domenica 20 gennaio 2008

LEFT OR RIGHT BRAIN?



She spins counter-clockwise

LEFT BRAIN FUNCTIONS
uses logic
detail oriented
facts rule
words and language
present and past
math and science
can comprehend
knowing
acknowledges
order/pattern perception
knows object name
reality based
forms strategies
practical
safe


She spins clockwise

RIGHT BRAIN FUNCTIONS
uses feeling
"big picture" oriented
imagination rules
symbols and images
present and future
philosophy & religion
can "get it" (i.e. meaning)
believes
appreciates
spatial perception
knows object function
fantasy based
presents possibilities
impetuous
risk taking

You can move it which ever way you want...one more step in the evolution of your consciousness

L'uno e il molteplice

di: Oscar Bettelli

Il fenomeno della diffrazione è estremamente significativo per quanto riguarda le leggi che governano il comportamento della materia.
Una sola fenditura produce una immagine indifferenziata mentre due fenditure generano una immagine differenziata, la figura di interferenza, lo spettro a righe caratteristico.
Il passaggio dall'uno al molteplice non avviene in maniera caotica ma risulta soggetto a leggi che intrinsecamente governano il fenomeno fisico a livello statistico. La suddivisione dell'unità in una molteplicità implica la creazione di una relazione tra le varie componenti, tale relazione si presenta come principio ordinatore rispetto al caos preesistente. L'uno non presuppone null'altro che se stesso.
Nell'unità si realizza la totalità dell'essere. Nel momento in cui l'uno si suddivide nel molteplice subentra la varietà dell'essere, ciascuna parte è libera di esistere in maniera indipendente dal tutto. Eppure la natura ci mostra come si mantenga una correlazione tra le varie parti, correlazione soggetta a leggi statistiche. Il comportamento della materia a livello sub-atomico indica come le possibilità di movimento delle singole particelle sia soggetta oltre che a forze fisiche anche a leggi matematiche che ne governano il comportamento a livello statistico.
Sembrerebbe che le particelle siano in relazione scambievole tra loro e siano influenzate reciprocamente. L'equazione matematica che descrive il comportamento statistico delle particelle sembra trascendere le interazioni fisiche tra le particelle stesse e nondimeno predice con precisione l'evolversi dell'intero sistema.
La stabilità della materia si basa sul comportamento complessivo di una molteplicità di particelle in moto caotico. Tale comportamento complessivo rivela una unità di struttura che ha validità solo statisticamente e si produce a partire da un notevolissimo numero di comportamenti caotici individuali.
L'esistenza di una tale legge generale di comportamento richiama alla memoria la legge dei grandi numeri, ma per la propria specificità non sembra plausibile che ad essa possa ricondursi completamente. Intuitivamente saremmo propensi a pensare ad un principio di correlazione tra le diverse parti che ricostituisca l'omogeneità del tutto originario, in altri termini il molteplice che ritorna nell'unità: tutto è uno.
Due orologi che forniscono la stessa ora non sono correlati da interazioni fisiche ma il sincronismo deriva dalla struttura comune ed ha origine nello stato complessivo iniziale. Allo stesso modo le leggi matematiche di correlazione statistica dei singoli eventi fisicamente separati conserva l'unità complessiva dell'intero sistema.

Le particelle sono coordinate non da uno scambio fisico di informazione ma piuttosto dalla propria intrinseca natura. In effetti l'esistenza di una tale legge matematica, che suggerisce una corrispondente proprietà fisica della materia, risulta essere una sorpresa non facilmente spiegabile dall'intelletto in termini di interazioni soggette al principio di causa ed effetto.

venerdì 18 gennaio 2008

Overview of Evolution

String theory

about the human evolution

giovedì 17 gennaio 2008

Dopamina,Endorfine e Dolore

Le vie della percezione del dolore e del piacere

Blue brain: corteccia elettronica

http://bluebrainproject.epfl.ch/Entro i prossimi due anni si assisterà alla nascita del più potente calcolatore mai realizzato. Già battezzato Blue Brain, è un ambizioso progetto di ricerca neuroscientifica lanciat dall'Ecole Polytecnique Fédérale de Lausanne per ottenere una replica software della neocorteccia umana. L'obiettivo è simulare fedelmente la parte del nostro cervello dove, secondo gli studi più attuali, risiedono le più fondamentali funzioni cognitive.

