona e soltanto quando divengono eccessive o rimangono insufficienti per un lungo periodo di tempo o anche si manifestano in modo improvviso ed esplosivo possono determinare squilibri e malattie somatiche.
Ed è pur vero che le malattie del corpo, a loro volta, tendono a creare una disarmonia nella sfera psichica.
Ognuno degli stati emozionali eccessivi ha una sua specifica modalità di disturbare il buon funzionamento dell'organismo.
In particolare, l'euforia rallenta e disperde l'energia; la collera crea ostacoli ed ostruzioni; la paura fa discendere l’energia e il terrore la rende caotica, infine la malinconia e la tristezza rendono debole l’energia.
Le due tipologie estreme della persona molto emozionale e della persona congelata emotivamente sono prototipi di soggetti a rischio di ammalare prima o poi per compromissione dell’equilibrio energetico psicofisico.
Ogni emozione è specificamente correlata con uno dei cinque organi interni yin:
la preoccupazione (il rimuginare) con la Milza, la collera con il Fegato, la paura e il terrore con il Rene, la malinconia e la tristezza con il Polmone, l'eccitazione con il Cuore.
Le emozioni eccessive danneggiano, come si è detto, l'attività funzionale dell'organo di pertinenza e, viceversa, la malattia dell'organo disturba l'emotività.

giovedì 16 dicembre 2010

IL FUTURO DEI VENTENNI? VITA PIU' LUNGA MA MALATICCIA

ANSA - ROMA, 15 DIC -

Sebbene l'aspettativa di vita media di una persona sia cresciuta negli ultimi decenni, diminuisce il numero di anni di vita che siamo destinati a trascorrere in buona salute.

Lo dimostra uno studio Usa pubblicato sul Journal of Gerontology.

Dal 1970 al 2005, la probabilita' di un 65enne di sopravvivere fino a 85 anni e' raddoppiata, passando dal 20% al 40%.

Ma se nel 1998 un maschio di 20 anni poteva aspettarsi di viverne altri 45 senza una grave malattia, per 20enne del 2006 sono scesi a 43,8.

lunedì 22 novembre 2010

ANNUARIO STATISTICO ITALIANO 2010: GLI ITALIANI E LA SALUTE

ANSA - ROMA, 19 NOV -
Gli italiani hanno una percezione buona del proprio stato di salute.
Nel 2010, sette residenti in Italia su dieci hanno valutato positivamente il proprio stato di salute, gli uomini piu' delle donne (75% contro 66,5%).
I dati sono contenuti nell'Annuario statistico italiano 2010 dell'Istat.
Quanto alle patologie croniche:
il 38,6% delle persone dichiara di esserne affetto, l'86,7% fra gli 'over 75'.

Le malattie croniche piu' diffuse sono l'artrosi/artrite (17,3%), l'ipertensione (16%).

martedì 12 ottobre 2010

DISAGIO PSICOLOGICO ED ESPOSIZIONE ECCESSIVA ALLA TV

Limitare il tempo che i ragazzi passano davanti alla tv o al computer e' importante per garantire la loro salute futura.
I bambini che passano piu' di due ore al giorno di fornte a uno schermo, sia esso del computer o della televisione, hanno una maggiore probabilita' di avere difficolta' psicologiche, anche se fanno molta attivita' fisica.
Lo afferma uno studio su 1.000 bambini tra i 10 e gli 11 anni pubblicato dalla rivista Pediatrics. Il benessere psicologico dei bambini e' stato stabilito con una serie di questionari in cui i soggetti dovevano dare un punteggio a delle frasi come 'mi sento infelice', o 'passo molto tempo da solo'. Il risultato e' stato che i bimbi che passavano piu' tempo davanti allo schermo hanno mostrato le maggiori difficolta', anche nel caso in cui facevano una buona attivita' fisica.

giovedì 7 ottobre 2010

Piano Sanitario nazionale 2010-2012:prevenzione primaria e secondaria strategie vincenti

Gli italiani sono sempre piu' anziani, ma buone notizie per le malattie a piu' alto tasso di mortalita', ossia cardiopatie e tumori, che nel 2009 fanno registrare un calo dei decessi. E' il quadro fornito dal Piano Sanitario nazionale 2010-2012, messo a punto dal Ministero della Salute e pubblicato in anteprima sul sito Quotidiano Sanita'. Al primo gennaio 2010 la popolazione residente in Italia ha superato il traguardo storico dei 60 milioni di abitanti (60.387.000).
Gli ultra64enni rappresentano, nel 2009, il 20% della popolazione, mentre i bambini sotto i 14 anni rappresentano il 14%.
L'indice di vecchiaia (il rapporto tra anziani ultra64enni e giovanissimi 0-14enni) raggiunge il valore di 144%, contro il 127% del 2000.
Si fa sempre piu' problematico - si legge nel piano - il rapporto di dipendenza, ovvero il rapporto tra popolazione in eta' non attiva (0-14enni e ultra64enni) e la popolazione in eta' lavorativa (di 15-64 anni).
Il processo di invecchiamento investe tutte le regioni d'Italia ma piu' pesantemente le regioni centro-settentrionali; la Liguria, con un indice di vecchiaia pari a 235%, continua a detenere il primato della regione piu' anziana d'Italia e la Campania, con 97 ultra64enni ogni 100 bambini di 0-14 anni, continua ad essere la regione piu' giovane.
Negli ultimi 10 anni il rapporto di dipendenza � passato dal 48% al 52% e, all'interno di questo rapporto, cresce il peso delle persone anziane: nel 2009 ci sono circa di 31 ultra64enni ogni 100 persone in eta' attiva contro i 27 del 2000.
Tuttavia, i tassi di mortalita' per cardiopatia coronarica hanno avuto un andamento in discesa a partire dalla metà degli anni'70.
Un'analisi recente per il nostro Paese ha evidenziato che piu' della meta' della riduzione (circa il 55%) e' dovuta ai cambiamenti nei maggiori fattori di rischio cardiovascolare nella popolazione italiana, principalmente la riduzione della pressione arteriosa (25%) e della colesterolemia totale (23%).
Circa il 40% della diminuzione e' dovuta ai trattamenti specifici, principalmente trattamenti per lo scompenso cardiaco (14%) e terapie in prevenzione secondaria dopo un infarto del miocardio o una rivascolarizzazione (6%).
Anche i tumori, con una sostanziale stabilita' nell'incidenza (leggero incremento per i maschi) registrano un calo della mortalita', con una riduzione pi� significativa negli uomini (circa -2% l'anno) che nelle donne (circa -1%).
Questo risultato, si legge nel Piano, e' sostenuto dalla riduzione di molti tipi di tumori, in particolare del retto, stomaco, fegato e linfomi di Hodgkin.
Tra gli uomini la mortalita' e' in riduzione per tutti i tumori correlati al fumo (polmone, esofago, vescica, vie aerodigestive superiori).
Tra le donne la mortalita' e' in significativa riduzione anche per i tumori del colon, della mammella e dell'utero. Da segnalare la continua ascesa della mortalita' per tumore del polmone nelle donne e del melanoma della pelle negli uomini.
Il tumore polmonare femminile, il cui tasso di mortalita' e' piu' che raddoppiato nell'ultimo quinquennio (da 0,84 per 10.000 nel 2001 a 2,09 nel 2007), e' divenuto, nell'ambito delle neoplasie, la terza causa di morte nelle donne, con livelli confrontabili a quelli riscontrati nei tumori colonrettali.
La riduzione di mortalita' e' legata all'effetto combinato di azioni di prevenzione primaria (come nel caso dei tumori fumo-correlati per gli uomini), secondaria (la diagnosi di forme piu' precoci, come nel caso del tumore della mammella, migliora la risposta individuale ai trattamenti) e alla migliorata capacita' di cura per innovazioni diagnostiche e terapeutiche (ad esempio per le malattie del sistema emolinfopoietico). -

venerdì 1 ottobre 2010

CUORE AFFRANTO

Fonte ANSA
Il cuore umano si ferma e perde colpi - nel senso organico del termine - di fronte al senso di rifiuto e rigetto sociale.
Un nuovo studio, condotto dall'Universita' di Amsterdam e pubblicato su 'Psychological science'(Usa), rivela come di fronte ad un rifiuto inatteso le persone vengono colpite non solo da stress emotivo ma fisico, misurabile in termini di aumento del cortisolo (l'ormone dello stress), di risposta del sistema parasimpatico e di funzionalita' cardiaca.

giovedì 30 settembre 2010

PRENDIAMOCI A CUORE ...IL NOSTRO CUORE

Fonte: (AGI)
Il cuore uccide anche i giovani: sono 5.000 l'anno solo in Italia le morti in eta' giovanile a causa di aritmie congenite, spesso non diagnosticate.
E' l'allarme emerso nel corso del convegno "Il cuore dei nostri giovani" promosso dall'Osservatorio Sanita' e Salute.
Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la principale causa di morte in Italia (46% dei decessi registrati ogni anno), ben oltre la percentuale ascrivibile a tutte le patologie tumorali (28,4%).
Ogni anno nel nostro Paese 150 mila persone vengono colpite da infarto del miocardio, 127 mila da scompenso cardiaco, 70.000 sono sottoposte ad angioplastica coronarica, 12.000 ad ablazione transcatetere per varie aritmie cardiache, 180.000 ad impianto di un pacemaker permanente e 4.100 ad impianto di un defibrillatore automatico.
Infine, oltre 50.000 persone all'anno sono colpite in Italia da morte improvvisa a causa di aritmie cardiache maligne.
Di questi, circa 5.000 muoiono improvvisamente in eta' giovanile a causa di malattie aritmogene congenite.
Patologie che spesso rimangono silenti per diversi anni o non vengono diagnosticate in modo tempestivo.
E' fondamentale identificare precocemente eventuali patologie cardiache congenite per poter indirizzare i giovani verso un corretto percorso terapeutico.
Per questo motivo Cuore di Roma Onlus ha dato vita a una campagna di prevenzione rivolta ai giovani per rilevare eventuali cardiopatie congenite attraverso un'indagine strumentale di routine come l'elettrocardiogramm.
Ma la salute del cuore dei giovani passa anche da una valutazione dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari piu' diffuse come infarto ed ictus.
I ragazzi esaminati sono portatori di molti fattori di rischio cardiovascolare: una discreta percentuale e' sovrappeso, si alimenta in modo sregolato, non fa attivita' fisica, fuma, beve alcolici.
Fra 20 anni saranno candidati all'infarto.
E' fondamentale impegnarsi in campagne educazionali che promuovano la valorizzazione di una corretta alimentazione e favoriscano un regolare esercizio fisico che deve entrare a far parte di uno stile di vita salutare promosso fin dall'infanzia.

martedì 21 settembre 2010

ALZHEIMER: costi umani e sociali

(ANSA) - ROMA, 21 SET - Il costo della demenza senile, in primis l'Alzheimer, e' pari all'1% del PIL globale e ammonta a circa 400 miliardi di euro. I dati giungono dal rapporto 'World Alzheimer Report in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer.

