domenica 27 maggio 2007


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18 maggio 2007 - 09:00
di: Orpheus

La mattanza dei delfini

Brutali massacri in mare aperto: fino a 20mila dollari per ciascun esemplare, che poi viene "spacciato" per carne di balena sulle tavole giapponesi.


Non ci fermiamo davanti a niente per i soldi?

La mattanza dei delfini

Brutali massacri in mare aperto: fino a 20mila dollari per ciascun esemplare, che poi viene "spacciato" per carne di balena sulle tavole giapponesi. Non ci fermiamo davanti a niente per i soldi?

Delfini: una petizione contro le mattanze in Giappone

Tanti pensano che i delfini siano “solo” pesci come la sogliola o il merluzzo, può sembrare strano, ma parte le “abitudine acquatiche” che hanno in comune con i pesci, per il resto sono molto più simili a noi.

I delfini sono mammiferi a sangue caldo, vivono in branchi e dispongono di un sistema di comunicazione complesso come un vero e proprio linguaggio.

Si accoppiano e danno alla luce piccoli che allattano e respirano tramite polmoni.

All'interno di ogni branco vige una rigorosa gerarchia sociale in cui i maschi sono gli individui dominanti seguiti dalle femmine e dai giovani. In ogni gruppo le femmine e i piccoli nuotano al centro del branco in modo che i maschi possano proteggerli da attacchi nemici.

C'è sempre una forte coesione: addirittura se un membro del branco è in difficoltà e incapace di nuotare, i compagni lo sorreggono portandolo spesso in superficie a respirare. Alcune curiosità: nelle immersioni notturne i delfini si riconoscono perché hanno gli occhi iridescenti come quelli dei gatti. I delfini devono sempre andare in superficie per poter respirare aria, dunque stanno sempre in movimento; per questo motivo dormono con un solo emisfero cerebrale per volta e contemporaneamente tengono un occhio chiuso e uno aperto.Questo splendido animale è letteralmente massacrato in Giappone.


Ogni anno i pescatori giapponesi intrappolano e uccidono barbaramente 20.000 piccoli cetacei a Taiji, Iki e Futo. Molti delfini destinati ai delfinari vengono selezionati proprio durante queste stragi, per esser rinchiusi a vita. Con l'autorizzazione del governo giapponese, che stabilisce quanti animali possano venire uccisi durante la caccia, questi mammiferi vengono spinti dentro baie, dove la maggior parte di loro soffre una lenta e dolorosa morte causata da fiocine e uncini. Dopodiché la carne altamente tossica di questi animali, spesso fatta passare per carne di balena, è venduta ai consumatori giapponesi nei negozi e nei ristoranti, avvelenando così gli stessi cittadini.

Fortemente finanziato dall'industria dei delfini in cattività, disposta a pagare oltre 20.000 dollari per ciascun delfino, questa caccia diventa un'attività redditizia per questi brutali massacri.


Firma QUI una petizione per chiedere al Ministro della pesca giapponese che venga fermata la mattanza dei delfini e piccoli cetacei e QUI per inviare una lettera di protesta.

La città all'idrogeno



A proposito di ricerca, innovazione e soluzioni possibili...

Mentre in Italia continua la ignobile farsa dello smaltimento rifiuti campani, ci sembra di essere moderni perchè in ritardo di venti anni diamo qualche spicciolo a chi mette un pannello solare, malgrado che tutti gli edifici pubblici non utilizzino energie rinnovabili e ci costino ed inquinino come tir fermi in galleria...

No la crisi della politica non c'entra...ogni popolo ha i rappresentanti politici che si merita!


Quindi si evince che noi italiani stiamo diventando, o forse lo siamo sempre stati, un popolo di insufficienti mentali, codardi e ruffiani.

In attesa di nuovi sviluppi, consoliamoci con un sogno che proviene dalla Danimarca: l’utopica ‘H2PIA’, la prima città a idrogeno, la cui unità pilota dovrebbe essere costruita entro la prossima estate.
Il concept, mostrato durante l’incontro, è firmato dal gruppo di architetti How2Live.

Trasformare la cenere dei defunti in diamanti?




(Pubblicato il 10 agosto 2005)


Un paio di imprenditori svizzeri, che hanno recuperato con successo la tecnologia russa, hanno clienti in 13 diversi Paesi e contano di trasferire la sede del loro gruppo da Coira a Neuchatel, in un migliore contesto economico.


Le Chiese, cattolica ed evangelica, non hanno nulla da obiettare sulla tecnica: quel che conta pero' e' la preghiera, sottolineano.

Con una persona di 80 Kg - pari a 500 grammi di ceneri ottenute dalla cremazione - gli impiegati della societa' 'Algordanza' (che significa ricordo in lingua romancia) producono un diamante sintetico di un carato, dal diametro di mezzo centimetro.


Quasi tutti i diamanti prodotti nel mondo risalgono alle ricerche e alle tecnologie dell'Accademia delle Scienze di Mosca.

Si tratta della tecnologia per fabbricare i gioielli in quattro-otto settimane in condizioni di alte pressione e temperatura.

In un primo tempo le ceneri devono essere lavate per eliminare tutte le sostanze inorganiche (come i sali), in modo che rimanga solo carbonio.

Forti pressioni ed elevate temperature sono pure le condizioni di formazione dei diamanti in natura, a centinaia di chilometri nelle viscere della Terra.

I diamanti possono essere conservati in vario modo, ma l'80 % dei clienti ne fa un gioiello.