Il progetto Blue Brain, basato sull'architettura Blue Gene IBM, servirà per dare risposta a domande irrisolte che tormentano gli scienziati da generazioni: da dove hanno realmente origine disturbi come autismo, depressione e schizofrenia ? Come funzionano esattamente memoria e pensiero ? L'incredibile potenza di calcolo offerta da Blue Brain, pari a 22,8 teraflops, garantisce Charles Peck, ricercatore IBM, potrà riuscire a svelare questi misteri.

I tecnici svizzeri ed americani realizzeranno una versione elettronica delle colonne neocorticali, gruppi di neuroni che costituiscono gli ingranaggi fondamentali del nostro organo più importante. Questi veri e propri circuiti, grandi appena qualche millimetro, rappresentano “le unità fondamentali del tessuto connettivo all'interno del cervello”.

Il direttore dell'Istituto per le Neuroscienze di Losanna, Henry Markram, ha dichiarato in una intervista a Newscientist che utilizzando i supercalcolatori IBM sarà possibile studiare con precisione il modo in cui i neuroni interagiscono, si connettono e vivono facendo nascere la scintilla della coscienza cognitiva. La simulazione della neocorteccia è soltanto il primo passo verso la creazione di un cervello completamente elettronico: la seconda fase dell'ambizioso progetto Blue Brain è di fornire un sistema per l'evoluzione dinamica e la duplicazione di gruppi di neuroni, fino a “mappare” progressivamente tutte le varie regioni cerebrali.

mercoledì 16 gennaio 2008

Science and Religion: Electron and Thought

The electron in the electron refraction experiment refused to shrink as the radius of the hole was decreasing. The electron took the opposite direction and started to illumine the whole phosphor screen. Many scientists are now puzzled how electron can coexist as a particle and as a wave. It is time we also act and let our mind reveal to the world our other contradictory attribute, our spiritual power and illumine the world. "Let your vision be world-embracing" Let us stop being forced to shrink in this material world. If an electron has revealed its other attribute, we should now be able to believe in our spiritual power not only religiously but scientifically and put the power into action. Let us save our planet and the people who are shrinking while dieing of hunger and wars by millions. We believe and we have been told for thousands of years by every religion that we are spiritual being having a physical experience. But now scientists through pure scientific experience have told us that electron in the kingdom of minerals also behave as a wave and as a particle. So, let us use this powerful wave of light, powerful wave of unity as a physical being and illumine the world just like the electron particle that refused to shrink and illuminated the whole phosphor screen.

martedì 15 gennaio 2008

Cervello come motore di ricerca

di: Enrico Loi
http://www.nimh.nih.gov/
Ricercatori del National Institute of Mental Health (NIMH) forniscono alcuni indizi su come il cervello dei primati esegue una complessa ricerca visiva, per esempio quella di volto noto in mezzo a una folla di persone.

Se si sta cercando un amico alto con capelli corti e scuri, i cervello può automaticamente “evidenziare” (con un incremento di attività neurale) tutte le persone alte, per poi, all'interno di questo gruppo, esaminarle una a una alla ricerca di quelle con capelli corti e scuri. Questo tipo di ricerca sfrutta due meccanismi classici di elaborazione: in parallelo (in questo caso, la ricerca di tutte le persone alte) e seriale (un elemento alla volta, cercando una persona con i capelli corti).

Nel loro studio, Narcisse Bichot e colleghi dimostrano che durante una singola ricerca sia l'elaborazione in parallelo che quella in serie hanno luogo nell'area V4 della corteccia visiva. Per indagare sui dettagli del processo, i ricercatori hanno registrato le risposte neuronali provenienti dall'area V4 del cervello di macachi che stavano cercando una forma colorata all'interno di altre sullo schermo di un computer. Una miglior comprensione dei meccanismi biologici di ricerca potrebbe aiutare a migliorare i dispositivi di ricerca artificiali, per esempio quelli per lo screening dei bagagli agli aeroporti o delle mammografie.

giovedì 10 gennaio 2008

REALTA' o ILLUSIONE OTTICA?