L'allarme e' dell'Alzheimer's Disease International (ADI): i casi sono destinati a raddoppiare ogni 20 anni fino a toccare i 66 milioni nel 2030, i 115 milioni nel 2050, con aumento dei casi soprattutto nei paesi poveri.

giovedì 16 settembre 2010

SENTIRSI GIOVANI A 80 ANNI

Fonte: AGI
La ricerca internazionale sui servizi sanitari "Bupa Health Pulse", presentata oggi dalla London School of Economics (Lse), rivela l'emergere di una generazione di "giovani di spirito" che si sentono ancora giovani e in buona salute a 70 e 80 anni.
In Italia il 69% degli over 65 non si considera vecchia e quasi i tre quarti (72%) dicono di sentirsi ancora in buona salute.
Inoltre quattro su dieci (39%) degli ultrasessantacinquenni italiani pensano che la vecchiaia inizia a 80 anni - ben dopo l'eta' della pensione - e la maggioranza non fa assolutamente piani per prepararsi a questa realta'.
Meno di un quarto (23%) ha messo denaro da parte e i tre quarti pensano che le loro famiglie saranno pronte ad assumersi il carico della loro assistenza.
Il rapporto di ricerca sponsorizzato da Bupa , gruppo leader nelle assicurazioni sanitarie, e presentato oggi dalla London School of Economics (Lse) rivela che la rete di assistenza informale (il modello tradizionale delle famiglie che badano ai propri anziani) si sta disintegrando.
A spiegare il fenomeno una serie di fattori: il numero di persone anziane, che hanno bisogno di assistenza e' cresciuto piu' velocemente dei potenziali assistenti delle generazioni piu' giovani; l'aumento delle donne lavoratrici; la crescita delle case per una sola persona.
"In Italia e' bello che le persone si sentano giovani di spirito ma sfortunatamente non pensano alle difficolta' dell'assistenza che il loro Paese deve affrontare. - commenta il dottor Sneh Khemka, direttore medico di Bupa International -.
La grande maggioranza degli italiani pensa che i loro parenti saranno li' a curarli quando non potranno piu' farlo da soli.
Molti non si accorgono che le loro famiglie stanno cambiando e che i parenti potrebbero non essere in grado di assumersi il carico dell'assistenza in futuro".
"In tutto il mondo una combinazione di fattori societari ed economici (tra cui i cambiamenti demografici, la nascita delle famiglie allargate e la crescita del tasso di divorzi, la migrazione e l'aumento delle donne lavoratrici) stanno erodendo le strutture supportate dalla famiglia, che hanno storicamente fornito il grosso dell'assistenza per gli anziani non indipendenti. - spiega Jose-Luis Fernandez, ricercatore della London School of Economics -.
I sistemi di assistenza sociale stanno affrontando enormi difficolta' finanziarie e sta emergendo una sfida globale sul modo di supportare gli anziani non autosufficienti in futuro".
"Tutti gli anziani hanno diritto a cure personalizzate di qualita'. Ma questo sara' possibile solo se le persone che vivono per l'oggi cominciano anche a pianificare il domani. - conclude Sneh Khemka - Stimoliamo tutti a iniziare a pensare alla propria assistenza futura, iniziare a parlarne con le proprie famiglie e a prepararsi a essa". .

martedì 14 settembre 2010

Solitudine ed aspettativa di vita

Essere circondati da familiari e amici ti fa vivere piu' a lungo.
Al contrario le persone che non hanno alcuna vita sociale hanno il 50 per cento di probabilita' in piu' di morire rispetto a coloro che invece hanno molti amici e un rapporto stretto con i familiari. Questo e' quanto emerso da uno studio delle Universita' dello Utah e della Carolina del Nord, riportato dal quotidiano britannico Daily Mail.
I ricercatori hanno scoperto che chi socializza regolarmente con la famiglia e gli amici vive in media 3,7 anni piu' a lungo di quelli che conducono una vita solitaria.
Le persone con scarso sostegno sociale, infatti, hanno un tasso di mortalita' alto come quello degli alcolisti, mentre l'impatto di fare nuove amicizie e' comparabile a quello di smettere di fumare.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 148 studi condotti in 30 anni e che hanno coinvolto piu' di 300 mila persone.
"Gli amici e le persone di supporto possono rendere la vita piu' facile ogni giorno", ha detto Burt Uchino, che ha coordinato lo studio. "Possono incoraggiare - ha continuato - anche le pratiche per avere una migliore salute, come consultare un medico o fare piu' esercizio. Possono anche aiutare indirettamente, facendoci credere che si ha qualcosa per cui vivere". Secondo i ricercatori, il sostegno emotivo che danno le persone puo' aiutare a mettere i problemi nella giusta prospettiva.
"Avere relazioni sicure e sentirsi amati - ha detto Uchino - fa vivere meglio le persone".
Lo studio ha anche trovato un collegamento tra la morte e la solitudine sia negli uomini che nelle donne, indipendentemente dalla loro salute

lunedì 13 settembre 2010

SI PUO' INVECCHIARE IN BUONA SALUTE

Il costo delle cure sanitarie per gli anziani nei paesi industrializzati dovrebbe essere ricalcolato.
Questa e' la principale conclusione di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori statunitensi e austriaci, secondo cui il miglioramento della qualita' della vita vissuta dalle persone in questa fascia di eta' rendera' l'investimento necessario per soddisfare le loro esigenze nei prossimi decenni non cosi' elevato come precedentemente si e' stimato, SOPRATTUTTO SE SI METTONO ATTO SIN DA ADESSO STRATEGIE DI PROMOZIONE DELLA SALUTE BASATE SULL'AUTO/ MUTUO AIUTO.
Visto che molti paesi stanno discutendo sulla possibilita' di aumentare l'eta' pensionabile, gli autori di questo studio pubblicato sulla rivista Science, suggeriscono un nuovo metodo per misurare l'invecchiamento.
I ricercatori credono che, piuttosto che basarsi unicamente sull'eta' cronologica, bisognerebbe tenere anche in conto altri fattori come il grado di disabilita' della persona.
Attualmente, spiegano i ricercatori, le previsioni d'invecchiamento tendono a "ignorare il progresso nella speranza di vita e le migliori condizioni di salute degli anziani".
"Questi indicatori - hanno aggiunto i ricercatori - considerano in molti casi che le persone sono piu' anziane quando compiono i 65 anni o anche prima", ha sottolineato.
Tuttavia, secondo gli scienziati, il piu' delle volte le persone di 65 anni non hanno bisogno di cure da parte degli altri. Non solo. Queste persone possono addirittura essere fornitori di assistenza agli altri.
"Se si applicano le misure da noi proposte per calcolare l'invecchiamento e se si tiene conto della maggiore aspettativa di vita e della riduzione del numero di persone affette da handicap legati all'eta', si vede che la popolazione invecchia piu' lentamente di quanto ci aspettavamo", hanno detto i ricercatori. .

21 settembre:NON DIMENTICARE CHI DIMENTICA

(AGI) - Milano, 11 set. -

Il 25esimo compleanno dell'associazione Aima e la 17esima giornata mondiale Alzheimer, che ricorre il 21 settembre, "si celebrano in un clima di crisi diffusa che non fa ben sperare per il futuro delle famiglie colpite dall'Alzheimer".

Lo sottolinea la stessa organizzazione in una nota ricordando lo slogan 'It's time for action!' lanciato da Alzheimer's Disease International per la giornata mondiale 2010, che "rischia in Italia di rimanere ancora una volta solo un invito lanciato nel vuoto".

Chi ha volonta' di fare "non aspetta la giornata mondiale per fare dichiarazioni e promesse nella luce del riflettore che si accende purtroppo solo il 21 settembre", ha commentato Patrizia Spadin, presidente e fondatrice di Aima. "Sfruttare la vetrina offerta dalla Giornata Mondiale per dire quanto e come sarebbe giusto agire in favore delle vittime dell'Alzheimer e' forse piu' scandaloso del sottrarsi consueto per mancanza di risorse e capacita' politica, al dovere di costruire delle reti di servizi e di tutela in risposta a necessita' e a bisogni fondamentali di salute".

Prosegue Patrizia Spadin: "La disperazione quotidiana in cui versano migliaia di famiglie colpite dall'Alzheimer, letteralmente abbandonate da istituzioni nazionali e regionali incapaci di costruire risposte adeguate, ha come unico conforto l'attivita' incessante di Aima che da 25 anni al nord come al sud, con la Linea Verde Alzheimer e le sedi locali, informa, sostiene e accompagna malati e familiari nel difficile e lungo percorso di malattia".

