martedì 28 ottobre 2008

Metti in rete il cervello

di: Johann Rossi Mason
La nostra abilità ad imparare cose nuove dipende dal numero di connessioni che si formano nel nostro cervello, come un network di cavi in espansione.

E fortunatamente le connessioni continuano a formarsi e a crescere anche durante la vita adulta. “Il cervello è un organo davvero dinamico” racconta Bonnie Firestein – docente di biologia cellulare e neuroscienze alla Rutgers University, università di Stato del New Jersey: “Abbiamo miliardi di cellule nervose, i neuroni, e quando siamo adulti il cervello crea in continuazione nuove connessioni. Ad esempio quando leggiamo creiamo nuove connessioni. Ero interessata a come avvenisse questa crescita e, più specificamente, come i neuroni stessi creano le connessioni, delle estroflessioni simili ai rami di un albero chiamate ‘dendriti’. Essi hanno appunto lo scopo di mandare e ricevere segnali”.

Isolando e studiando i singoli neuroni i ricercatori hanno quindi identificato una particolare proteina chiamata ‘cipina’ che sembra essere quella che controlla il processo di crescita dei dendriti. La cipina potrebbe funzionare come un collante che cementa le molecole insieme, simile ad una lunga catena che forma lo scheletro del dendrite. Quando gli studiosi hanno rimosso la cipina dai neuroni hanno trovato che il numero di connessioni tra le cellule era calato drasticamente.
Una simile osservazione rappresenta il picco di ciò che potrebbe accadere all'interno del cervello, sostiene la dottoressa Firestein “Pensiamo, ad esempio, che nel momento in cui stiamo leggendo un libro o studiando un testo, la cipina si attiva per dirigere le nuove ramificazioni. Abbiamo anche scoperto che se teniamo i nostri neuroni in attività lì avremo maggiori concentrazioni di cipina. Ma si può ipotizzare anche il contrario, ossia che se la cipina è correlata all'apprendimento e alla memoria, una scarsa quantità potrebbe coincidere con disabilità e disturbi di queste due importanti funzioni”. Sappiamo infatti che nello stato di malattie come il morbo di Alzheimer, la sindrome di Rhett, la sindrome feto-alcolica e il ritardo mentale, si verificano deficit di memoria dove ci sono minori diramazioni su questi neuroni.

Certo, si tratta di dati preliminari, osservazionali, ma la speranza è quella di partire da qui per sviluppare terapie capaci di aumentare la disponibilità di cipina o di incrementarne l’attività.

Quanto? Tanto da potenziare i dendriti già esistenti e ristabilire la memoria e la capacità di apprendimento.

La strada è comunque ancora molto lunga e irta di ostacoli.
Istituzione scientifica citata nell'articolo:

Rutgers University

domenica 26 ottobre 2008

CREARE I CIRCUITI NEURONALI PER CREARE UNA NUOVA REALTA'

COPIAMO LE SEGUENTI AFFERMAZIONI RILEGGIAMO E MEMORIZZIAMO
ATTRAVERSO LA PRATICA SONO POTENTI MANTRA COLLETTIVI
1° Mantra collettivo- IO SONO UNO CON LA MATERIA E LO SPIRITO.- QUALSIASI COSA FACCIO LA VIVRO’ PRIMA SPIRITUALMENTE E POI MATERIALMENTE.- SO CHE LA MATERIA PROVIENE DAL REGNO INVISIBILE DELLO SPIRITO- QUALSIASI COSA VOGLIO REALIZZARE LA VEDRO’ PRIMA CON GLI OCCHI DELLA MENTE E POI NELLA REALTA’ MATERIALE- IO SONO UNO SPIRITO IN UN CORPO MATERIALE CON UNA MISSIONE: AIUTARE ME STESSO E GLI ALTRI A RISOLVERE I MIEI E I LORO PROBLEMI.- IO SONO SPECIALE
.2° Mantra collettivo( applicare i sette principi per connetterci…)
- Non conoscerai il significato della tua vita se non ti connetti con il potere che ti ha creato
- Non sei questo corpo, non sei questa mente, tu sei lo Spirito ……questa è la grande verità
- Devi conoscere il tuo Spirito……..altrimenti non conoscerai la verità
- Non c’è altra via diversa dalla meditazione con cui puoi crescere: perché quando mediti sei nel silenzio. Sei nella coscienza senza pensieri, solo allora si ha la crescita della consapevolezza……
3° Mantra collettivo( applicare i sette principi per connetterci all’intenzione: Sii Creativo )
- La mia intenzione è che tutto ciò che faccio sia diretto dallo Spirito
- La mia intenzione è amare e radiare il mio amore a ciò che faccio e a chi ne sarà influenzato
- La mia intenzione è fidarmi di ciò che mi arriva, non giudicandolo, ed essere un veicolo dello Spirito.
- La mia intenzione è riconoscere lo Spirito come la mia Sorgente e staccarmi dal mio ego
- La mia intenzione è fare tutto ciò che posso per elevare la coscienza collettiva ad essere in più intimo rapporto con lo Spirito del supremo potere originante dell’ Intenzione