Il prezzo varia in funzione della taglia dei diamanti e dei desideri dei clienti, ma bisogna mettere in preventivo alcune migliaia di franchi.


(NdT: il prezzo varia da 2.500 $ per un quarto di carato a 14.000 $ per un carato intero, potendone però anche scegliere il colore, tra blu, giallo e rosso).


Tutte le persone la cui religione permette la cremazione possono far fabbricare il loro diamante. Per musulmani ed ebrei ortodossi e' impossibile. Gli affari sono fiorenti anche in Giappone, dove la cremazione e' regolata dalla legge.

In Europa e' la Germania il mercato piu' interessante.

La societa' vende i suoi gioielli in 13 Paesi e annuncia affari in espansione, anche se non fornisce cifre.


Autorita' cattoliche e riformate non si oppongono ai diamanti da cenere.

sabato 26 maggio 2007

AL POSTO DEI PALAZZI DELLA MORTE: LA LUCE DI UN DIAMANTE

Immagine da:
Ecco ciò che siamo: DIAMANTI
Il problema non è di poco conto con il 25-30% della popolazione italiana che supera i 60 anni, tra una decina di anni ci sarà il problema della nostra ultima dimora.
Già costretti per tutta la vita a vivere in loculi-appartamento in condomini poco ospitali e esteticamente orrendi, anche da morti ci tocca un loculo al terzo o quarto piano di un assurdo palazzo di cemento, caricando chi resta dell'obbligo morale, se non istituzionale, di dover pagare spese di "alloggio", luce e manutenzione...
Senza contare la speculazione già esistente per le esequie e loculo del caro estinto, dove caro non è solo in senso affettivo.
Allora perchè non possiamo finire in bellezza e trasformare i condomini dei morti in grandi parchi verdi ed in splendidi gioielli per i vivi?
Ecco avverarsi il sogno di ogni diligente alchimista, trasformare la materia, far brillare la gemma interiore.
Si dirà i costi sono ancora molto alti, roba da americani snob; vero è che se diventasse un'operazione di massa i costi abbasserebbero e soprattutto metteremmo fine ai diamanti insanguinati...chi comprerebbe più un diamante se può averlo anche di 2 carati con le ceneri del proprio gatto o del proprio congiunto?
In questa epoca la tecnologica è in grado di offrire soluzioni ai tanti problemi del genere umano e non, ma purtoppo non è ancora in grado di fornire il corretto funzionamento del nostro cervello.
Per parte mia ho già deciso venderò le tombe dei miei familiari trapassati, con il ricavato, li cremerò e potrò godermi la loro luce che mi accompagna ricordandomi ogni giorno che siamo carbonio e dal grezzo e nero carbone può sempre risplendere un bellissimo diamante.

martedì 22 maggio 2007

ROMANTICISMO STELLARE

di: Alessio Mannucci

Narra Apollonio: Entrarono profondamente nel corso del fiume Eridano, là dove un tempo Fetonte, colpito al cuore dal fulmine ardente, e bruciato a metà, cadde dal carro del Sole... (Apollonio Rodio, Argonautiche, IV, 596-598).
Il mito narra che Fetonte convinse suo padre, il Sole, a lasciargli guidare il carro fiammeggiante che illumina il mondo; incapace, però, di sorreggere l'impeto dei cavalli, provocò gravi danni alla Terra, tanto che, Zeus, per fermarlo, lo colpì con un fulmine e lo fece precipitare nell'Eridano, fiume divino, figlio di Oceano e di Teti, identificabile con lo stesso Fetonte che vi è annegato.
Il fiume Eridano è stato variamente identificato con l'Ebro, con il Reno, con il Rodano o con il Po. Quest'ultima ipotesi è avvalorata dal mito degli Argoauti, che entrarono nel Po dall'Adriatico e lo risalirono fino al paese dei Celti.
La costellazione Eridanus prende il nome da questo mitico fiume; è una grande costellazione, distante circa 300 anni luce dalla Terra, che si estende molto in declinazione, tanto che la parte meridionale non è visibile dall'Italia, così come ci è preclusa la vista della sua stella più brillante, chiamata Achernar, di magnitudine 0.5, posta all'estremità meridionale della costellazione a rappresentare la foce del fiume; il nome Achernar deriva, infatti, dall'arabo “Akher-al-Nahr”, che significa proprio “la foce del fiume”.
La particolare disposizione di questo gruppo di stelle, nota fin dai tempi di Eudosso, suggerì fin dall'antichità l'immagine di un fiume.
Costellazione balzata recentemente all'onore delle cronache per via di un fenomeno astronomico mai osservato in precedenza: una sorta di “romanticismo stellare” tra due stelle binarie, ovvero “compagne”, durato milioni di anni, che alla fine ha ridotto la più generosa delle due ad un oggetto demassificato e svuotato della propria energia nucleare, tanto che gli astronomi non sanno in che categoria classificarla.
“Come in una storia romantica di altri tempi, la stella più piccola si è dimosrata la più generosa, dando tutta sé stessa, fino a che non ha avuto più niente da dare”, ha dichiarato l'astronomo Steve Howell, del National Optical Astronomy Observatory di Tucson, in Arizona.
Il sistema binario a variabili cataclismiche chiamato “EF Eridanus” è costituito da un ricevente, una stella bianca nana, giunta da una massa pari a circa il 60% della massa solare, e da un donatore, regredito a circa un ventesimo della massa solare.
Howell da una parte, e Thomas Harrison della New Mexico State University, dall'altra, hanno fatto delle misurazioni altamente precise agli infrarossi di EF Eridanus, usiando i telescopi Gemini North e Keck II telescopes, entrambi a Mauna Kea, nelle Hawaii, rispettivamente nel dicembre del 2002 e nel settembre del 2003. Il periodo orbitale di 81 minuti dei due oggetti era probabilmente di 4 o 5 ore quando è cominciato il trasferimento di massa da una all'altra stella, circa 5 miliardi di anni fa.
Gli astronomi ritengono che, originariamente, la stella donatrice fosse di dimensioni molto simili a quelle del Sole.
“Quando e perché è cominciato il processo interattivo di trasferimento di massa e energia, e perché si sia interrotto, non ci è dato di saperlo”, ha concluso Howell.
Durante il processo si sono verificate ripetute e violente esplosioni, e i due oggetti si sono spesso avvicinati in un movimento a spirale durnate il quale un enorme ammontare di energia gravitazionale convertita in raggi-X ha alimentato il processo di trasferimento. Attualmente, i due oggetti orbitano l'un l'altro alla stessa distanza che c'è tra la Terra e la Luna.
Si stima che nella nostra galassia si verifichino più di un milione di tali fenomeni, ma sono solo nelle vicinanze del Sole.
Istituzioni scientifiche citate nell'articolo:
National Optical Astronomy Observatory
http://www.nmsu.edu/
Gemini Observatory