Aima celebra la giornata mondiale per far sentire le famiglie meno sole rilanciando lo slogan 'Non dimenticare chi dimentica', in 21 citta' saranno realizzate iniziative diverse (street screening a Milano, Bologna, Pistoia, Enna; concerti, convegni, feste, mostre, pranzi, corsi di formazione, letture di poesia, presentazione di libri) e la Linea Verde sara' attiva per 18 ore consecutive

lunedì 23 agosto 2010

Una pianta blocca la dipendenza da cocaina

Fonte: salute.agi.it
La Pueraria, una pianta leguminosa originaria del Giappone, elimina la dipendenza da cocaina. Secondo uno studio pubblicato su Nature Medicine, la Pueraria nei test condotti sui ratti ha eliminato la loro dipendenza dalla cocaina. L'estratto sintetico chiamato 'inibitore della aldeide-deidrogenasi-2' o ALDH2i alza i liveli di tetraidropapaveroline (Thp) annullando il craving tipico della dipendenza da cocaina.

venerdì 30 luglio 2010

OBESITA' COME DIPENDENZA:FARMACI AIUTANO A COMBATTERE IL CRAVING

Quella dal cibo puo' essere una vera e propria dipendenza, e come tale va curata: uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet ha dimostrato che due farmaci normalmente usati contro l'alcolismo e la dipendenza da tabacco sono efficaci per perdere peso.
I ricercatori dell'University College di Londra hanno arruolato 1.700 adulti obesi o in sovrappeso per un programma di esercizi e alimentazione controllata.
A 2/3 dei partecipanti sono stati dati anche i due farmaci, mentre ai restanti e' stato somministrato un placebo.
Dopo un anno solo meta' dei soggetti aveva portato a termine il programma, e quelli che avevano avuto i farmaci hanno mostrato una perdita di peso del 5-6 per cento, con punte dell'8 per cento, mentre gli altri si sono fermati all'1,5 per cento.
Qualche problema, spiegano pero' gli esperti, lo hanno dato gli effetti collaterali, fra cui nausea, vomito e mal di testa .

mercoledì 28 luglio 2010

SOCIALITA' E SOPRAVVIVENZA

Fonte:AGI
Non avere amici e' pericoloso per la salute esattamente come fumare, essere obesi o eccedere nell'alcol.
Lo rivela uno studio di scienziati statunitensi pubblicato nel sito on-line della rivista PLoS Medicine.
Le persone con saldi legami sociali hanno il 50% in meno di probabilita' di morire piuttosto che quelle solitarie, sostengono i ricercatori della Brigham Young University, in Utah; e tuttavia l'isolamento e' un piaga crescente nel mondo industrializzato, per cui i ricercatori sostengono che i politici dovrebbero aiutare la gente a incrementare i propri rapporti sociali, proprio nell'ambito delle politiche di salute pubblica.
Studi precedenti avevano tra l'altro dimostrato che le persone con minori relazioni sociali muoiono prima di quelli che si relazionano con molti amici, conoscenti o famigliari.
Stavolta gli studiosi hanno analizzato 148 studi precedenti che fornivano dati sulla mortalita' degli individui in rapporto alle loro relazioni sociali, con dati relativi a oltre 308mila individui, seguiti per una media di 7 anni e mezzo.
"La mancanza di relazioni sociali e' l'equivalente di fumare 15 sigarette al giorno", assicura la psicologa Julianne Holt Lunstad, che ha guidato lo studio.
Sulla morte prematura le relazioni sociali hanno un impatto maggiore che prendere farmaci per la pressione alta e molto piu' che l'inquinamento; avere un basso livello di interazione equivale ad essere un alcolizzato ed e' due volte piu' dannoso che l'obesita'.

domenica 25 luglio 2010

RECIDIVE TUMORI: ATTENTI ALLO STRESS

Per evitare le recidive dei tumori bisogna dare 'una spinta' al sistema immunitario combattendo lo stress dovuto alle operazioni chirurgiche di rimozione.
Lo afferma uno studio dell'Universita' di Tel Aviv, secondo cui, almeno negli animali, un 'cocktail' di farmaci puo' aumentare la speranza di vita fino al 300 per cento.
"Avere un sistema immunitario efficiente e' cruciale prima, durante e dopo i trattamenti per i tumori", ha spiegato Ben-Eliyahu, primo autore dello studio sul Journal of Immunology, ma lo stress dovuto alle terapie puo' danneggiarlo, favorendo la formazione delle metastasi".
I ricercatori hanno testato sugli animali un cocktail di farmaci che abbassa il livello degli ormoni dello stress, con risultati definiti 'ottimi', e un aumento della speranza di vita fino al 300 per cento. Ora il gruppo sta per iniziare un primo trial sull'uomo per cui dovrebbero essere arruolate 800 persone cui saranno somministrati prima, durante e dopo i trattamenti un farmaco anti-ansia e un antidolorifico.

venerdì 16 luglio 2010

GRASSO SUI FIANCHI? SI RISCHIA DEFICIT COGNITIVO

Fonte:AGI
Il grasso sui fianchi mette le donne piu' a rischio di avere deficit cognitivi durante la terza eta'. Lo afferma uno studio Usa pubblicato dalla rivista Journal of the American Geriatrics Society, secondo cui le donne 'a forma di mela' hanno risultati migliori rispetto a quelle 'a forma di pera'.
Lo studio ha coinvolto 8.745 donne tra i 65 e i 79 anni, a cui e' stato misurato l'indice di massa corporea (Bmi) e sono stati somministrati dei test cognitivi.
Il risultato e' stato che ogni punto in piu' nel Bmi corrisponde a un punto in meno nei test, e le donne che avevano piu' fianchi avevano risultati molto peggiori di quelle con piu' grassi intorno alla pancia.
Secondo i ricercatori la differenza e' dovuta ai diversi tipi di grasso che si accumulano nelle differenti parti del corpo: ai diversi tipi corrispondono infatti diversi ormoni rilasciati nell'organismo, che influiscono sulle varie funzioni comprese quelle cerebrali. .

venerdì 9 luglio 2010

AMORE E DIPENDENZA

L'amore e' come una dipendenza da droga e purtroppo quando un amore finisce e' come se si andasse in crisi d'astinenza.
E' quanto emerge da uno studio americano sul cervello di un innamorato ferito: di fronte alla foto dell'amato perduto il cervello attiva aree legate al desiderio, alla dipendenza da droghe e al dolore.
La foto del cervello 'impazzito' e' stata realizzata dall' Einstein College of Medicine di New York.
Questa ricerca conferma quello che affermiamo da anni cioè che il comportamento tossicomaniaco è correlato quasi sempre ad un trauma affettivo con forte contenuto abbandonico, in atto o pregresso, vissuto in ambito familiare e riverberato in ambito relazionale.

sabato 3 luglio 2010

VIRUS DELL'EPATITE SI E' SVILUPPATO NEI PIPISTRELLI

Il virus dell'epatite C potrebbe essersi diffuso a partire dai pipistrelli, che ne sono tuttora un serbatoio naturale.
E' quanto è emerso da uno studio statunitense pubblicato dalla rivista Plos Pathogens.
Usando metodi di analisi genetica, i ricercatori di diversi centri Usa e del Bangladesh hanno trovato materiale genetico di un virus correlato a quello dell'epatite nella saliva di 98 pipistrelli del paese asiatico, e secondo l'articolo il fatto che i campioni contenessero Dna virale suggerisce un meccanismo per la trasmissione da questi animali ad altri, fino ad arrivare all'uomo.
Prima di questo studio tracce del virus erano state trovate nei primati, ma secondo i ricercatori l'origine potrebbe essere proprio nei pipistrelli.
Oltre a fornire una prova dell'origine dell'epatite - ha spiegato Ian Lipkin del Center for Infection and Immunity della Columbia University - questo studio conferma l'importanza di monitorare la presenza di virus negli 'hotspots' come quello dell'Asia, per prevenire future epidemie .

martedì 29 giugno 2010

SESSUALITA' DI COPPIA: IL RAPPORTO PERFETTO DURA DAI 7 AI 13 MINUTI

FONTE:ANSA

La durata ideale di un rapporto sessuale?
10 minuti, oltre diventa noioso ( ndr:DIPENDE CON CHI)
CHI LO SOSTIENE?
NIENTEMENO CHE 50 specialisti della Society for Sex Therapy and Reserch nel corso di una ricerca pubblicata sul Journal of Sexual Medicine.
Il motivo, secondo gli studiosi e' semplice:
per 10 minuti l'attenzione e' altissima e ci si concentra solo sul rapporto sessuale ma superata questa durata il cervello comincia a vagare altrove.
La ricerca definisce 2 minuti troppo pochi per un rapporto, da 3 a 7, un tempo accettabile ma piu' di 13 minuti diventa troppo.
Il sesso perfetto, quindi, e' quello che dura tra i 7 e i 13 minuti, orologio alla mano.
Uno dei dei ricercatori che ha condotto lo studio, Eric Corty, psicologo della Penn State University ha affermato che ''molti credono erroneamente alla fantasia di notti di sesso continuo e prolungato.Speriamo che il nostro studio incoraggi uomini e donne ad avere aspettative piu' realistiche''.
Stop alle maratone tantriche, dunque, tanto piu' che a stabilire la durata perfetta e' stato un team di specialisti: psicologi, terapisti di coppia, medici, assistenti sociali che negli ultimi anni hanno analizzato numerosi casi di coppie con problemi sessuali.
Certo che gli anglosassoni non hanno gran fama nè per l'arte erotica nè per quella culinaria, mentre sono sicuramente imbattibili per le pinte di birra che riescono a trangugiare in breve tempo.
FAST SEX - FAST FOOD...STESSI TEMPI DAI 7 AI 13 MIUNUTI
NOI MODESTAMENTE CI SENTIAMO DI CONSIGLIARE
PIU' TEMPO ALL'AMORE
PIU' TEMPO AL CIBO
PIU' TEMPO ALLA VITA
...LE STATISTICHE POSSONO ATTENDERE, PER NOI POPOLI LATINI IL TEMPO DEDICATO AL PIACERE NON E' MAI SPESO INVANO E SICURAMENTE NON E' MAI TROPPO

lunedì 28 giugno 2010

APIPUNTURA:CONFERMATA EFFICACIA DEL VELENO DI API NELL'ARTRITE

Il veleno delle api è un composto di acqua, istamina, melittina, lisolecitina, apamina e vari enzimi.
Da secoli nella medicina naturale e tradizionale questa sostanza si è infatti dimostrata un ottimo vasodilatatore e un anticoagulante, utile nelle affezioni reumatiche e cardiache.
In uno studio dell 'Universita' di San Paolo del Brasile riportato dal Daily Telegraph, per la prima volta si è investigato sul principio scientifico alla base di quella che finora era una credenza popolare: il veleno delle api puo' far diminuire il dolore dovuto all'artrite e in qualche caso addirittura prevenire la malattia.
I ricercatori hanno testato le proprieta' del veleno degli insetti su alcuni conigli suscettibili di artrite, dimostrando che questa non si presenta per l'azione di una molecola che stimola la risposta dell'organismo che combatte le infiammazioni.
Il veleno delle api e' un mix di diverse sostanze che inducono risposte immunitarie e allergiche negli umani.
Lo studio ha dimostrato che a proteggere dall'artrite e' una sostanza che stimola i glucocorticoidi, che nell'uomo prevengono le infiammazioni.
Una cura a base di punture di api per l'artrite e' offerta tuttoggi da molti esperti di medicina naturale e tradizionale, ma finora gli studi scientifici avevano mostrato solo un effetto placebo per questa terapia.
I risultati emersi dallo studio potrebbero servire a sviluppare nuove terapie.