ADESSO IMPARIAMO A GUIDARE LA NOSTRA INTENZIONE VERSO LA MANIFESTAZIONE SUL NOSTRO PIANO DI REALTA' ATTRAVERSO GLI ESERCIZI CHE ABBIAMO APPRESO (VAKS)

RICORDANDOCI CHE...
Non conoscerai il significato della tua vita se non ti connetti con il potere che ti ha creatoNon sei questo corpo, non sei questa mente, tu sei lo Spirito ……questa è la grande veritàDevi conoscere il tuo Spirito……..altrimenti non conoscerai la veritàNon c’è altra via diversa dalla meditazione con cui puoi crescere: perché quando mediti sei nel silenzio. Sei nella coscienza senza pensieri, solo allora si ha la crescita della consapevolezza……
VAKS
(ESERCIZI VISIVI,UDITIVI,CHINESIOLOGICI,SPIRITUALI)

E’ MIA INTENZIONE VIVERE LA MIA VITA, SEGUENDO UNO SCOPO ( Creatività )____________________________________________________________________________________________________________________E’ MIA INTENZIONE ESSERE IN PACE CON TUTTI, PARENTI COMPRESI ( Gentilezza)_______________________________________________________E’ MIA INTENZIONE RISPETTARE ME STESSO IN OGNI OCCASIONE( Amore )_______________________________________________________________E’ MIA INTENZIONE VIVERE UNA VITA TRANQUILLA E SENZA STRESS( Bellezza )_____________________________________________________________E’ MIA INTENZIONE APPREZZARE ED ESPRIMERE IL GENIO CHE SONO( Espansione )________________________________________________________E’ MIA INTENZIONE SENTIRMI DI SUCCESSO ED ATTIRARE ABBONDANZA E RELAZIONI GIUSTE( Abbondanza Illimitata )___________________________________________________E’ MIA INTENZIONE ATTIRARE LE PERSONE IDEALI E RELAZIONI DIVINE( Ricettività )____________________________________________________

RIASSUMENDO....

COSA ABBIAMO APPRESO NELLA I° UNITA' DIDATTICA
IL POTERE DELL’ INTENZIONE

- IO SONO UNO CON LA MATERIA E LO SPIRITO.
- QUALSIASI COSA FACCIO LA VIVRO’ PRIMA SPIRITUALMENTE E POI MATERIALMENTE.
- SO CHE LA MATERIA PROVIENE DAL REGNO INVISIBILE DELLO SPIRITO
- QUALSIASI COSA VOGLIO REALIZZARE LA VEDRO’ PRIMA CON GLI OCCHI DELLA MENTE E POI NELLA REALTA’ MATERIALE
- - IO SONO UNO SPIRITO IN UN CORPO MATERIALE CON UNA MISSIONE: AIUTARE ME STESSO E GLI ALTRI A RISOLVERE I MIEI E I LORO PROBLEMI.
- IO SONO SPECIALE

lunedì 20 ottobre 2008

SCUOLA DI SCIENZE QUANTISTICHE: I° UNITA' DIDATTICA

CENTRO STUDI EDUCARE ALLA SALUTE
VIA DELLA REPUBBLICA, 75 EMPOLI
24 - 25 ottobre 2008 H.9 -19

IL POTERE DELL'INTENZIONE

L' intenzione è la forza nell'universo da cui dipende la creazione.