giovedì 17 maggio 2007

Il sonno...il sogno ...la veglia



STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA
Quando si dorme si riposa veramente?

Sì, a patto che il cervello venga attraversato da impulsi elettrici che all'elettroencefalogramma appaiono come onde lente, tsunami benefici che spazzano via preoccupazioni e pensieri inopportuni.

Di queste onde ce ne sono circa mille per notte, distanziate di un secondo l'una dall'altra.

Ora due ricercatori italiani, Giulio Tononi e Marcello Massimini, dell'Università del Wisconsin, a Madison, negli Stati Uniti, sono riusciti a generare artificialmente queste onde cerebrali sottoponendo alcuni volontari addormentati alla stimolazione magnetica transcranica, una tecnica che viene utilizzata anche per la ricerca e il trattamento di alcune forme di depressione.


«Noi, malati invisibili di affaticamento cronico»
da LaStampa.it
E' la malattia che per quattro anni ha tenuto Keith Jarrett, il grande pianista jazz, recluso in casa. Quattro anni vissuti da «uomo stanco», con malesseri diffusi nel corpo, difficoltà di concentrazione e di memoria.

Ma la Sindrome da Affaticamento Cronico, che Jarrett definì come «un Ufo che si è impossessato del mio corpo», non vive a tuttoggi di ufficialità, almeno in Italia. «Migliaia di persone vivono a letto, provano paura, tremano per i dolori, sentono la loro vita addormentarsi, ma nonostante ciò "non esistono".


Depressi, ansiosi o tristi?
da YahooSalute.it
Oggi in Italia, e in senso più ampio in Europa, c'è un'aumentata attenzione verso i disturbi dell'area psicologica/mentale, anche lievi.

Si tratta probabilmente di uno dei fattori che ha portato a individuare più spesso che in passato delle forme di sofferenza psichica riconoscendo loro la necessità di essere trattate.

Da noi i disturbi più diffusi sono quelli dell'area depressiva: praticamente 1 persona su 4 nell'arco della vita soffre di episodi depressivi importanti, che richiederebbero un trattamento.

Un altro gruppo considerevole è quello delle persone che soffrono di ansia tipo attacchi di panico, fobie e simili.

Electro-psicopatologia quotidiana



Secondo uno studio condotto dal dottor Glenn Wilson del King's College di Londra, l'utilizzo compulsivo degli strumenti per la comunicazione in tempo reale causerebbe danni al Quoziente Intellettivo più vistosi di quelli prodotti dall'uso intensivo di cannabis.

Citato anche da quotidiani del calibro di “The Guardian”, lo studio del dottor Glenn Wilson, psichiatra del King’s College di Londra, su un campione di 1.100 volontari, è stato commissionato da Hewlett Packard. La ricerca, che si è focalizzata sul rapporto con la comunicazione in tempo reale in ufficio – telefoni, sms, posta elettronica – ha prodotti risultati devastanti.

Wilson non usa mezzi termini: il rapporto compulsivo che le “cavie” hanno sviluppato nei confronti dei tool citati avrebbe molti tratti in comune con la dipendenza dalle sostanze stupefacenti, in particolare dai derivati della canapa.

Tra gli effetti collaterali dello “sballo elettronico”, una spossatezza simile a quella causata da una notte in bianco e un calo di 10 punti (in media) del Quoziente Intellettivo, più del doppio di quanto registrato presso i più intensivi aficionados della cannabis.

Senza contare l'incidenza in negativo che l'ansia di rispondere al cellulare, ai messaggi istantanei e alla posta elettronica provoca sulle relazioni sociali.

Nonostante 9 intervistati su 10 pensino che sia molto maleducato interrompere pranzi e conversazioni per dedicarsi alle relazioni digitali (succede a un interpellato su 5), un terzo dei partecipanti all'inchiesta ritiene un tale comportamento “accettabile” e anzi “indice di diligenza ed efficienza”.