giovedì 24 giugno 2010

In aumento le malattie a trasmissione sessuale:SOS SIFILIDE

La sifilide, conosciuta anche come lue (dal greco λύω=sciolgo) e numerosi altri nomi, è una malattia infettiva a prevalente trasmissione sessuale.
È causata da un batterio (il Treponema pallidum) dell'Ordine Spirochaetales, che si presenta al microscopio come un piccolo filamento a forma di spirale. Il contagio oltre che per via sessuale può estendersi, nella donna gravida con infezione recente, attraverso la placenta al feto che presenta in tal caso un quadro di sifilide connatale con malformazioni che possono interessare: la cute e le mucose, l'apparato scheletrico, l'occhio, il fegato, il rene e il sistema nervoso centrale.
La sifilide, pur non essendo mai scomparsa, negli anni scorsi sembrava in netta diminuzione.
Ma oggi, anche in considerazione dell'avanzata epidemiologia delle malattie sessualmente trasmesse, questa patologia ricompare prepotentemente alla ribalta.
Secondo gli esperti recentemente riuniti a Milano in occasione dell' XI° Riunione di Microbiologia, le particolari condizioni sociali che si stanno verificando nel nostro paese rendono molto attuale il problema della ripresa dell'infezione luetica.
Analizzando le occasioni di contagio è emerso che l'aumento della prostituzione occasionale favorisce la trasmissione dell' infezione, anche perchè le persone che la praticano non sono correttamente informate e seguite sotto il profilo sanitario come invece capita alle prostitute professionali.
DA NON sottovalutare l'importanza epidemiologica dei viaggi di "turismo sessuale".
Sempre più si organizzano charter verso località esotiche in cui la prostituzione giovanile a basso costo è molto sviluppata; questa accentua il pericolo della sifilide "d'importazione".
Infine anche I FLUSSI MIGRATORI in particolari contesti di promiscuità sessuale, contribuiscono ad innalzare il rischio di contrarre la sifilide.
I dati sulle altre malattie sessualmente trasmesse confermano che il continente africano rappresenta una sorta di "bomba innescata".
Le condizioni sociali in cui spesso queste persone sono costrette a vivere in Italia (rapporti omosessuali, situazioni igieniche drammatiche), non fanno altro che aumentare il rischio che l'infezione si trasmetta.
SE SI E' AVUTO RAPPORTI A RISCHIO,E' CONSIGLIABILE SOTTOPORSI A TEST:
Nel corso del convegno è stato presentato un nuovo test, che sembra aver dato una precisione diagnostica molto elevata: l' Ortho Syphilis EUsa Test. Si tratta di un'indagine immunoenzimatica che assicura l'evidenziazione dei diversi anticorpi chiamati in causa nel corso dell'infezione, ma in fasi diverse.
Come evitare il rischio di contagio?
USARE SEMPRE IL PROFILATTICO E' UNA FORMA DI RISPETTO PER SE STESSI E PER IL PARTNER

mercoledì 23 giugno 2010

La fertilita' maschile si e' dimezzata in 20 anni

Secondo i dati del Centro di Medicina della Riproduzione ProCrea, stress, fumo, vita sedentaria e abuso di alcol sono fra le principali cause tanto che negli ultimi 20 anni il numero degli spermatozoi prodotti si e' quasi dimezzato.
Da un'indagine di alcuni anni fa, era già emerso che tra il 1940 e il 1990 la concentrazione media degli spermatozoi sarebbe crollata da 113 a 66 milioni.
In aumento le infezioni e le patologie che influiscono sulla salute riproduttiva maschile, che confermano una scarsa conoscenza di quali possono essere i problemi andrologici.
Tra gli uomini mancano le conoscenze di base su quali possono essere le cause che provocano la diminuzione della fertilità, la maggior parte di essi eseguono esami andrologici solo nel momento in cui vogliono diventare padri, ma le cause che possono portare ad alterazioni riproduttive insorgono talvolta fin dall'infanzia.
Ad esempio l'orchiepididimite, causata dagli orecchioni o da infezioni dopo la puberta', oppure traumi o torsioni testicolari possono determinare un'atrofia dei testicoli con danni permanenti. Il criptorchidismo, ovvero la mancata discesa di uno o di entrambi i testicoli nello scroto, e' un difetto congenito che puo' provocare sterilita' permanente tanto piu' tardivo e' l'intervento di riposizionamento nella sua sede.
Un altro elemento da non sottovalutare è il troppo caldo e una vita eccessivamente sedentaria. Anche il varicocele, dilatazione patologica delle vene testicolari, puo' determinare un surriscaldamento del testicolo, con riduzione anche marcata dei parametri seminali. Nei casi piu' gravi, dopo il trattamento chirurgico si puo' osservare un miglioramento sensibile della fertilità.
Nell'elenco delle cause figurano anche anomalie genetiche o deficit ormonali, come pure alcune malattie a trasmissione sessuale.
Fumo e alcol sono ormai dei fattori assodati che influiscono negativamente sulla capacita' riproduttiva, ma più in generale lo stile di vita influenza la fecondita' dell'uomo e produce cambiamenti sia psichici che fisici .
Le campagne di sensibilizzazione avviate in Italia dal Ministero della Salute non sono ancora riuscite a trasmettere il messaggio della prevenzione.
Si stima che 1/3 degli uomini definiti infertili, una volta sottoposto alle adeguate cure, riesca ad avere una paternita' naturale.
I rimanenti possono ricorrere all'aiuto della fecondazione assistita.
Persino uomini considerati un tempo assolutamente sterili, possono diventare padri, recuperando gli spermatozoi direttamente dal testicolo e iniettandoli all'interno della cellula uovo (ICSI).
Purtroppo nel 3% delle coppie infertili vi e' una condizione di azoospermia, per cui e' necessario ricorrere alla fecondazione eterologa mediante donazione di spermatozoi.

venerdì 18 giugno 2010

L'OBESITA' NUOCE ALLA SALUTE E ALL'AMORE

Realizzato in Francia UNO STUDIO sui dati raccolti nel corso di un'indagine nazionale sul comportamento sessuale dei francesi. La ricerca ha interessato oltre 10 mila persone tra i 18 e i 69 anni, di sesso femminile e maschile.
Pubblicato online dal British Medical Journal e guidato da Nathalie Bajos dall'Istituto nazionale per la salute e ricerca medica di Parigi, la ricerca ha dimostrato per la prima volta non solo il rapporto tra Imc (l'indice di massa corporea) e attivita' sessuale, ma anche tra Imc e salute sessuale (soddisfazione, aborti).
L'obesita' sembra avere un impatto piu' negativo per le donne che per gli uomini.
Quando hanno un partner l'attivita' sessuale e il grado di soddisfazione di una donna obesa sono identiche a quella di una di peso normale.
Ma i ricercatori hanno scoperto che le donne obese (con un indice di massa corporea superiore al 30%) avevano il 30% di chance in meno di aver avuto un partner negli ultimi 12 mesi.
L'obesita' pesa anche sulla scelta del partner: i partner di uomini e donne obesi sono nella maggior parte dei casi obesi anch'essi (con un'associazione piu' forte nelle donne che negli uomini).

sabato 12 giugno 2010

MENOPAUSA:SE SI SOSPENDE LA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA...RITORNANO I SINTOMI

Se stai pensando di cominciare una cura ormonale per contrastare i fastidiosi sintomi della menopausa, allora rifletti e prendi anche in considerazione anche il fatto che le vampate e gli altri sintomi potrebbero peggiorare, se decidi poi di sospenderla.
Questi i risultati di uno studio inserito nella piu' grande iniziativa clinica denominata Women's Health Initiative (WHI) 'Iniziativa per la salute della donna' , avviata il 13 gennaio negli Stati Uniti, che dovrebbero dare spunto alle donne in menopausa di riflettere prima di iniziare la terapia ormonale sostitutiva.

Figli di coppie gay piu' bravi e tranquilli di coetanei figli coppie etero

Vanno meglio a scuola e sono piu' tranquilli: sono gli adolescenti figli di coppie lesbiche secondo uno studio pubblicato su Pediatrics.
Lo studio ha preso in esame 78 ragazzi e ragazze tra i 10 e i 17 anni, figli di coppie formate da sole donne, confrontando i risultati con quelli di un gruppo di controllo compatibile per educazione e livello economico dei genitori, ma figli di coppie etero.
I ragazzi appartenenti al primo gruppo sono risultati migliori sotto ogni punto di vista.

giovedì 10 giugno 2010

ITALIA: IL DIABETE NEI GIOVANI AUMENTA DEL 3% ANNUO

ANSA
Aumenta il diabete tra i giovani in Italia e insieme crescono i costi: la malattia continua a colpire sempre piu' i figli di immigrati.
Il 10% sono ragazzi che hanno assunto stili di vita occidentali, riporta lo studio RIDI.
Negli ultimi 20 anni le nuove diagnosi sono passate da 9 a 14 casi ogni 100mila abitanti, +3% annuo.
Ogni due giorni 1 bimbo si ammala di diabete tipo 1 e l'aumento della spesa e' legato a malattie associate e costo dei test per controllare l'iperglicemia.

lunedì 7 giugno 2010

SESSUALITA' GIOVANILE: I FIGLI COME I PADRI, SESSO POCO, FATTO MALE E NON PROTETTO

Fonte:salute.gov.it

Presentati i risultati della Campagna di informazione e prevenzione AMICO ANDROLOGO, realizzata in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, il Dipartimento di Fisiopatologia Medica e la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) nell’ambito del programma di prevenzione andrologica del CCM del Ministero della Salute.
Il progetto è stato condotto contemporaneamente in sei regioni (Lazio, Veneto, Campania, Toscana, Marche, Puglia), ha coinvolto un team composto da medici specialisti andrologi-endocrinologi, oltre a sessuologi ed esperti di comunicazione.
Gli esiti dell’indagine 2009/2010 sono stati illustrati dal prof. Andrea Lenzi, Direttore del Dipartimento di Fisiopatologia Medica dell’Università La Sapienza di Roma, e dal prof. Andrea Isidori.
Complessivamente i ragazzi sono fragili e alla continua ricerca di ‘scorciatoie’ per vivere facilmente la propria sessualità; i giovani non sono informati ma pensano di esserlo, hanno pregiudizi forti legati soprattutto alla mancanza di conoscenze e ricevono poche informazioni e in modo passivo.
Sembra esserci un certo distacco-ansia nei confronti della sessualità, che viene vissuta come un ‘mordi e fuggi’.
I disordini della sessualità non vengono sentiti come problemi.
Il 42,3% dei diciottenni ha rapporti non protetti e il 57% ha patologie genitali.
La preoccupazione maggiore resta la contraccezione più che la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale.
Molta più energia fisica e psichica è dedicata all’appartenenza nel gruppo, agli abusi e alla cura del peso corporeo che sta diventano una vera ossessione per molti giovani uomini”.