Il seminario insegnerà come accedere al campo di energia chiamato intenzione, per cominciare a co-creare la Tua vita, in dieci tappe con cui si apprenderà ad immettere l'intenzione nella tua realtà.
a) Scoprirai cos'è il campo dell' intenzione e cosa significhi connettersi con esso
b) Capirai l'anima dell'intenzione e utilizzerai un nuovo mantra: " Voglio stare bene ". Ci saranno validi consigli per poter superare gli ostacoli e quindi far fluire l'intenzione nella propria vita
c) Imparerai modi per poter controllare l'ego e quindi allinearsi con la propria Sorgente
d) Si tratteranno i lati attivo/inattivo dell'infinito e si proporanno delle sfide per spostarsi al lato attivo. Imparerai l'importanza di superare le proprie paure per vedersi come un essere infinito.
e) Scopri le sette facce dell'intenzione: creatività, gentilezza, amore, bellezza, espansione, abbondanza e recettività. Apprenderai il valore del pensare senza resistenze e dire " si " alla vita.
f) Imparerari subito ad utilizzare l'intenzione con dettagliate istruzioni per applicare questi principi nella vita quotidiana
g) Imparerai quale impatto ha l'intenzione sugli altri, quando sarai connesso con essa: guardando le cose da un altro punto di vista, scoprirai che le cose a cui guardi cambieranno.

Ecco le caratteristiche delle persone che sono connesse con il potere dell'intenzione:

- Non si affidano mai alla fortuna. Quando decidono di fare qualcosa, la fanno accadere

- Si rifiutano di pensare a ciò che non può accadere, focalizzandosi invece su ciò che accadrà

- I loro pensieri sono convogliati su ciò che esattamente vogliono.

Una volta acquisite queste caratteristiche, tutto è automatico.

Il seminario condurrà per mano ad acquisire questo " potere " nella propria vita per manifestare ciò che si è sempre desiderato, quindi diventa uno strumento di valore che ti aiuterà a divenire chi sei veramente.

L'alimentazione vegan è la più eco-sostenibile

Fonte: ansa.it
Ripreso da: www.vegetariani.it
r.s. a cura della redazione ECplanet
Lo conferma uno studio tedesco, reso noto attraverso un comunicato dal Centro internazionale di ecologia della nutrizione (Neic). Secondo un report realizzato per l'associazione di consumatori tedesca Foodwatch dall'Istituto tedesco per la Ricerca sull'Economia Ecologica (IOeW), è emerso che l'alimentazione vegetariana ha un impatto sull'effetto serra (senza tenere conto dei consumi d'acqua, sostanze chimiche, terreni, ecc.) 4 volte più alto di quella vegan, mentre l'alimentazione onnivora ha un impatto addirittura 8 volte più alto. L'alimentazione vegan, ovvero quella costituita al 100% da alimenti di origine vegetale, è la più ecosostenibile di tutte. Lo conferma uno studio tedesco, reso noto attraverso un comunicato dal Centro internazionale di ecologia della nutrizione (Neic). Secondo un report realizzato per l'associazione di consumatori tedesca Foodwatch dall'Istituto tedesco per la Ricerca sull'Economia Ecologica (IOeW), è emerso che l'alimentazione vegetariana ha un impatto sull'effetto serra (senza tenere conto dei consumi d'acqua, sostanze chimiche, terreni, ecc.) 4 volte più alto di quella vegan, mentre l'alimentazione onnivora ha un impatto addirittura 8 volte più alto. I risultati sono stati ottenuti tenendo conto delle emissioni di anidride carbonica che risultano dalla coltivazione dei mangimi per gli animali, dall'utilizzo dei pascoli per l'allevamento e dalle deiezioni prodotte dagli animali stessi. Il confronto, per risultare di facile comprensione al pubblico, è stato spiegato in termini di “km equivalenti” percorsi in auto, in particolare a quanti km percorsi in auto equivalgono ad esempio 1 kg di carne o 1 kg di grano Confrontando le emissioni di gas serra dovute al cibo consumato da una persona per un anno intero, ed esprimendole come equivalente in km percorsi in auto in un anno, i risultati numerici dello studio sono che l'alimentazione vegan, da agricoltura bio, è equivalente a 281 km e da agricoltura convenzionale 629 km.
L'alimentazione latto-ovo-vegetariana, da agricoltura bio equivale a 1978 km e da agricoltura convenzionale a 2427 km. L'alimentazione onnivora, da agricoltura bio, equivale a 4.377 km, da agricoltura convenzionale a 4.758 km. In conclusione l'agricoltura biologica diventa una scelta ecologica, ma solo se si consumano direttamente i vegetali: con un'alimentazione vegan, si possono dimezzare le emissioni di gas serra, se si scelgono vegatali da agricoltura biologica.
Ma anche con l'agricoltura convenzionale, la scelta vegan batte di molte lunghezze le altre due possibilità.
Viceversa, la scelta biologica non è molto rilevante nell'alimentazione onnivora (è quasi insignificante), e nemmeno in quella latto-ovo-vegetariana.
Nonostante l'alto impatto sul clima (il settore zootecnico è responsabile del 18% del totale dell'effetto serra, molto più dell'intero settore dei trasporti, fermo al 13,5%) - fa notare il Neic - l'agricoltura è il punto debole del piano governativo per combattere i cambiamenti climatici, in Germania (come in tutti gli altri paesi europei, Italia inclusa), il settore dell'agricoltura e zootecnia è del tutto esentato dal programma per ridurre l'emissione dei gas serra.
L'associazione di consumatori Foodwatch propone la cancellazione dei sussidi dell'Unione Europea al settore dell'agricoltura, e chiede che chi emette gas serra paghi delle tasse apposite, anziché pagare con le tasse di tutti i cittadini. Della stessa idea è il NEIC che ha da poco lanciato una petizione popolare a livello europeo per chiedere esplicitamente l'eliminazione di tutti i sussidi al settore zootecnico, in quanto dannoso per l'ambiente e la salute umana.
Si può firmare on-line o si possono raccogliere firme su una petizione cartacea, andando sul sito del NEIC.