Per nulla d'accordo il dottor Wilson: a suo dire questa è la “la ricetta del pensiero confuso” che conduce ad un progressivo impoverimento delle prestazioni professionali. Proprio qualche mese fa, sul banco degli imputati erano finiti i personal computer: una ricerca effettuata su 100 mila studenti di 15 anni in 31 nazioni aveva svelato come le capacità letterarie e di calcolo di chi non possedeva un Pc fossero mediamente superiori a quelle degli alunni informatizzati.

È la moderna electro-psicopatologia quotidiana.

Questa notizia è stata pubblicata dal periodico “MyTech”.

Ipnosi di Massa e il Mind control





Autore: Laura Scafati






Che i nostri cervelli subiscano continuamente dei veri e propri attacchi dall'esterno è, ormai, un fatto noto di cui siamo consapevoli.
Quello che ci coglie impreparati è, invece, la scoperta di essere diventati oggetto di una vera e propria Ipnosi di Massa senza averne mai percepito la presenza.
Eppure: parole, colori, suoni e tecniche - di cui non siamo mai stati consapevoli - vengono usati dai Media e dalla Pubblicità con lo scopo di ipnotizzarci.
D’altra parte è risaputo che la gente crede a qualsiasi cosa le venga ripetuta abbastanza spesso per cui è semplice, per gli “ipnotizzatori”, architettare qualsiasi cosa serva loro per raggiungere gli scopi prefissati.
Questo bombardamento continuo del nostro subconscio attraverso una versione unica delle informazioni condiziona pesantemente il modo in cui il conscio e il subconscio vedono se stessi e il mondo.
Di conseguenza, Noi permettiamo alla totalità dei Media di programmare i nostri modelli di pensiero e di creare la nostra realtà. In poche parole: siamo diventati spettatori del Mondo invece che partecipanti senza che ce ne fossimo mai resi conto !
Questo avviene dal momento che gli “ipnotizzatori” decidono le sorti dell'Umanità mentre noi stiamo seduti sugli spalti a guardarli giocare la partita.
Non ci siamo neppure dovuti stendere sopra un divano per ascoltare le loro parole sussurrate nell'orecchio ! A noi basta stare seduti sulla seggiola ad ascoltare chi legge il telegiornale… gli attori, le voci di sottofondo della pubblicità e i vari presentatori; il gioco è fatto !
I messaggi pian piano si insinuano nelle nostri menti fino a portarci a pensare come vogliono “farci pensare” coloro che possiedono: i Media, le Banche, le Case farmaceutiche, le Compagnie di armamenti, le Compagnie petrolifere, i politici ed altri ancora… Può sembrare una visione apocalittica della situazione, ma corrisponde alla realtà attuale !

Il dottor Welson Bryan Key, autore di tre libri sull’argomento: “Media Sexploitation”(Lo sfruttamento sessuale mediatico); “The Clam Plate Orgy” (L’orgia del piatto di molluschi); “Subliminal Seduction” (Seduzione subliminale) ha rivelato l'esistenza del Tachistoscopio, un proiettore con un otturatore ad alta velocità che fa lampeggiare messaggi ogni cinque secondi per 1/3 di millesimo al secondo.

Questi messaggi non vengono percepiti ad occhio nudo, ma vengono incamerati dal subconscio. Poi risalgono dal livello inconscio a quello conscio sotto forma di un pensiero, di un desiderio, di un'opinione….
Ormai esiste una Tecnologia tale per cui da un trasmettitore radio o televisivo si possono trasmettere messaggi subliminali sfruttando la lunghezza d’onda del trasmettitore stesso come “onda portante” attraverso cui si diffonde il messaggio stesso.
Il problema si complica quando ci si rende conto che insieme allo sviluppo di tecniche di Ipnosi di massa sono state messe a punto anche quelle mirate ai singoli individui.

Il “mind control” (controllo della mente) e il “brainwashing” (lavaggio del cervello) sono alcuni dei metodi riferiti alla persuasione forzata, ai sistemi di coercizione psicologica e ai meccanismi di influenza sui processi mentali di soggetti “nel mirino”.

In parole semplici: i sistemi psicologici coercitivi sono programmi per la modifica dei comportamenti che si basano sull'uso della forza mentale e che sono posti in essere per far conoscere e abbracciare nuove idee, consuetudini, credenze o ideologie.
Quanto di più pericoloso possa esistere !!

Nel corso di simili piani di azione “il soggetto bersaglio” è progressivamente portato a percorrere una serie di step o passaggi pressoché invisibili. «Ogni singola tappa è tanto piccola da rendere impercettibili i cambiamenti della persona e da non far capire che le variazioni di condotta eventualmente avvertite sono motivate da forzature o altri condizionamenti esterni» (Umberto Rametto Roberto Di Nunzio “Le nuove Guerre” Edz. Bur).

È ovvio che i destinatari delle operazioni di coercizione non debbono nutrire nessun sospetto in merito agli obiettivi nascosti del programma in atto. Pertanto, le tecniche in questione sono generalmente applicate come manifestazione di buone intenzioni nei confronti della vittima con il chiaro intento di prospettare al soggetto un ambiente di amici e alleati, così da far crollare qualsiasi tipo di difesa o protezione psicologica, che verrebbe adottata in un contesto ostile.



La National Security Agengy (NSA) la super-agenzia statunitense, avrebbe varato - già da tempo - un futuribile progetto nel quale si mescolano tecniche subliminali e post-ipnotiche, per arrivare addirittura al sonnambulismo ai fini di ottenere risultati sul fronte dell'Intelligence.



Tra le tecniche di “Mind control” la più nota è quella denominata “Programma MKUltra”e gestita dalla CIA.