IL COLESTEROLO...LO CONTROLLA IL CERVELLO

Fonte ANSA
Il colesterolo nel sangue viene controllato a distanza da un telecomando molecolare nel cervello.
La scoperta pubblicata su Nature Neuroscience, potrebbe condurre a nuovi farmaci anticolesterolo che agiscano in modo molto diverso dalle statine, oggi usate da milioni di persone.
Gli esperti della University of Cincinnati si sono accorti che l'ormone dell'appetito (grelina) nel cervello, spegnendo un recettore nell'ipotalamo, fa salire il livello di colesterolo nel sangue.

domenica 6 giugno 2010

On mani peme hum

Una bellissima canzone da condividere
Mina On mani peme hum

sabato 5 giugno 2010

CAMBIARE CORPO VIRTUALMENTE

Presentata sulla rivista Plos One e descritta dal notiziario Cordis, la ricerca sulla realta' virtuale a immersione totale (immersive virtual reality o IVR).
Lo studio fa parte dei progetti finanziati dall'Unione Europea 'PRESENCCIA' ('Presence: research encompassing sensory enhancement, neuroscience, cerebral-computer interfaces and applications') nell'ambito dell'area tematica 'Tecnologie della societa' dell'informazione' (TSI) del Sesto programma quadro (6/o PQ) ed il progetto di Melvyn Slater dell'Universita' di Barcellona in Spagna 'TRAVERSE' ('Transcending reality activating virtual environment responses through sensory enrichment').
L'obiettivo principale del progetto è quello di capire e usare meglio i meccanismi del cervello per migliorare l'esperienza della realta' virtuale.
Nello studio in questione, Slater e il suo team hanno condotto un esperimento nel quale 24 volontari uomini (nessuno dei quali aveva esperienza di giochi di realta' virtuale) hanno indossato cuffie auricolari e sono stati immersi in un ambiente virtuale nel quale dovevano reagire a eventi specifici.
Alcuni utenti sono stati messi nelle condizioni di sperimentare l'ambiente attraverso gli occhi di un corpo femminile virtuale a grandezza naturale (illusione del corpo surrogato); quando si guardavano, i volontari vedevano il loro nuovo corpo e i loro nuovi vestiti.
Nel loro articolo, gli scienziati spiegano che l'esperimento ha dimostrato che i meccanismi di percezione possono temporaneamente prevalere sulla conoscenza, il che ha come risultato un'illusione radicale di trasferimento del corpo.
Le prove dimostrano che se si fa credere alle persone che il loro corpo e' diverso cio' ha un'influenza sul loro modo di pensare e di comportarsi.
Questo significa, per esempio, che con questa tecnologia possiamo sperimentare cosa si prova a fare parte del sesso opposto o a essere un individuo con grandi differenze fisiche, come una persona obesa.
L'esperimento potrebbe portare a nuovi modi di combattere i preconcetti e i pregiudizi o aiutare la riabilitazione dei pazienti che hanno subito ictus o altri problemi di salute.

venerdì 4 giugno 2010

ESTATE 2010 ALL'OMBRA DELLE CENERI VULCANICHE

Dopo un'inverno rigido e una primavera piovosa, ci aspetta davvero un'estate meno calda del solito?
Magari come nel 1816, quando nevicò ad agosto? difficile dirlo, ma anche allora c'era di mezzo un vulcano... nel 1815 infatti vi fu l'eruzione del vulcano Tambora che sparò nell'atmosfera un'enorme quantità incredibile di ceneri e lapilli.

Questa strana primavera è ormai agli sgoccioli, con il suo carico di vento, pioggia e freddo.
Neanche i metereologi concordano sulle previsioni, anche se trattandosi di previsioni a così lungo termine il margine di errore è molto ampio, per alcuni "la stagione calda sarà più fresca del solito" mentre per altri "sarà secca e piacevolmente mite fino a settembre inoltrato".
Inutile dire che , e così sono molto diverse anche le varie interpretazioni dei "segni" metereologici.
Alcuni ricordano il 1816, anche conosciuto come l'"anno senza estate": un inverno freddo, una primavera tardiva e infine un giugno e un luglio con neve e punte sotto zero in Nord Europa, fino a un'illusione di caldo all'inizio di agosto cui seguì una nuova irruzione molto fredda che arrivò fino al Mediterraneo in Europa e nel golfo del Messico in America.
«Normalmente - ha recentemente dichiarato il metereologo Andrea Giuliacci - nelle annate in cui c'è stato il Nino, quella particolare anomalia climatica dell'Oceano Pacifico, l'estate italiana è stata solitamente più calda del normale. Però stavolta possiamo escludere un'estate eccezionalmente calda perchè è piovuto molto, sia in inverno sia in primavera e con i primi caldi estivi il suolo comincerà a far evaporare tutta l'umidità che ha accumulato. L'evaporazione è un processo che sottrae calore all'atmosfera, per cui tenderà a limitare il surriscaldamento della bassa atmosfera». Non solo: «Sono ormai quasi quattro anni che il sole emette un pò meno calore rispetto a quello che dovrebbe fare. Non è ripartito il nuovo ciclo di 11 anni delle macchie solari, e quindi abbiamo un pò di calore in meno, e questa è probabilmente anche la causa dell'inverno rigido che abbiamo avuto quest'anno».

Ma malgrado il caldo non arrivi ,al suo posto quest'anno si preannuncia un'invasione massiccia di zanzare. «Visto il lungo inverno appena passato - fa presente il professore Vincenzo Girolami, professore ordinario di entomologia agraria della Facoltà di Agraria presso l'Università di Padova -, quest'anno molto probabilmente sarà posticipato il proliferare degli insetti. È soprattutto a partire da luglio che, con l'arrivo del vero caldo, vedremo una presenza più massiccia di molte specie, con dei picchi notevoli verso la fine dell'estate».

mercoledì 2 giugno 2010

PSD502: TRIAL NE CONFERMA L'EFFICACIA NELL'EIACULAZIONE PRECOCE

Secondo i risultati del primo trial del PSD502, uno spray che si applica prima del rapporto, e' possibile prolungarne il tempo in media di 5,5 volte.
Lo studio e' stato presentato al meeting annuale dell' American Urological Association conclusosi in questi giorni a San Francisco.
Nel protocollo sono stati esaminati circa 1.100 pazienti reclutati in Canada, Usa e Europa, che hanno utilizzato lo spray per tre mesi.
I questionari distribuiti alla fine del test hanno mostrato, oltre al buon funzionamento del farmaco, che consiste nell'unione di lidocaina e prilocaina, anche una aumentata soddisfazione della coppia nella quasi totalita' dei casi.
Effetti collaterali riportati: il 6 % degli uomini ha dichiarato di aver perso l'erezione dopo l'applicazione, mentre il 7 % delle partner hanno accusato sensazioni di bruciore durante la penetrazione.

mercoledì 26 maggio 2010

RIGENERAZIONE NEURONALE

Fonte: salute.agi.it
Lo studio, in parte finanziato dal progetto EUTRACC ("European Transcriptome, Regulome and Cellular Commitment Consortium"), e' stato pubblicato sulla rivista PLoS Biology .
I ricercatori della Ludwig Maximilians Universitat (LMU) e del Centro Helmholtz di Monaco di Baviera (Germania) sono riusciti a provocare la loro conversione in due principali classi di neuroni corticali e quindi a riprogrammare i neuroni appena creati, rendendoli capaci di sviluppare delle sinapsi funzionanti. Queste rilasciano - a seconda del fattore di trascrizione utilizzato - sostanze neurotrasmettitrici eccitatorie o inibitorie.
Le cellule gliali (o cellule della glia), hanno un'importante funzione di collegamento, circondano i neuroni responsabili della trasmissione delle informazioni, forniscono loro sostanze nutritive e ossigeno; li isolano gli uni dagli altri; li proteggono da agenti patogeni e rimuovono i neuroni morti.
Questo nuovo studio si e' focalizzato sulle astroglia (cellule gliali a forma di stella), uno dei piu' comuni tipi di cellule gliali.
Le astroglia hanno diverse proiezioni che fanno da impalcatura di sostegno per i neuroni. Sono inoltre strettamente legate alle cellule gliali radiali.
Durante lo sviluppo embrionale del cervello, queste cellule gliali radiali o si trasformano in neuroni o fungono da impalcatura su cui eseguire la migrazione dei neuroni neonati.
I risultati di questo studio potrebbero portare a importanti progressi nel trattamento delle malattie neurodegenerative come il Morbo di Alzheimer o l' ictus.