What is "reality"? Is matter real. That might seem like a silly question given how we use our senses to interact with 'reality' everyday. Yet all this environmental information is the interpretation of vibrational energies which are presented to form a perception in the brain. We 'read' this data and build an experience that seems real


IL CERVELLO E L'UNIVERSO

The Regions of the Brain

The brain has three major functional and anatomical parts--the forebrain, midbrain and hindbrain. The forebrain consists of the cerebral hemispheres, thalami, hypothalamus and limbic system. The top inch of the brain stem is the midbrain. The hindbrain includes the cerebellum, the pons and the medulla. Other parts of the brain's anatomy include: the cerebral cortex, a thin layer of nerve cells on the surface of the cerebral hemispheres; the cerebrum, composed of many millions of nerve fibers, is covered by the cerebral cortex; the corpus callosum, a C-shaped collection of fibers, forms a bridge between the left and right hemispheres; the thalamus, which relays and receives messages to and from other areas of the brain; the limbic system, concerned with memory and emotion; the cerebellum, the largest part of the hindbrain and responsible for balance and the fine control of muscle movements; and the hypothalamus, which lies below the third ventricle of the brain, and regulates many of the body's functions and the activity of the pituitary gland.


COME IL CORPO REAGISCE ALLE EMOZIONI

IL CERVELLO E LE EMOZIONI

martedì 8 gennaio 2008

What the bleep do we know

CHE COSA SAPPIAMO VERAMENTE'
Un estratto di alcune sequenze del film What the bleep do we know con sottotitoli in italiano, sugli interessanti risvolti sulla fisica quantistica.
Essendo temi che trattiamo in questo blog da tempo, consideriamo queste sequenze come citazioni.
PART 1

PART 2

PART 3

lunedì 7 gennaio 2008

what the bleep do we know

Presentiamo delle seguenze del Film per dare la possibilità a tutti coloro che non conoscono la lingua inglese di seguire interessanti riflessioni

Part1

Part 2

Part 3

Il tempo quantistico...

J. Gribbin:

...non attende il cosmo

Il concetto intrigante che il tempo potrebbe muoversi all'indietro al collassare dell'Universo è entrato in crisi. Raymond Laflamme, del Los Alamos National Laboratory nel New Mexico, ha eseguito un nuovo calcolo che suggerisce che l'Universo non può prendere il via in modo uniforme, attraversare un ciclo di espansione e collassare finendo in uno stato uniforme. Potrebbe iniziare come disordinato, espandersi e poi tornare a collassare nel disordine. Ma, poiché i dati di COBE mostrano che il nostro Universo è nato in uno stato piano ed uniforme, questa possibilità simmetrica non può essere applicata all’Universo reale.

I fisici sono rimasti a lungo interdetti per il fatto che due “frecce del tempo” distinte puntino entrambe nella stessa direzione. Nel mondo di tutti i giorni le cose si logorano: le tazze cadono dal tavolo e si rompono, ma le tazze rotte non si riassemblano mai spontaneamente. Nell'Universo in espansione nel suo insieme il futuro è la direzione del tempo in cui le galassie vengono allontanate.

Alcuni anni fa, Thomas Gold suggerì che queste due frecce potrebbero essere collegate. Il che vuol dire che se e quando l'espansione dell'Universo dovesse invertirsi, allora si invertirebbe anche la freccia quotidiana del tempo, con le tazze rotte che si riassemblerebbero.

Più recentemente queste idee sono state estese nella fisica quantistica. Qui la freccia del tempo è collegata al cosiddetto “collasso della funzione d'onda”, che avviene, per esempio, quando l'onda di un elettrone si sposta attraverso il tubo catodico e collassa in una particella punto sullo schermo TV. Alcuni ricercatori hanno cercato di rendere la descrizione quantistica della realtà simmetrica nel tempo includendo sia lo stato originale del sistema (il tubo catodico prima che venga attraversato dall'elettrone) e lo stato finale (il tubo catodico dopo che è stato attraversato dall'elettrone) in una descrizione matematica.