Tale Programma ebbe inizio negli anni cinquanta per opera dello psichiatra scozzese Ewen Cameron, che divenne amico di Allen Dulles, capo della CIA, dopo aver prestato servizio come psichiatra di parte statunitense/canadese al Processo di guerra di Norimberga.



La CIA , quindi, sotto Allen Dulles, finanziò lo psichiatra come è stato confermato da documenti resi pubblici nel 1977, in seguito alla Legge statunitense sulla Libertà d'Informazione.



La maggior parte dei documenti erano stati distrutti, ma ne emersero abbastanza da offrire una vaga idea dell’incubo che doveva essere il MKUltra !



Il Progetto includeva l'uso di droghe (come LSD) e diverse tecniche di manipolazione mentale note come “depatternig” e “dominio psichico”.



La CIA ammise di aver sostenuto la ricerca sulla mente umana e sul controllo del comportamento presso 150 Istituzioni, tra cui figuravano: Ospedali, Prigioni, Case farmaceutiche e 44 Università.



Vi risultavano coinvolti almeno 185 scienziati.



I bersagli erano quelli considerati “esseri umani inferiori” come le prostitute, gli stranieri, persone di colore ed i tossicodipendenti.



Furono usati anche soldati delle Forze Armate statunitensi. Veniva somministrato loro LSD, mentre gli veniva detto che si trattava di test di sperimentazione di maschere antigas ed altri congegni difensivi.



Nella rivista “Observer” del 16 ottobre 1994, la giornalista Elizabeth Nickson raccontò le storie di molte delle vittime di Cameron, compresa sua madre.



Una delle tecniche usate consisteva nell’usare un registratore chiamato “Cerephone”, che veniva inserito sotto il cuscino della vittima e ripeteva in continuazione alcuni messaggi. Questa era una forma di “dominio psichico” e il risultato era che la vittima finiva per essere ossessionata da quella frase e non riusciva a pensare a nient’altro. Il dominio psichico, l'immissione della “nuova” personalità, spesso seguiva alla elettroterapia, la distruzione della personalità naturale. Con il passare degli anni, le tecniche si sono raffinate ed il documento “Silent Wapons For A Quiet War” rivela l'impulso dato dalla Fondazione Rockefeller nel finanziare la ricerca presso la Harvad University , nell'ambito delle possibilità di controllo del pensiero umano attraverso il computer.



Lo scopo è quello di sostituire totalmente il denaro cartaceo con il denaro elettronico rappresentato dalle carte di credito e, poi, di sostituire le carte di credito e le carte di identità con un microchip sottocutaneo.



Nel 1994, la Intel Corporation firmò un contratto di cinque anni per mettere a punto tale dispositivo presso i suoi laboratori di Rio Rancho, nel New Mexico.



Questo microchip sarebbe collegato a un computer globale con la scusa che tutte le transazioni finanziarie devono essere registrate dalla nuova Banca centrale mondiale.



Il computer saprebbe tutto quello che c’è da sapere su di noi in ogni momento e sarebbe, anche, in grado di inviare messaggi nella direzione opposta - dal computer verso di Noi - programmando così la nostra coscienza.



C’è da tremare sul serio !!



Un altro aspetto importante da tener conto è che il “mind control” può essere effettuato anche attraverso il computer, che si trova sulla nostra scrivania.



I virus subliminali – saltati fuori una dozzina di anni fa - spesso sono nascosti all'interno dei programmi salvaschermo, o “screensavers” oppure ben occultati dentro i prodotti applicativi più popolari.



Il virus subliminale non cancella nulla sul disco fisso, ma invia messaggi subdoli che non vengono rivelati dalla parte cosciente della mente umana e sono indirizzati ad influenzare il comportamento di chi si trova a subire la somministrazione occulta di suggerimenti ed ordini.



La prima traccia di un simile virus risale al 1996 e si trova in un video gioco di animazione chiamato “Endorfun”.



Nella colonna sonora di questo gioco, erano stati inseriti 100 messaggi subliminali di positiva autoaffermazione del tipo: “amo il mondo e il mondo ama me” per arrivare a “per me va bene avere tutto quello che voglio”.



Sono Virus che rappresentano un pericolo di estrema portata senza contare, poi, che potrebbero essere impiegati anche in campo militare.



Pensate cosa potrebbe accadere se il nemico riuscisse ad introdursi in un sistema informatico dell’avversario, magari quello destinato al controllo del traffico aereo per piazzarci messaggi subliminali !



Nel numero del Febbraio 1997, la rivista militare moscovita “Orienteer” pubblicò una testimonianza del maggiore russo I. Chernishev che riportava alcune prove circa l’esistenza di un generatore psicotronico in grado di produrre emissioni elettromagnetiche, che possono essere inviate sulle persone-bersaglio attraverso la linea telefonica, il televisore, la radiolina, il computer e persino attraverso le lampadine.



Alla luce di quanto detto sembrerebbe quasi di non avere scampo dal momento che siamo sottoposti ad una “guerra silenziosa”, che spara situazioni al posto di proiettili.



Situazioni azionate da processori di dati, invece che da polvere da sparo; da un computer, invece che da un fucile… agli ordini - per esempio - di un banchiere invece che di un generale.