domenica 23 maggio 2010

SESSO SICURO

Oltre al più conosciuto HIV ci sono diverse malattie sessualmente trasmissibili poco conosciute, fastidiose e a volte addirittura letali
Ecco una piccola guida per imparare a prendersi cura del proprio corpo e rispettare quello degli altri, perché quando si fa l'amore senza la protezione del preservativo, non si rischiano soltanto gravidanze indesiderate, ma anche diverse malattie.
I rapporti anche solo orali, non protetti, sono a rischio quindi sono sempre consigliabili profilattico e dental dam .
Clamidia
Il nemico silenzioso. È un virus e può causare perdite, bruciori quando si fa pipì, dolori al basso ventre o schiena, febbre. Oppure può rimanere silente per anni, dando luogo però a infezioni silenti che possono portare, sia nell'uomo che nella donna, all'infertilità.
Herpes
Dall'Herpes Virus (HSV-2), una volta infettati, non ci si libera per il resto della vita.
Ci si può curare con terapie lenitive, ma non c'è soluzione definitiva.
I sintomi sono tanti e si ripetono ciclicamente: lesioni multiple e dolenti sulla cute dei genitali, febbre, mal di testa, dolori articolari, perdite intime, gonfiori genitali e - raramente - meningite.
Gonorrea o scolo
È altamente diffusa in tutto il mondo e i casi in Italia aumentano in maniera preoccupante.
Si tratta di un infezione causata da gonococco.
I sinotmi, al solito, non sono gradevoli: prurito, perdite intime, bruciori a urinare, genitali gonfi e doloranti, dolori e - raramente - sanguinamenti.
Se non ci si cura il batterio si diffonde causando diverse complicazioni a varie parti del corpo: pelle, cuore, occhi, vescica fino a causare sterilità e artriti.
Sifilide o Lue
È causata da un batterio il Treponema pallidum.
Ci sono diverse fasi. Si inizia con un piccolo brufoletto che compare solitamente dove il batterio è penetrato nel corpo (genitali, bocca...).
Poi il nodulino si trasforma in ulcera.
Compaiono macchie sulla pelle, i linfonodi si ingrossano e possono cadere peli e unghie, inseme a sintomi tipici da influenza.
I danni saranno notevoli: agli organi interni, al cervello, ai nervi, agli occhi, al cuore, ai vasi sanguigni, al fegato, alle ossa e alle articolazioni.
Si cura con la Penicillina e si guarisce.
Epatiti A, B e C.
Epatite A: spesso asintomatica, a volte compaiono affaticamento, febbre, nausea o vomito, feci chiare, una colorazione gialla degli occhi e della pelle chiamata “Ittero”, urina color scuro, dolore al fianco destro che si può diffondere alla schiena.
Epatite B: sintomi simili all'epatite A, in casi rari ha un decorso detto "fulminante" e in pochissimi giorni si va incontro al coma e alla morte (praticamente un caso su mille).
Epatite C: il 70% delle persone contagiate da questo virus non ha sintomi; quando compaiono, sono gli stessi della epatite A o B. La cronicizzazione della B o C può portare a cirrosi epaticao cancro al fegato.
Candida o Candidosi
Si tratta di una micosi.
Sintomi: prurito, bruciore, infiammazione, perdite maleodoranti, gonfiore addominale, rallentamento della digestione, disturbi intestinali (stipsi o diarrea), cattivo assorbimento delle sostanze nutritive e, a lungo andare, stato di malnutrizione.
Va detto che si può contrarre la candidosi in tanti modi, non solo per trasmissione sessuale.
Abbiamo tralasciato condilomi, donovanosi, linfogranulomi venerei, pediculosi, papilloma virus, scabbia, tricomoniasi, ulcera molle.
Approfondimenti sul sito Intelligenza sessuale trasmissimibili dove un database di semplicissima consultazione consente in soli tre clic di individuare il centro di diagnosi e cura più vicino. Eccolo.
PROTEGGERSI FA BENE ALL'AMORE

giovedì 20 maggio 2010

VERSO LA VITA SINTETICA

lA PRIMA CELLULA SINTETICA è stata ottenuta a partire da un cromosoma artificiale, costruito utilizzando informazioni elaborate in un computer, composti chimici e un sintetizzatore di Dna.
Composto da circa un milione di lettere (quello umano ne comprende 3,2 miliardi), il Dna artificiale è del tutto simile a un Dna naturale, comprese mutazioni acquisite durante il processo di assemblaggio.
Solo una sorta di "filigrana molecolare" aiuta a riconoscere che è davvero artificiale.
La prima cellula sintetica, chiamata Mycoplasma mycoides JCVI-syn1.0, è stata costruita nel Craig Venter Institute di Rockville dal gruppo coordinato da Daniel Gibson.
La cellula in sé è naturale, ma è completamente controllata da un Dna artificiale.
Ottenerla è stato un lavoro ai limiti della fantascienza, ma anche un'opera di bricolage che ancora una volta ha utilizzato i batteri da sempre protagonisti delle ricerche del genetista Venter sulla vita artificiale: il Mycoplasma mycoides e il Mycoplasma capricolum.
Nel 2007 i ricercatori avevano ottenuto il primo Dna sintetico, riproducendo artificialmente quello del Mycoplasma mycoides;
nel 2009 avevano eseguito il primo trapianto di Dna, trasferendo il genoma (naturale) del Mycoplasma mycoides nel Mycoplasma capricolum.
IN QUESTA ULTIMA RICERCA hanno messo insieme i due procedimenti, trapiantando il Dna sintetico e caricandolo, come il programma di un computer, in una cellula batterica privata del suo Dna.
Secondo Venter, questa cellula sintetica e' una sorta di prototipo di straordinaria potenzialita' scientifica, destinata a diventare uno strumento molto potente: la cellula sintetica puo' essere utilizzata per ripulire l'atmosfera dal biossido di carbonio; per mettere a punto vaccini migliori, oppure per realizzare batteri utili per produrre combustibile o capaci di metabolizzare agenti inquinati rendendoli innocui per l'ambiente.
Il pensiero va alla marea nera nel Goflo del Messico che assume ogni giorno di più i contorni di una vera e propria catastrofe globale, con effetti a medio, lungo periodo ancora più devastanti dell'incidente nucleare di Chernobyl.
Al via le fabbriche della Vita Artificiale?
Quali le implicazioni filosofiche e sociali?

martedì 18 maggio 2010

SCARPE PIEZOELETTRICHE PER PRODURRE ENERGIA...CAMMINANDO

Le risorse umane, le idee e le conoscenze tecniche ci sono, mancano programmazione, coordinamento tra istituzioni pubbliche e private, ma soprattutto una visione lungimirante ed una focalizzata volontà politica.
Le innovazioni tecnico-scientifiche per migliorare la nostra qualità della vita possono essere un ottimo strumento per rilanciare un'economia del progresso e non del mero consumo.
In questi giorni a Roma si è svolto presso il Policlinico Militare Celio un interessante convegno sulla telemedicina organizzato dall'Ufficio Generale della Sanità Militare dello Stato Maggiore della Difesa.
Nel corso del convegno sono stati presentati prototipi che possono trovare applicazioni sia in ambito militare che civile (dall'assistenza agli anziani al controllo degli astronauti impegnati sulla Stazione Spaziale Internazionale o in future missioni sulla Luna).
Le scarpe piezoelettriche sono fra i prototipi presentati
Hanno l'aspetto di normali scarpe da ginnastica, ma riescono a convertire il movimento in energia quindi potrebbero essere utili per azionare dispositivi medici in ambienti difficili, o impervi.
Per immagazzinare energia è stato messo a punto anche uno zaino, la cui efficienza aumenta con il peso.
Sono stati anche ideati una cintura wireless che raccoglie dati su elettrocardiogramma, frequenza cardiaca, respiro, temperatura corporea e che permette anche di trasmettere a distanza anche dati che permettono di sapere se chi la indossa sta camminando, se è sdraiato o se è caduto.
Su una tessera di silicio di 1 cmq. è stato realizzato un laboratorio di analisi per valutare, per esempio, la qualità dell'acqua e verificare se in essa sono presenti microrganismi nocivi.
Sensori per garantire la sicurezza di chi lavora lontano da casa e in ambienti difficili sono stati messi a punto dall' Agenzia Spaziale Italiana per valutare la qualità del respiro, passando in rassegna in pochi minuti oltre 250 dati.
Si tratta di progetti in fase di studio ed è difficile attualmente prevedere quando potranno diventare dispositivi di uso comune
La sinergia tra l'Agenzia spaziale Italiana e Ministero della Difesa é assolutamente strategica per l'implicita dualità civile-militare delle tecnologie satellitari, ma come ha affermato lo stesso Mariano Bizzarri, del Consiglio scientifico dell'Asi, progetti di telemedicina in Italia ci sono e sono tanti, ma "non sono coordinati, la normativa è carente e manca un raccordo con le istituzioni".

domenica 16 maggio 2010

Piante amiche della nostra salute

Un archivio con le schede della fitoterapia.
Di facile consultazione, raccoglie le indicazioni sugli usi delle erbe più comuni.

giovedì 13 maggio 2010

INTUIZIONE: NEURONI IN SHIFT QUANTISTICO

Uno studio pubblicato sulla rivista Neuron ha dimostrato infatti che i neuroni associati alla risoluzione dei problemi cambiano improvvisamente quando si ha la comprensione della strategia da seguire.
L'abilita' degli animali e degli uomini di abbandonare vecchie strategie di comportamento in favore di nuove piu' vantaggiose dipende dal lobo frontale.
Lo studio ha esaminato come i i gruppi di neuroni nel lobo frontale delle cavie passano da una regola conosciuta a una completamente nuova attraverso tentativi ed errori.
Usando tecniche statistiche per studiare gli insiemi di neuroni durante il processo di apprendimento dei topi, i ricercatori hanno scoperto che e' sempre lo stesso pacchetto di cellule cerebrali che passa dalla vecchia alla nuova regola.
Anche se sono necessari diversi tentativi per apprendere la nuova strategia, l'intuizione viene codificata non con un cambiamento graduale dei segnali dei neuroni, ma con una transizione improvvisa che corrisponde al cambiamento di comportamento subito dopo che l'idea ha illuminato il cervello.
Ecco osservabile a livello celebrale uno shift quantistico
Consigliamo per approfondimenti:

mercoledì 12 maggio 2010

Morbo di Crohn: terapia biologica efficace nel 70% dei casi

Finalmente una svolta determinante per le persone affette dal Morbo di Crohn, patologia infiammatoria cronica dell'intestino fortemente invalidante e che incide pesantemente sulla qualita' di vita dei pazienti, nella maggior parte dei casi giovani adulti e adolescenti.
I risultati dello studio clinico SONIC (Study of Biologic ad Immunomodulator Naive Patients in Crohn's Disease), che ha incluso oltre 500 pazienti provenienti da Stati Uniti, Europa ed Israele confermano che l'uso precoce della terapia biologica con infliximab ha condotto, nel 70% dei casi, a guarigione della mucosa e a remissione della malattia, senza l'uso di steroidi con i noti effetti collaterali.
Dallo studio è anche emerso che la sola azatioprina, immunomodulatore utilizzato nella terapia della malattia, non e' in grado di bloccare la progressione della patologia.
Lo studio ha incoraggiato i medici ad utilizzare il trattamento confermando la sicurezza della terapia; non e' un caso che nelle Linee Guida Europee recentemente pubblicate e' chiaramente indicato l'uso precoce del ricorso di infliximab.