Murray Gell-Mann e James Hartle di recente hanno esteso questa idea all’Universo intero. Hanno affermato che se, come molti cosmologi sono propensi a credere, l'Universo sia nato in un Big Bang, si espanda per un tempo finito e poi torni a collassare in un Big Crunch, la teoria quantistica neutrale per quanto riguarda il tempo possa descrivere il tempo che torna indietro nella metà in contrazione della sua vita.

Sfortunatamente, Laflamme ha mostrato ora che ciò non funzionerebbe. Ha provato che se ci fossero solo delle piccole inomogeneità presenti nel Big Bang, queste dovrebbero allora diventare più ampie durante il periodo di vita dell’Universo sia nella fase d’espansione che in quella di contrazione. “Un Universo a bassa entropia al Big Bang non può tornare alla bassa entropia al Big Crunch” (Classical and Quantum Gravity, vol 10 p L79). Egli ha trovato soluzioni temporalmente asimmetriche per le equazioni, ma solo se sia il Big Bang che il Big Crunch siano altamente disordinati, con l’Universo più ordinato al centro della propria vita.

L'osservazione della radiazione di fondo delle microonde cosmiche mostra che l'Universo è emerso dal Big Bang in uno stato particolarmente piano ed uniforme. Ciò scarta le soluzioni sulla simmetria temporale. L'implicazione è che anche se la presente espansione dell'Universo si inverta, il tempo non torni indietro e le tazze rotte non inizieranno a riassemblarsi.
Data articolo: gennaio 2008
© 2001 John Gribbin, titolo originale Quantum time waits for no cosmos, traduzione italiana Danilo Santoni
Fonte: www.intercom.publinet.it

domenica 6 gennaio 2008

IL MIRACOLO DELLA VITA

QUANDO LO SPERMATOZOO INCONTRA L'OVULO ED INIZIA LA DANZA DELLA VITA

sabato 5 gennaio 2008

Prigionieri del Mondo - ecplanet.ch - Sabato 05.1.2008 - Index

Prigionieri del Mondo - ecplanet.ch - Sabato 05.1.2008 - Index

Futuro postumano (parte 2) - ecplanet.ch - Sabato 05.1.2008 - Index

Futuro postumano (parte 2) - ecplanet.ch - Sabato 05.1.2008 - Index

Pornografia e erotismo

di: Alessio Mannucci
La pornografia non è una forma di sessualità, è una forma di rappresentazione della sessualità. L'oggetto della pornografia è la prostituzione prima che la sessualità. La pornografia è una forma di “favoreggiamento della prostituzione”, e come tale andrebbe perseguitata, mentre invece è legale.
Pornografia = trattazione e/o la raffigurazione di soggetti erotico-sessuali in maniera esplicita. Viene definita in senso lato come Descrizione e rappresentazione di cose oscene (ovvero inerenti al sesso). Letteralmente: scrivere su o disegnare prostitute, ovvero rappresentazione di prostitute/i (fonte: wikipedia).
È importante sottolineare la differenza tra pornografia ed erotismo, che sono inconciliabili: la pornografia è tipicamente cruda, esplicita, oscena, “in your face”, non lascia nulla all'immaginazione; l'erotismo invece gioca sul classico vedo non vedo, e non rappresenta solo prostitute/i, ma l'umanità intera.
In generale, l'erotismo, a differenza della pornografia, tratta il rapporto sessuale in relazione al sentimento. Inoltre, la rappresentazione erotica dei corpi maschili e femminili è rispettosa, nobile, dolce, artistica, mentre quella pornografica fa leva sugli istinti più bassi e tende a ridurre i corpi a merce, trattando di prostitute/i, cioè di soggetti mossi prima di tutto dalla ricerca di un profitto piuttosto che di un piacere o dell'appagazione di un desiderio amoroso. Infine, mentre l'erotismo si rivolge in genere ad entrambi i sessi, la maggior parte della pornografia è “fallogocentrica” cioè è prodotta da maschi (maschilisti) e rivolta ad un pubblico maschile.
Quindi, per riassumere, affinché una rappresentazione di un rapporto sessuale possa dirsi pornografica:
1) deve avere come soggetto una o più prostitute e/o prostituti, cioè delle persone maschio o femmina che accettano di fornire una qualsiasi prestazione sessuale in cambio di denaro, quindi promuovere una mercificazione dell'atto sessuale;
2) deve essere cruda, esplicita, oscena, violenta, “in your face”, non deve lasciare nulla all'immaginazione;
3) deve disinteressarsi dell'aspetto estetico ed essere finalizzata alla masturbazione dello spettatore.
Poi, ovviamente, ci sono i casi particolari, come ad esempio i tentativi di pornografia d'autore, alla “Gola Profonda”, di pornografia femminista, fatta da donne con un maggior riguardo per il ruolo della donna, o altri casi, come la pornografia underground, e tutti i porno sottogeneri che rientrano comunque nella pornografia.