Una guerra, che non fa alcun rumore, non provoca alcuna evidente ferita fisica o mentale e non interferisce ovviamente con la nostra vita sociale e con la quotidianità. Una guerra subdola dal momento che non siamo in grado di riconoscere l'arma, che ci colpisce e quindi siamo portati a credere che tale arma non esista e che, magari, sia frutto della fantasia malata di tutti coloro che amano vedere complotti in ogni luogo. Purtroppo, quando un'arma segreta viene usata gradualmente non ci si rende mai conto della sua presenza, anzi ci si adatta al punto da tollerare la sua invasione nella nostra vita. Non ci rendiamo conto del pericolo fino a quando la pressione psicologica ed economica diventa troppo forte, fino a farci cedere.



Per questo motivo, l'arma segreta è un tipo di strumento di guerra biologico dal momento che attacca la nostra vitalità, le nostre scelte… tutta la nostra vita.



Credo che si possa affermare con tutta tranquillità che la Manipolazione di massa è il più grave attacco terroristico che si possa portare all'essenza stessa di ogni uomo !



Corriamo dei seri pericoli ed è innegabile, ma nulla sarà perduto se riprenderemo a pensare da soli ben consci dell'esistenza di queste Manipolazioni.



Sappiamo bene, infatti, che la certezza dell'esistenza di un problema induce, prima o poi, a trovare delle soluzioni per il problema stesso.



Soluzioni che dobbiamo trovare altrimenti non ci sarà più scampo per la nostra Libertà.



Nessuno potrà alienare i nostri cervelli se alleneremo i nostri sensi a “guardare” oltre l'apparenza nella piena consapevolezza che “nulla è mai come appare” !

martedì 8 maggio 2007

TERAPIA DI STIMOLAZIONE MAGNETICA CELEBRAlE

http://www.neuronetics.com/

TMS Therapy involves the use of very short pulses of magnetic energy to stimulate nerve cells in the brain. First used in 1985, TMS Therapy has been used by researchers around the world to help understand the function of different parts of the brain.
Special sequences of repetitive TMS Therapy have been tested by Neuronetics to determine its safety and efficacy for the treatment of major depression. Neuronetics' pivotal trial is not the first to investigate the potential anti depressant effects of TMS Therapy.
Early results (reference 1,2,3) from other trials have encouraged researchers to further investigate TMS Therapy as a treatment for major depression.

Figure 1






How TMS Therapy WorksThe short pulses of magnetic energy produced by NeuroStar TMS Therapy System™ are aimed by the treating clinician at the structures in the brain thought to control mood. (See Figure 1, Limbic System Structures, many of which are thought to be involved in mood regulation). The left prefrontal cortex (Figure 2) is used to access these structures non-invasively from outside the brain with TMS Therapy. The unique nature of magnetic fields allows them to pass through the skull and into the cortex without being distorted in any way. This facilitates a very focal type of stimulation, minimizing stimulation of brain tissue not involved in mood.




Figure 2




Once inside the brain, the dynamic (rapidly changing) nature of the magnetic pulses induces electrical charges to flow. The amount of electricity created in the brain is very small, and can not be felt by the patient. When in the correct orientation relative to brain cells (neurons), these very small electric charges can cause the neurons to fire or become active. (Figure 3) The objective of TMS Therapy is to stimulate (or activate) brain cells. Patients remain awake and alert during a TMS Therapy procedure.



GENERAZIONE RX



di: Alessio Mannucci


L'organizzazione Partnership for a Drug-Free America ha coniato una nuova definizione: quella di “Generazione Rx”

(RX stà a significare che gran parte di questi farmaci si possono reperire senza prescrizione medica, anche acquistandoli su internet).

Nella sua relazione annuale sul rapporto tra americani e farmaci, l'associazione sottolinea come oggi, per la prima volta, si riscontri tra gli adolescenti statunitensi un abuso di antidolorifici legali piuttosto che un ricorso alle più comuni droghe illegali.



A che scopo tali farmaci vengono sempre più frequentemente utilizzati ?

Alcuni sortiscono effetti analoghi agli stupefacenti.

L'anti-infiammatorio Oxycontin, per esempio, se assunto senza rivestimento, produce uno stato alterato simile a quello prodotto da una dose di eroina.
Le conseguenze di questo tipo di abusi sono ormai stranote: possono compromettere non solo la nostra salute ma anche le nostre facoltà “operative”.

Al torpore indotto da questi farmaci è stato attribuito un nome specifico: “sindrome amotivazionale”.


Dalla relazione emerge un aspetto nuovo:

il fatto che i giovani facciano un ricorso eccessivo a queste sostanze non come forma di ribellione, ma come mezzo per eccellere.

È più una sorta di doping piuttosto che la rierca di paradisi artificiali.

Si tratta di una sindrome “iper-motivazionale”: i farmaci non vengono utilizzati per evadere dalla realtà, dalle pressioni eccessive della vita quotidiana, ma piuttosto per riuscire a soddisfarle e a reggerne il passo.

D'altronde, viviamo in una “società del doping”, che, non da oggi, incoraggia l'assunzione di eccitanti, come la caffeina, il cacao, lo zucchero, il tabacco, fino alla cocaina (che in questi ultimi tempi viene pubblicizzata in modo neanche ormai tanto occulto dai mass-media, ndr), per sostenere i ritmi inumani del consumo compulsivo e dello stress del vivere moderno.

L'esercito americano, durante la Seconda Guerra Mondiale non faceva mai mancare le sigarette ai propri soldati, per aiutarli a smorzare col fumo lo stress del combattimento.

Nello stesso periodo, iniziò il ricorso alle anfetamine tra i piloti di aerei militari.