TEST GENETICO AL SUPERMARCATO

Sembra quasi una notizia fantascientifica quella pubblicata dal giornale statunitense The Washington Post, ma è certo che diverse compagnie hanno seguito e sponsorizzato il Progetto Genoma, sono adesso impegnate a dare uno sbocco di mercato alla ricera.
Una di queste infatti la Pathway Genomics è pronta a distribuire in oltre 6000 supermercati statunitensi un kit fai da te per poter identificare le proprie predisposizioni genetiche a circa 23 malattie ed intolleranze a metalli ed alimenti.
Negli USA si sta sollevando un vespaio -in realtà già sono in vendita liberamente su Internet test genetici come quello di paternità o per conoscere il sesso del nascituro-ma questo test da banco puo' violare la nostra privacy consentendo anche ad altri di venire a conoscenza dei nostri rischi genetici e magari discriminarci per questi.
A noi invece ci preoccupa l'attendibilità di questo tipo di test e le ricadute in termini psicologici individuali e sociali.
Certo la prevenzione è importante e in questo la genetica è solo un foglio con tante note...ma noi ed il nostro intorno costruiamo gli accordi per una sinfonia.

domenica 9 maggio 2010

DEDICATA A TUTTE LE MAMME DEL MONDO

SER MAMÁ
Por culpa del azar o de un desliz, cualquier mujer puede convertirse en Madre.
La naturaleza la ha dotado a mansalva del 'instinto maternal' con la finalidad de preservar la especie.
Si no fuera por eso, lo que ella harìa al ver a esa criatura minuscula y llorona sería arrojarla. Pero gracias al 'instinto maternal' la mira embobada, la encuentra preciosa y se dispone a cuidarla gratis hasta que cumpla por lo menos 21años.
Ser Madre es considerar que es mucho mas noble sonar narices y lavar pañales, que terminar los estudios, triunfar en una carrera o mantenerse delgada.
Es ejercer la vocación sin descanso, siempre con la cantaleta de que se laven los dientes, se acuesten temprano, saquen buenas notas, no fumen, y que tomen leche.
Es preocuparse de las vacunas, la limpieza de las orejas, los estudios, las palabrotas, los novios y las novias, sin ofenderse cuando la mandan a callar o le tiran la puerta en las narices, porque no están en nada...
Es quedarse desvelada esperando que vuelva la hija de la fiesta y, cuando llega, hacerse la dormida para no fastidiar.
Es temblar cuando el hijo aprende a manejar, anda en moto, se afeita, se enamora, presenta exámeneso le sacan las amígdalas.
Es llorar cuando ve a los hijos contentos y apretar los dientes y sonreír cuando los ve sufriendo. Es servir de niñera, maestra, chofer, cocinera,lavandera, médico, policía, confesor y mecánico, sin cobrar sueldo alguno.
Es entregar su amor y su tiempo sin esperar que se lo agradezcan.
Es decir, que 'son cosas de la edad' cuando la mandan a volar.
Madre es alguien que nos quiere y nos cuida todos los días de su vida.
El peor defecto que tienen las madres es que se mueren antes de que unoalcance a retribuirles parte de lo que han hecho.
Lo dejan a uno desvalido, culpable e irremisiblemente huérfano.
Por suerte hay una sola...
Porque nadie aguantaría el dolor de perderla dos veces..

Isabel Allende

venerdì 7 maggio 2010

La capacità di auto-rigenerazione cellulare: il cervello puo' restare giovane

Fonte: ANSA
Il nostro corpo possiede la capacità di rigenerarsi, yogi indiani, maestri di qi gong cinesi, monaci e santi lo sostengono e lo dimostrano con la loro esistenza, adesso arrivano i primi studi scientifci sulla capacità del nostro corpo di attivare cellule staminali adulte per rigenerare e riparare parti ammalate o soltanto usurate dal tempo.
Uno studio condotto presso il Max Planck Institute of Immunobiology di Friburgo pubblicato sulla rivista Cell Stem Cell, ha evidenziato nei topolini anziani la presenza di varie popolazioni di cellule staminali nei pressi dell'ippocampo, area implicata nei processi di apprendimento e memorizzazione.
Alcune di queste cellule staminali sono dormienti altre attive.
La presenza di staminali nell'ippocampo del cervello adulto era già nota, ma sino ad ora si era ritenuto che questo tesoro rigenerativo si esaurisse con l'avanzare dell'età.
I ricercatori tedeschi hanno trovato due popolazioni di staminali in parte in letargo, in parte attive: l'attività fisica e le crisi epilettiche sono tra gli stimoli che possono risvegliarle.
In futuro queste staminali potrebbero essere ATTIVATE attraverso stimoli esterni per dare impulso alla rigenerazione di nuovi neuroni che vadano a ringiovanire il cervello o addirittura a curarlo in caso di malattie come la demenza senile.

giovedì 6 maggio 2010

I FETI SI AUTO-DIFENDONO DALLE INFEZIONI

Dalla 21esima settimana di vita siamo in grado di difenderci dalle infezioni utilizzando le nostre prime cellule immunitarie.
E' quanto emerso da uno studio dell' Istituto di Immunologia Medica di Bruxelles pubblicato sulla rivista Journal of Experimental Medicine.
Fino a ora si pensava che le cellule immunitarie del feto erano troppo immature per essere utili e che i feti si aiutavano con gli anticorpi delle mamme.
Ma il gruppo di ricercatori di Bruxelles ha dimostrato che i feti hanno 'le armi' per difendersi da soli.
La scoperta potrebbe portare allo sviluppo di nuovi vaccini per i neonati e i bambini non ancora nati.
Per arrivare a questi risultati i ricercatori hanno analizzato il sangue cordonale di 19 neonati affetti da Citomegalovirus (Cmv) -che puo' causare sintomi piuttosto gravi nei neonati infetti e provocare danni cerebrali ai feti- e di 22 neonati non infetti.
Dall'analisi e' emerso che che il numero di linfociti T gamma/delta era maggiore nei neonati con infezione da Cmv e che una percentuale maggiore di queste cellule immunitarie e' stata attivata.
Quando poi i ricercatori hanno comparato i tipi di cellule immunitarie attivate nei feti con quelle delle madri, hanno potuto osservare delle chiare differenze.
Questo ha suggerito agli scienziati che i feti generano una risposta immunitaria indipendente.
Il nostro corpo è un perfetto organismo auto-sussistente, perchè perde (se la perde) questa capacità invecchiando?

mercoledì 5 maggio 2010

POVERA MAMMA...ALTRO CHE FESTA!

ECCO LE CAUSE DEL CROLLO DELLA NATALITA' NEL NOSTRO PAESE:
Un milione di donne con figli sotto i 18 anni vive in poverta'.

E' quanto si legge nell' 11esimo Rapporto su Lo Stato delle Madri nel Mondo di Save the Children e il nuovo Rapporto Fondazione Cittalia - ANCI Ricerche per Save the Children su Le condizioni di poverta' tra le madri in Italia, diffusi oggi alla vigilia della Festa della Mamma (il 9 maggio).
Nella speciale "classifica" sul benessere materno infantile nel mondo, l'Italia si colloca al 17esimo posto.
Secondo il Rapporto sono 4.2 milioni le donne povere nel nostro paese.
1.678.000 sono madri.
Circa 1 milione di esse ha almeno un figlio minorenne: l'86,3% vive in coppia, il 7,5% e' sola, il 6,2% in famiglie allargate.
Prendendo in esame il totale delle famiglie in poverta' - che e' pari all'11,3% delle famiglie italiane - l'incidenza della poverta' in un nucleo costituito da una donna in coppia con un figlio piccolo e' superiore alla media di 4 punti percentuali, attestandosi al 15,4%. Percentuale che sale al 16,5% in presenza di 2 figli, di cui almeno uno minorenne, e al 26,1% se i figli sono almeno 3, di cui almeno uno minore.
Segno che la maternita' puo' diventare causa di poverta' per molte donne oltre a incidere anche sui livelli occupazionali femminili, che diminuiscono sensibilmente.
Gia' di per se' inferiore al dato medio europeo, documenta il rapporto Fondazione Cittalia - ANCI Ricerche per Save the Children - il divario occupazionale cresce all'aumentare del numero dei figli: il tasso di occupazione femminile e' pari al 65% in assenza di figli ma decresce al 60,6% e al 54,8% nel caso, rispettivamente, di uno e due figli, per crollare al 42,6% quando i figli sono almeno 3.
E le difficolta' economiche per molte donne emergono drammaticamente considerando le tante voci del bilancio e del menage familiare: fra le mamme in coppia con un bambino piccolo, per esempio, il 18,6% non ha i soldi sufficienti per fare fronte a tutte le spese del mese; il 16,3% ha pagato in ritardo almeno una bolletta; il 10,3% non e' stato in grado di sostenere con regolarita' le spese scolastiche dei figli; il 5% non ha potuto acquistare sempre generi alimentari.
E nel caso di madre sola con almeno un figlio minore la situazione e' ancora piu' grave, con gli indicatori di deprivazione che salgono ulteriormente: il 44% arriva a fine mese "con molta difficolta'", quasi il 31% e' in arretrato con le bollette, il 25% non ha avuto soldi per spese mediche, il 21% per le spese scolastiche.