Wikipedia porta poi l'esempio dei calendari, che raffigurano personaggi più o meno famosi nudi, come qualcosa che stà in mezzo tra l'erotismo e la pornografia, perché da una parte tendono a valorizzare la bellezza dei corpi, quindi evidenziano una ricerca estetica, dall'altra però costituiscono pur sempre una forma di mercificazione del corpo.

Penso possiamo essere tutti d'accordo che di artistico in questi calendari non c'è proprio niente, non c'è alcuna ricerca estetica se non quella finalizzata alla mercificazione. Li si può classificare tranquillamente come “pornografia soft di massa”, con l'aggravante che vengono promossi come erotismo e dati in pasto ad un pubblico eterogeneo senza avvertire dei rischi di “assuefazione”.

Sono dosi leggere che vengono distribuite allegramente all'intera popolazione e che preludono a quelle più pesanti. Possiamo annoverare i calendari nella categoria “porno-pop”, e considerarli a tutti gli effetti tra le armi del porno-impero e della porno-globalizzazione.

mercoledì 2 gennaio 2008

Relazioni tra Cervello e Pensiero

di: Paolo Manzelli/University of Florence

Il Problema del Cervello come sede del Pensiero è un problema che ha interessato tutta la scienza fin dalle sue origini

Dato che il cervello e fatto di materia ed energia ed il pensiero e trasmissibile come privo di materia e sprovvisto della potenza associata a qualsiasi forma di energia, di conseguenza il “Dualismo” della duplice natura della natura tra Cervello (quale realtà fisica) e la Mente (quale entità immateriale) è stato alla base di gran parte della riflessione scientifica e filosofica sulle teorie della Mente di ogni tempo, mentre al contrario il il Materialismo, non ha mai accettato tale concezione “duale” associabile alla distinzione religiosa tra spirito e materia, e pertanto la Mente per la concezione materialistica (Monismo) permane essere soltanto un fenomeno prodotto dal funzionamento complesso del sistema nervoso.

Ippocrate dell'Isola di Cos (fu il primo medico-filosofo ( 460-370 a.C.) che preciso’ “L'uomo deve sapere che null'altro che dal cervello, provengono gioie, piaceri risate e divertimenti e dolori tristezze, sconforto e lamenti” correlando in tal modo il cervello ad ogni azione del comportamento umano. Molti antichi scienziati (come ad es. il Medico-Filosofo Romano Claudio Galeno 130-200 d.C ) svilupparono dopo Ippocrate la teoria umorale, secondo cui il comportamento umano è costituito dai quattro umori, sangue, flegma, bile gialla e bile nera; perseguendo tale concezione derivante dai Quattro elementi di Empedocle, ritennero che fondamentalmente fosse il “Cuore” l’artefice centrale delle emozioni umane. Solo in seguito si capì che esiste un sistema nervoso simpatico distribuito nel nostro corpo e comunque correlato al cervello tramite messaggi ormonali; quest'ultimo ha una sua capacita intrinseca di espressione emotiva, ma essa non è diretta dal cuore il quale in seguito a reazioni emotive aumenta la frequenza della sue palpitazioni.

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