sabato 18 ottobre 2008

Quando i bambini sono tristi

di: Johann Rossi Mason
Gli psicologi e i terapeuti della famiglia americani appaiono preoccupati come non mai per il benessere dei bambini più piccoli.
E la ragione sta nel fatto che sia stato individuato come anche i bambini più piccoli siano in grado di sentire e subire lo stress fisico ed emotivo come gli adulti.
Allo stesso tempo, i meccanismi di difesa adeguati si sviluppano solo con l'età e l'esperienza, con il risultato che i bambini risultano più fragili e indifesi.
Anche i genitori non sono sempre in grado di prevenire o fronteggiare le fonti e gli effetti dello stress nei loro figli. “Anche i bambini sotto i tre anni possono soffrire di depressione o di disturbi alimentari e del sonno e addirittura di Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD)” lo sostiene il dottor Jeffrey Brosco, pediatra della Università di Miami. “Sappiamo che dalla nascita ai tre anni avvengono rapidi processi di crescita e la vulnerabilità del cervello ci obbligano ad essere attenti e misurati. La ricerca degli ultimi 5 anni ci ha insegnato come quasi ogni giorno il cervello dei bambini subisca variazioni anche in relazione con l'ambiente.
Per una crescita adeguata i bambini hanno bisogno di affetto, di cure e di una relazione ‘sicura’ con almeno un genitore. Inoltre devono sentirsi tranquilli e liberi di esplorare il loro ambiente.
Se viene meno la stabilità di base (un genitore depresso, emotivamente distante o assente) i bambini più degli altri non hanno strutture cerebrali adeguate per adattarsi e possono, quindi, manifestare dei sintomi”.
Bambini più piccoli da zero a 5-6 anni hanno difficoltà a regolare le proprie emozioni e i propri comportamenti.
Li trasformano allora in comportamenti ‘sintomatici’ oppositivi, aggressivi, di ritiro sociale, bassa tolleranza alla frustrazione e pianto frequente.
Talvolta i sintomi sono in direzione opposta con iperattività, difficoltà di concentrazione e attenzione, anche in assenza di una specifica patologia.
Cosa fare allora?
Lo spiega il dottor Brosco: “In linea di massima in questi casi i farmaci non sono necessari, mentre appare di particolare utilità il counselling o la terapia famigliare dove l'intero nucleo possa imparare in un contesto guidato e protetto a dare differente rilievo sia alle esigenze del bambino che ai suoi sintomi di disagio, adattando la comunicazione e cambiandone la modalità e la qualità”.
Brosco si riferisce probabilmente al fatto che troppo spesso dai bambini ci si attendono comportamenti razionali, adulti, che seguano pedissequamente le regole imposte, senza tenere conto del loro diverso modo di esternare ed esprimere sensazioni ed emozioni.
Inoltre i genitori non sono ancora abituati, ad insegnare, oltre alle regole sociali, quelle emotive, a riconoscere ed accettare anche i sentimenti e le emozioni negative, ad accoglierle, ad accettare di essere tristi e arrabbiati ed essere rispettati per questo.
L'educazione emotiva dei più piccoli invece è un caposaldo per una maturazione affettiva armonica e andrebbe più spesso coltivata.
Istituzione scientifica citata nell'articolo:

Gravidanza sotto stress....neonato a rischio allergie

Fonte: www.repubblica.it
r.s. a cura della redazione ECplanet

Rilevate su 400 coppie mamma-bebè alti tassi degli anticorpi che scatenano le reazioni.
Gli studiosi di Harvard: “La malattia si trasmette, è un vero e proprio inquinante sociale”.

Più figli allergici per le donne sotto stress in gravidanza

Preoccupazioni, problemi economici o affettivi, difficoltà in ufficio e, in generale, tutte le fonti di stress: se a viverle è una donna incinta, sono “contagiose” per il nascituro.
Lo stress della mamma potrebbe predisporre il bebè ad allergie ed asma.
Sono i risultati di uno studio diretto da Rosalind Wright della Harvard Medical School di Boston, appena presentato al congresso internazionale della American Thoracic Society in corso a Toronto.
Lo stress, ha spiegato Wright, esercita dei cambiamenti nel sistema immunitario in divenire del bebè che si sta sviluppando in utero. Il suo sangue appare più ricco di immunoglobuline E (IgE), ovvero gli anticorpi la cui alta concentrazione è alla base delle reazioni allergiche.

Già in passato studi su animali avevano indotto il sospetto che situazioni stressanti oppure l'esposizione materna agli allergeni potessero ripercuotersi sulla salute a lungo termine del nascituro.
Ma quello del team che fa capo alla “cittadella” americana della ricerca, su 387 bebè e le loro mamme, è il primo studio su esseri umani.
Gli esperti hanno misurato i livelli di IgE nel sangue del cordone ombelicale ed hanno confrontato questi valori con il livello di esposizione della neomamma, durante la gravidanza, ad allergeni come gli acari della polvere. I ricercatori hanno inoltre valutato il livello di stress percepito e vissuto dalla donna nei nove mesi di gestazione. Dal raffronto di questi dati è emerso che, indipendentemente dal livello di esposizione materna ad allergeni, la concentrazione di IgE nel sangue cordonale è alta quando la mamma ha vissuto situazioni stressanti nel corso della gravidanza.

Inoltre, ha spiegato Wright, lo stress prenatale e l'esposizione ad allergeni possono avere, sommati, un effetto sinergico ingrandendo ancora di più il rischio di possibili conseguenze sulla salute futura del bebè.
Anche se serviranno studi a lungo termine per dimostrare che lo stress materno e l'eccessiva reattività del sistema immunitario del bebè di fatto poi si risolvano in una malattia allergica o peggio ancora nell'asma, ha concluso Wright, di certo questa ricerca conferma “la nozione che lo stress possa essere considerato un inquinante sociale che, quando respirato anche indirettamente in utero, può influenzare la risposta immunitaria allo stesso modo di un allergene ambientale”.