Longevita' non solo genetica i fattori ambientali influiscono per il 70-80%

Fonte: (ANSA)
Il segreto per campare 100 anni non e' nella genetica ma nella personalita' e in uno stile di vita sereno. Lo sostiene una ricerca australiana condotta dall'Universita' del Nuovo Galles del sud.
I tratti comuni evidenziati fra 200 persone ultracentenarie sono non fumare, non bere in eccesso, mantenere un peso regolare, buone relazioni e contatti sociali, ottimismo e apertura al cambiamento. Secondo lo studio la longevita' e' ereditaria nel 20-30% dei casi, fattori ambientali pesano fra il 70 e l'80%.

PROVENGE: PRIMO VACCINO PER IL TUMORE ALLA PROSTATA

Dopo 3 anni di dibattiti la FDA, agenzia americana per il farmaco, ha dato il via libera al primo vaccino contro il cancro alla prostata.
Il vaccino commercializzato con il nome di Provenge stimola il sistema immunitario ad attaccare il tumore.
Il trattamento, brevettato dalla Dendren Corporation prevede il prelievo di alcuni globuli bianchi del paziente che vengono trattati con una proteina geneticamente modificata in grado di renderli piu' potenti di fronte al tumore per poi essere reintrodotti nel sangue del malato.

A PIEDI NUDI NEL PARCO

Fonte: ANSA
Bastano 5 minuti di esercizio nel verde, vicino a laghetti o corsi d'acqua, per migliorare salute mentale e difese immunitarie.
E' quanto emerge da uno studio epidemiologico pubblicato sulla rivista Enviromental Science and Technology.
Fare giardinaggio, camminare, andare in bici, a cavallo o occuparsi dell'orto aumentano il senso di autostima e benessere, riducendo i rischi di depressione e ansia.
Benefici soprattutto per i giovani e per chi gia' soffre di disturbi psicologici.

domenica 2 maggio 2010

BIOLOGIA DELLE EMOZIONI: Con lo spray all'ossitocina anche i machos si emozionano come fanciulle

Lo spray è stato elaborato e testato dai ricercatori del Babraham Institute di Cambridge insieme ai colleghi tedeschi dell' Università Fredrich Wilhelms di Bonn
I test, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Hormones and Behavior, sono stati condotti su un campione di 96 tra uomini e donne - la metà trattati con l‘ossitocina, gli altri con placebo.
Il gruppo che ha inalato l'ossitocina ha dimostrato subito un livello di empatia decisamente più alto degli altri raggiungendo livelli emozionali che di solito si riscontrano nel sesso femminile.
L'ossitocina è un neuropeptide naturalmente prodotto dal cervello, in particolare durante e dopo il parto con l'effetto di stringere un legame più forte tra madre e figlio, stimolando sentimenti affettuosi, amorevoli e di fiducia.
Lo spray all'ossitocina può essere acquistato anche on line per una varietà di usi, ma i ricercatori non forniscono la certezza che tutte le marche sono altrettanto efficaci e ne è altamente sconsigliato l'uso durante la gravidanza.
Anche se l'ossitocina è stata molto studiata, va sottolineato che questa è la prima volta in cui si è dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio che rende gli uomini più sensibili.
Gli scienziati ovviamente guardano oltre e pensano che questo particolare ormone possa rivelarsi utile nel trattamento di malattie neurologiche come l'autismo, la schizofrenia e le altre in cui sia implicato lo stato emotivo del paziente.

MAREA NERA: LE CIFRE DI UN DISASTRO AMBIENTALE, ECONOMICO E SOCIALE

Fonte: ANSA
Questi sono i numeri della marea nera provocata nel golfo del Messico dall'esplosione e il successivo affondamento della piattaforma petrolifera della Bp.
- 2,4: in miliardi di dollari il fatturato dell'industria della pesca, a rischio per lo sversamento.
- 5: gli aerei impiegati contro lo sversamento di petrolio nel golfo del Messico.
- 5: i milioni di dollari chiesti dai pescatori di gamberi in una class action pronta per essere avviata.
- 32: le navi impegnate nelle operazioni contro la chiazza oleosa. 500: gli uomini a lavoro contro la marea nera.
- 50: gli anni di durata degli effetti della macchia oleosa sulle coste della Louisiana.
- 60: la distanza in chilometri della macchia dalla costa
- 130: la lunghezza in chilometri del velo sulla superficie dell'oceano creato dalla chiazza oleosa. - 1.500: i metri alla cui profondità si trova il pozzo che emette greggio
- 5.000: numero dei barili di petrolio persi giornalmente dalla Bp a causa dell'esplosione della piattaforma.
- 70.000: i chilometri quadrati dell'area contaminata, un'area grande quanto il bacino del Po. - 200.000: i litri di greggio emessi ogni giorno dalle falle sottomarine.
- 400.000: i litri di sostanze chimiche spruzzate sulla superficie dell'oceano dalle unità della società petrolifera britannica Bp.

martedì 27 aprile 2010

STIMOLAZIONE MAGNETICA per CURARE LA DEPRESSIONE

Fonte: AGI
Primo studio scientifico condotto in Europa sugli effetti della stimolazione magnetica come metodo di cura della depressione che non risponde a cure farmacologiche preesistenti.
E' stato pubblicato on line sulla rivista internazionale 'Neuroscience', a cura di un gruppo di ricercatori del dipartimento di Scienze neurologiche e psichiatriche dell'Universita' di Firenze, guidati da Stefano Pallanti, direttore dell'Agenzia di Psicologia Clinica e Psicoterapia dell'Azienda ospedaliero-universitaria Careggi.
60 pazienti per 3 settimane sono stati trattati con la stimolazione magnetica transcranica - metodologia recentemente approvata per la depressione farmaco-resistente dall'Autorita' sanitaria degli Stati Uniti (FDA-Food and Drug Administration). I soggetti hanno ricevuto sia la stimolazione di ambedue gli emisferi del cranio (a bassa frequenza sull'emisfero destro e ad alta frequenza su quello sinistro) sia la stimolazione a bassa frequenza sul solo emisfero destro.
Lo studio ha dimostrato che la stimolazione unilaterale a bassa frequenza sull'emisfero destro e' piu' efficace e potrebbe essere la prima linea di trattamento in questo tipo di depressione: ad essa va attribuito un maggior numero di guarigioni (30%), rispetto a quelle osservate con la stimolazione bilaterale (10%).
"Si tratta di uno studio molto importante - ha commentato Stefano Pallanti - che sottolinea l'eccellenza in Italia della ricerca fiorentina in questo campo e promuove una metodologia semplice nel trattamento della depressione farmaco-resistente: ulteriori studi dovranno confermare questi risultati su cui ci siamo anche confrontati a livello internazionale con il direttore del Centro per la Brain Stimulation della Columbia University di New York, Sarah H. Lisanby". -

domenica 25 aprile 2010

ALCOL:L'abuso unisce giovani e over 65 anni

Il 29 aprile a Roma avrà luogo la IX edizione dell'Alcohol Prevention Day.
Secondo uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità italiano i consumatori a rischio sono in totale circa 9 milioni e di questi, 3 milioni sono individui sopra i 65 anni d'età.
L'alcol costituisce nel mondo il terzo fattore di rischio per morte, disabilità e malattie.
Le ricadute sul piano economico sono importanti arrivando ad assorbire il 2 %del Pil nei Paesi a reddito più elevato.
L'Italia, secondo i dati della Società Italiana di Alcologia è la nazione in cui i bambini si avvicinano all'alcol prima di quelli del resto d'Europa, diventando consumatori già verso gli 11-12 anni.
E le conseguenze sono rilevabili dai dati forniti dai Servizi di Alcologia e dai Sert che tra i circa 59mila alcolisti in carico hanno 1600-1800 pazienti con un'età inferiore ai 19 anni.
L'alcol è la prima causa di morte tra i ragazzi, a causa dell'incidentalità stradale legata al bere. Dei 4700 decessi all'anno, circa 2200 interessano gli under 24, che nel 40-50 per cento dei casi erano alla guida in stato di ebbrezza o di vigilanza ridotta a causa dell'alcol.
Di tutte le intossicazioni alcoliche registrate in Italia il 17% è relativo a ragazzi e ragazze al di sotto dei 14 anni.
Per gli over 65 il dato preoccupante è quello dei 3 milioni di consumatori a rischio, perché con l'avanzare dell'età si riduce progressivamente la capacità di metabolizzazione dell'alcol per la riduzione dell'attività dell'alcol-deidrogenasi - un enzima localizzato nel fegato e nello stomaco - che consente la digestione e trasformazione dell'alcol. Con questo enzima depotenziato, l'alcol circola immodificato incrementando il rischio di conseguenze tossiche e cancerogene.
A ciò si aggiunge anche la possibilità di reazioni allergiche scatenate dall'interazione tra sostanze presenti in alcune bevande (come i bisolfiti del vino), con i più comuni farmaci, di cui gli anziani sono forti consumatori.
CHE FARE
La prevenzione è l'arma principale per educare e per questo l'edizione 2010 del mese della prevenzione ha previsto iniziative sull'identificazione precoce del livello di rischio e sulla formazione.
Accanto alla prevenzione, alcuni esperti auspicano che si faccia una legge, recependo le indicazioni europee, per portare a ZERO il tasso alcolemico consentito per i più giovani e ridurre 0,2 il tasso alcolemico consentito per gli anziani.
NOI CI DOMANDIAMO PERCHE' GIOVANI E ANZIANI SONO UNITI NELL'ASSUNZIONE ed ABUSO DI SOSTANZE PSICOTROPICHE e ci siamo fatti un'idea.
EFFETTO DELLA PRECARIZZAZIONE DELL'ESISTENZA PER ENTRAMBI: I GIOVANI SENZA OCCUPAZIONE NON VEDONO FUTURO, GLI ANZIANI HANNO LAVORATO UNA VITA SENZA COSTRUIRSELO.
PRECARI DELLA VITA CHE VORREBBERO FUGGIRE DAL LORO DESTINO, MA SI RITROVANO A FISSARE IL BORDO DI UN BICCHIERE
Cosa ne pensano i lettori di questo blog?