È ormai risaputo che il Modafinil, altrimenti noto anche come Provigil, consente ai piloti militari di restare vigili durante le missioni più lunghe senza la pericolosa sensazione di onnipotenza o gli altri rischi connessi all’uso delle vecchie anfetamine. Senza parlare del mondo sportivo.


Senza parlare della “sindrome da iperattività” (ADHD), o anche “deficit della capacità di attenzione”, una invenzione della farmacrazia per vendere e somministrare ai minori il Ritalin, un farmaco anfetaminico che provoca assuefazione e gravi scompensi. Nel 2000, il settimanale People ha dedicato un articolo proprio alla storia di un ragazzo che era riuscito a risolvere i suoi problemi di Adhd e di dislessia (la difficoltà a scrivere, leggere e parlare correttamente) grazie al Ritalin.
Non sorprende dunque che anche ragazzi senza particolari disturbi cerchino sempre più spesso di convincere i propri medici curanti a prescrivere loro, sottobanco, degli stimolanti.


Quando non ci riescono, sempre più frequentemente capita che si rivolgano al fiorente mercato nero (che arricchisce le mafie e finanzia il crimine organizzato).


Una matricola di Yale, intervistata per la stesura del rapporto, si è vantata di essere riuscita a leggere “Delitto e Castigo” e a scriverci una relazione di quindici pagine il tutto in appena 30 ore, assumendo dell'Adderall, un nuovo farmaco a base di anfetamina sempre per il trattamento anti-ADHD. “Un farmaco molto più efficace della caffeina”, ha raccontato ad un corrispondente di Abc News.


Altri adolescenti hanno ammesso di assumere l'oppioide Vicodin senza alcuna prescrizione.



Fu nel 1963 che l'American Medical Association avviò una campagna contro le sperimentazioni con l'LSD che sfociò nelle interrogazioni al Senato americano che nel 1966 portarono alla messa al bando di quel filone di ricerca a cui stavano partecipando molti ricercatori e artisti, che consideravano l'LSD come un potente mezzo di introspezione terapeutica e stimolazione della creatività. L'LSD aveva iniziato ad essere venduto agli psichiatri dal colosso farmaceutico svizzero Sandoz.


In un primo momento era stato pressoché unanimemente accolto come strumento terapeutico estremamente promettente.
Nel Saskatchewan, uno psichiatra, Humphry Osmond, e un architetto, Kyio Izumi, impegnati nella progettazione di un nuovo ospedale psichiatrico e convinti dei suoi potenziali effetti benefici nella cura della schizofrenia, lo avevano addirittura ingerito a scopo dimostrativo. Aldous Huxley e Allen Ginsberg lo definivano “fonte di conoscenza”.


In “What the Dormouse Said” di John Markoff si legge che, nei primi anni Sessanta, Myron Stolaroff, ex dipendente di Ampex, ha fondato un istituto che reclutava volontari, tra cui alcuni dei più brillanti esperti di elettronica, disposti a indagare il potenziale dell’LSD per l’aumento della creatività. Uno dei primi programmatori di Microsoft ha dichiarato nel 1996 al Washington Post di considerare le intuizioni da LSD “particolarmente proficue, sia a livello personale che professionale”. Personaggi celebri hanno assunto tale sostanza, al punto che in un dato periodo si poteva addirittura parlare di una vera e propria “aristocrazia dell'allucinogeno”.
Ma quell'euforia non è durata a lungo.

I rischi di psicosi, se non perfino di morte, da LSD erano oltremodo reali.
Alla fine degli anni Sessanta, gli allucinogeni sono stati banditi.
E restano vietati ancora oggi.


Resta il fatto che il boom dell'LSD fece registrare un sostanzioso calo del numero dei suicidi giovanili, evidenziando come un uso moderato e responsabile di sostanze psichedeliche, compresa la canapa, riduca la violenza.


Si verificano in un solo week-end più episodi di violenza indotti da alcool e psico-farmaci che in vent'anni di uso di droghe psichedeliche.


Che rimangono proibite, mentre si distribuiscono legalmente veleni mortali come il tabacco, l'alcol, e pseudo-farmaci di ogni tipo.


Sotto accusa è la categoria medica, che di questi abusi è la principale responsabile, in combutta con i governi e le multinazionali farmacratiche.