mercoledì 15 ottobre 2008

SCUOLA DI SCIENZE QUANTISTICHE

I contenuti della Scuola di Scienze Quantistiche
a cura del relatore:dott. Gaetano Conforto
Sincronicità
Noi siamo i creatori della nostra realtà.
Come Esseri Quantici non conosciamo nessun limite, né spaziale né creativo. Il grande oceano di luce in cui siamo immersi, da cui veniamo continuamente creati, e dove continuamente creiamo, opera tramite un’infinita rete di eventi spazio-temporali, il cui perfetto incastro dà luogo alla miriade di forme, creature, paesaggi, che sono oggetto dell’amore Divino.
Questa rete perfetta di relazioni è ciò che costituisce la Sincronicità.
Ad un occhio profano, il susseguirsi della vita sembrerebbe un insieme di coincidenze casuali, cioè non aventi un nesso profondo fra loro. E’ chiaro che questa è la visione meccanicistica newtoniana, dove viene presa in considerazione l’analisi statistica, senza che fattori come l’intenzione e la consapevolezza possano giocare un ruolo nel succedersi delle cose. Infatti, l’universo viene considerato come una macchina che genera dati in modo casuale.Un fenomeno può avere una certa probabilità che possa verificarsi entro limiti di natura statistica, quindi entro i canoni della razionalità scientifica e non per questo deve essere considerato una sorpresa, oppure un miracolo. Per esempio, una guarigione spontanea da un male incurabile rientrerebbe in un range di probabilità ristretto, ma possibile. Qualsiasi altro fenomeno, come sapere chi ci sta chiamando al telefono, prima di rispondere, può rientrare, secondo la scienza ufficiale, nella norma di possibilità, cioè di coincidenze significative.Questo modo di considerare gli eventi quotidiani fu messo in discussione da Jung, il grande psicanalista svizzero.
In un caso famoso, descritto nel suo libro “La Sincronicità“, Jung descrive il caso di una donna che nel sogno aveva avuto in regalo uno scarabeo d’oro (lo scarabeo è il simbolo della rinascita). Mentre la donna raccontava il sogno a Jung, dai vetri della finestra dello psicologo, si avvertì un rumore. Era uno scarabeo. Jung lo fece entrare e lo raccolse mostrandolo alla donna che ebbe un salto quantico di consapevolezza.
Quale analisi statistica potrebbe spiegare un fenomeno del genere? Quante probabilità ci sono che uno scarabeo, che in genere è attirato dalla luce, venga attratto da un ambiente buio (Jung stava eseguendo una seduta di analisi) nel momento in cui si sta parlando del suo simbolo?
Se osserviamo a ritroso la nostra vita, vedremo quante di queste coincidenze significative si siano verificate per condurci dove siamo ora. Ogni relazione, ogni fatto, ogni evento sono strettamente interconnessi fra di loro e complici di un obiettivo elevato, che nella maggior parte dei casi ci sfugge.
L’oceano di luce (e con esso anche l’Essere Quantico consapevole di questa realtà)opera le sue meraviglie mettendo in relazione perfetta le “pedine“ che condurranno alla creatura finale (galassia, stella, atomo, uomo, sogni, obiettivi, visioni). Sarebbe sufficiente un solo millisecondo di sfasamento, in questa perfetta sintonia, per avere un “parto“ creativo notevolmente diverso!
SIAMO IMMERSI IN UN OCEANO DI SINCRONICITA'
Il nostro corpo è fra le espressioni più fini di tale sincronicità, basti pensare ai rapporti fra le molecole di idrogeno ed ossigeno dell’acqua, come pure i rapporti fra i minerali, le vitamine, gli aminoacidi nelle complicate e complesse vie biochimiche; i risultati di seppur piccoli sfasamenti, come per esempio nelle carenze enzimatiche, comportano effetti disastrosi sulla salute e sull’aspetto fisico.
Non saremmo come oggi ci conosciamo, se si rompesse il delicato equilibrio sincronico fra noi e l’universo ( purtroppo abbiamo apportato sfasamenti nella natura, e questo ci costerà caro!).
Ciascun Essere Quantico vive in una rete di sincronicità che si evolve e cambia nel tempo ( l’ambiente dell’utero materno, la famiglia, la scuola, l’ambiente sociale, il lavoro, il matrimonio con i figli, il divorzio, nuove amicizie, il pensionamento). In ogni momento si troverà in uno specifico seme karmico, cioè interagirà con persone ed eventi spazio-temporali con cui condividerà delle lezioni da apprendere.
Se per suo libero arbitrio decide di cambiare seme karmico non ancora svezzato, si ritroverà in un’altra rete sincronica con non pochi problemi da risolvere. E questo fino a quando non imparerà l’umiltà e l’ubbidienza, requisiti fondamentali per apprendere le lezioni cosmiche. Ogni qualvolta interagiamo con la delicata struttura sincronica del cosmo ( pensiamo, parliamo, agiamo, omettiamo, scegliamo ) lo costringiamo a cambiare, momentaneamente, rapporti sincronici che inevitabilmente ci coinvolgeranno in questo cambiamento, fino a che non raggiungerà il suo equilibrio.
Verremo trascinati dalla grande rete di eventi.
Il risultato sarà o la nostra salute e la nostra felicità, se abbiamo capito e ci lasciamo andare nella direzione degli eventi sincronici, oppure la nostra malattia, se opponiamo resistenza al flusso cosmico.
Ciò accade per esempio quando non lasciamo andare, non accettiamo il momento presente ( la nostra famiglia, il nostro coniuge, il nostro lavoro, il nostro ambiente, la nostra salute ), critichiamo, oppure attacchiamo gli eventi sincronici in cui siamo immersi. Spenderemo enormi quantità di energie, e faremo grossi sforzi per ottenere ciò che desideriamo. Ma arriveremo in salute ed equilibrio alla meta? Oppure ci ritroveremo già vecchi, stanchi, magari con molti soldi, ma pieni di acciacchi e malattie? Da tutto si evince come sia importante entrare nel gioco della vita con le carte in regola. Queste carte sono la conoscenza della Sincronicità e del Destino Sincronico.Per maneggiare queste carte bisogna prendere coscienza che siamo Esseri Quantici e che viviamo in una continua creazione a doppio senso. Possiamo agire provocando le nostre sincronicità ( che non saranno più coincidenze significative, o eventi dovuti al caso, ma strategie creative ), e/o possiamo favorire il flusso cosmico comportandoci a nostra volta come eventi sincronici appartenenti al seme karmico di altri esseri quantici, diventare cioè pedine di altri esseri creatori. La Sincronicità è un insieme di eventi, apparentemente sconnessi fra di loro, che accadono insieme e che sembrano, in superficie, soltanto delle coincidenze significative.Per fare il salto di qualità, cioè per riuscire a comprendere il meccanismo creativo, è necessario mettere in discussione le nostre false certezze, quelle legate al vecchio paradigma della fisica, dove siamo tutti separati, destinati alla corrosione del tempo e quindi alla morte, incapaci di influire su questo destino e facili alle critiche e a dare la responsabilità al di fuori di noi. Occorre capire che le coincidenze sono eventi normali, frequenti, significativi, in armonia con la natura, e che dietro le quinte della vita vi è una intenzione che ci guida, quella del nostro Spirito, quella Divina. Infatti, dalla interpretazione delle “coincidenze“, cioè dal saper leggere il piano di azione del cosmo, dipende la realizzazione dei nostri desideri.
NULLA ACCADE PER CASO
Quando prendiamo coscienza delle sincronicità, con l’intenzione di farle evolvere per realizzare il nostro destino, stiamo attuando il Destino Sincronico. Diventiamo parte attiva nel grande piano creativo, dando uno scopo, un significato, una direzione e un’intenzione alle coincidenze. Con le nostre interpretazioni, e le conseguenti azioni, trasformeremo le Sincronicità in Destino Sincronico, acquisiremo cioè quel software intellettuale per interagire con gli eventi spazio-temporali.Per poter padroneggiare il Destino Sincronico e quindi crearci un nostro seme karmico evolutivo, cominciando a vivere nel qui e ora in linea con la volontà del nostro Spirito, dobbiamo conoscerne i principi. La loro conoscenza ed applicazione ci metterà nella condizione di non avere più preoccupazioni, e di incentivare il numero di sincronicità nella nostra esperienza. Questi principi hanno a che vedere con la visione olistica, olografica della vita, e con il nuovo paradigma della fisica quantistica.
IL CAMPO LUMINOSO COSCIENTE
Rappresenta la grande rete di luce in cui siamo tutti immersi. E’ infatti in ogni luogo e in ogni cosa; è onnipresente. Costituisce la coscienza che pervade ogni sua creatura e utilizza l’attenzione e l’intenzione come stimoli per la trasformazione. E’ un campo di energia, informazione ed intelligenza, che orchestra e governa l’ambiente materiale, e di cui noi siamo creati e creatori. La sua conoscenza è essenziale perché è con il suo esempio e con il suo studio che possiamo scrutare le sincronicità e utilizzarle per il nostro Destino Sincronico.