mercoledì 2 maggio 2007

Il cervello dei bambini


di: Paolo Manzelli/University of Florence

Il bambino dimostra con evidenza delle potenzialità cerebrali di apprendimento superiori a quelle dell'adulto.
Pertanto le potenzialità cerebrali nella formazione dei bambini vanno preservate; è necessario fare attenzione a equilibrare lo sviluppo armonico delle dinamiche di apprendimento che nelle relazioni tra i due emisferi cerebrali superiori (sinistro e desto) conducono ad una prevalente dominanza dell'emisfero sinistro del cervello.
L' uomo è l'essere parlante per eccellenza e nella sua evoluzione ha sviluppato una dominanza dell'emisfero sinistro; di fatto ciò significa che ha accuito le proprieta di comprensione di tipo logico-associativo che hanno come centro di integrazione l'area di Wernike (Situata nell'area temporale mediana dell'Emisfero Sinistro) e dell'area di espressione del linguaggio di Broca , (che pure è situata nell'area temporale prefrontale sempre dell'Emisfero Sinistro) così che esse risultano essere dominanti.
È necessario considerare il fatto che con il nozionismo didattico si tende ad accentuare troppo rapidamente ed impropriamente nel bambino la assimmetria funzionale delle due funzioni complementari degli emisferi cerebrali. È noto che tale assimmetria pur essendo una caratteristica dominante del cervello umano può esercitare una limitazione delle capacità cerebrali più intuitive di comprensione e significazione.
Pertanto la didattica deve essere sviluppata in modo armonico così che le due differenziate funzioni cerebrali possano agire in maniera condivisa facilitando le innate potenzialità creative dell'uomo e della donna.
Viceversa proprio per non porre in saturazione tale dominanza interemisferica e quindi per esercitare congiuntamente con modalità naturalmente creative entrambe le funzionalità dei due emisferi delle funzioni cerebrali superiori, diviene oggi necessario non rendere muto l'emisfero destro, ed quindi agire con ragionevolezza nella formazione del bambino al fine di integrare le potenzialità più intuitive ed immediate con quelle logoico-ragionative.
Per non inibire le funzionalità complementari dell'emisfero destro del cervello è premurosamente necessario evitare che la didattica sia importata in maniera prevalentemente ripetitiva delle nozioni acquisite, così da permettere l'esercizio di una libera la interpretazione nei riguardi delle logiche chiuse e limitate che sono proprie del riduzionismo cognitivo ( scientifico tecnologico economico con riferimenti di base di tipo meccanico propri della società industriale ) che oggi in una epoca di trasformazione nella Società della Conoscenza risultano con sempre maggiore evidenza obsolescenti ed in gran parte già obsolete.

Per ulteriori informazioni:
E-mail: manzelli@invisibilmente.it
Università degli Studi di Firenze

Le condotte antisociali iniziano dall'infanzia



di: Johann Rossi Mason

Esiste un nesso di continuità tra l'infanzia e l'età adulta, almeno per ciò che riguarda le cosiddette “condotte antisociali”.

Non che ad infanzia e adolescenza turbolente non possa seguire una età adulta equilibrata, tutt'altro.

Ciononostante secondo un recente studio apparso sull'ultimo numero del British Medical Journal, curato dal Dipartimento di Psichiatria dell'Infanzia e Adolescenza della Guy's King's and St. Thomas Medical School di Londra, il comportamento antisociale degli adulti affonda le proprie radici nei primi anni della vita.
La ricerca ha preso in esame un gruppo di gemelli selezionati durante l'infanzia e seguiti per i 10-25 anni successivi.

I soggetti, per un totale di 225, sono stati intervistati relativamente a disturbi psichiatrici, funzionamento psicosociale e fattori di rischio sia psicologici che cognitivi.

I risultati hanno mostrato che iperattività da bambini e disordini nella condotta nei primi anni di vita costituiscono un fattore predittivo di comportamenti antisociali e criminali in età adulta.

Inoltre un basso quoziente intellettivo e difficoltà di lettura sono i problemi maggiormente riscontrati come situazioni a rischio.

Identificare precocemente comportamenti distruttivi – suggeriscono gli autori – e valutare adeguatamente la presenza di altri sintomi può permettere interventi preventivi mirati.

Un aspetto da tenere in adeguata considerazione se è vero, come sostengono i ricercatori inglesi, che i disordini della condotta sono il disturbo psichiatrico più diffuso tra i bambini e che di questi circa un terzo sviluppa tratti di personalità antisociale da adulto.

Predittori tipici includono elevati livelli di aggressività, iperattività, solitudine e mancanza di amicizie.

Altri fattori sono stati identificati nella delinquenza di gruppo tra coetanei e situazioni in cui i bambini siano precocemente proiettati nella vita adulta.

Nonostante tutti questi elementi rappresentino un ponte verso un’età adulta problematica non è noto in che modo essi continuino ad esercitare i loro effetti nella media e tarda età adulta.


Istituzione scientifica citata nell'articolo: Guy's King's and St. Thomas Medical School

Tra quattro anni il Sole attacchera' il nostro pianeta



Secondo le previsioni degli scienziati, il Sole raggiungera' la sua massima attivita' nel periodo che va dalla fine del 2011 all'inizio del 2012, e si trattera' di un'attivita' talmente intensa che influenzera' notevolmente l'operato delle attrezzature elettriche e di navigazione sulla Terra.


Secondo infatti quanto affermato da un gruppo di astronomi europei ed americani, nel periodo della sua massima attivita' sul Sole verranno a formarsi dalle 90 alle 140 nuove macchie.
Gli astronomi sono giunti alla conclusione che proprio nell'arco di questo periodo avranno luogo due particolarmente potenti tempeste magnetiche che, secondo i loro calcoli, sono attese rispettivamente nell'ottobre 2011 e nell'agosto dell'anno seguente.
"Oggigiorno parliamo di periodi approssimativi, sebbene tra 6-12 mesi sara' possibile essere assai piu' precisi a proposito", ha dichiarato lo specialista del Centro di ricerche di fenomeni cosmici del Colorado Douglas Beseker. Gli astronomi ricordano inoltre che il quantitativo di macchie osservate nel periodo di massima attivita' del Sole varia dalle 75 alle 155 e che e' proprio in questo periodo che avviene la massimale emissione di radiazioni solari.
Va notato a questo proposito che le previsioni relative all'attivita' solare vengono sempre piu' richieste col passare degli anni da parte di un notevole quantitativo di compagnie, dal momento che esse dispongono di un sempre maggiore quantitativo di attrezzature elettriche e di navigazione che rischiano di venire seriamente danneggiate dall'influenza solare.
Va detto infine che, secondo calcoli sommari, oggigiorno il costo complessivo dei satelliti attualmente in orbita corrisponde a circa 200 miliardi di dollari.