Nella sua costituzione rientrano tutte le frequenze corrispondenti ad altrettanti semi karmici, dove frequenze simili entrano in vibrazione di risonanza attirandosi a vicenda.
Ecco perché, quando siamo immersi in un seme karmico, attiriamo gli esseri quantici che vibrano alla nostra stessa frequenza e siamo in grado di estrarre, dal Campo Luminoso Cosciente, qualsiasi informazione correlata all’ampliamento del nostro grado di percezione.
Uno dei mezzi per conoscere ed utilizzare il Campo Luminoso Cosciente è la meditazione disciplinata attraverso la quale possiamo influenzarlo con i nostri pensieri, speranze e sogni al fine di manifestare i nostri desideri.
E’un campo dalle possibilità infinite.
Altro principio importante è il nostro dialogo interiore.
Quello che un essere quantico pensa, non è separato dal resto del cosmo.
Il contenuto del nostro dialogo interiore influenza ogni area della nostra vita, fisica, emozionale e spirituale, oltre che il contenuto informativo del Campo Luminoso Cosciente, provocando un insieme di sincronicità, sempre che le riconosceremo come tali, che ci ritroveremo “ fra i piedi “ senza saperle gestire a nostro favore.
Lungo la strada dell’illuminazione, cioè della conoscenza delle leggi della luce del Campo ( fra cui la sincronicità creativa ), il nostro dialogo deve essere basato sullo Spirito e non sulle esigenze del nostro ego. Queste ultime ci porteranno soltanto sofferenza e, con enorme dispendio energetico, fatti sincronici contro corrente. Come accennato precedentemente, l’universo tenderà ad equilibrarsi provocando eventi sincronici atti a ripristinare le intenzioni creative iniziali.
Bisogna conoscere il proprio Dharma, cioè il nostro scopo nella vita, per operare delle scelte in linea con la cospirazione cosmica; solo così il nostro dialogo sarà imperniato sulle cose dello Spirito, e non sui quei pensieri circolari che vivono nel passato o nel futuro legati ad insicurezze e a paure.
Il principio dell’intenzione, insieme a quello dell’attenzione, sono i cardini su cui il Destino Sincronico poggia.
Più attenzione poniamo agli eventi sincronici, più frequenti diventano nella nostra vita. E’ questa la ragione per cui le nostre intenzioni potranno esprimersi e manifestarsi attraverso questi eventi.
L’attenzione accelera la sincronicità, mentre l’intenzione la fa utilizzare.
Quando entrambe sono legate alle coincidenze significative, la sincronicità si trasforma in Destino Sincronico, e le nostre vite vengono trasformate in qualcosa di veramente magico producendo i cosiddetti miracoli, cioè la realizzazione spontanea dei nostri desideri, nel campo di infinite possibilità. Da quanto sopra esposto, appare chiaro che la creazione non può fare a meno delle relazioni.
LE RELAZIONI COSMICHE
Tutto ciò che origina dal Campo esiste sotto forma di relazioni, ed ogni relazione può influenzare il Campo: è il suo linguaggio preferito. L’universo si è diviso per miliardi di anni in esseri coscienti, dai molti punti di vista, con l’unico scopo di ritornare, attraverso l’interscambio di relazioni intelligenti, spirituali ed illuminanti, all’Unità di Coscienza, per favorire l’evoluzione reciproca. Infatti, la coscienza umana è il cosmo che pensa di se stesso, e gli esseri umani il mezzo con cui l’universo possa pensarsi.Ogni relazione umana è quindi una connessione cosmica, un’opportunità per influenzare il Campo positivamente e per evolversi spiritualmente. Per questo non esistono relazioni cattive. Tutto nel cosmo avviene in modo mirato alla creazione e all’evoluzione. i nostri incontri sono stazioni sincroniche da cui può partire la nostra illuminazione, per diventare Esseri Quantici perfetti.Senza la conoscenza delle relazioni, il Destino Sincronico non può avere i mezzi con cui agire. La stessa sincronicità vuol dire relazioni perfette e mirate al piano cosmico, dove ognuno fa la sua parte interconnettendosi l’un l’altro in una rete di rapporti meravigliosi e finalizzati al bene reciproco.Occorre elevarsi a frequenze elevate di dialogo interiore, per poter sfruttare questo enorme potenziale creativo che ci viene messo a disposizione quotidianamente.
Potremo così acquisire il “ brevetto “ di creatori cosmici, con la speranza di essere utili anche agli altri nella loro ricerca di libertà di coscienza.

martedì 14 ottobre 2008

Abitudini da Un Milione di Dollari

Otterrai di più nei prossimi anni di quanto la maggioranza delle persone ottenga in tutta la vita.
Sei dove sei oggi, perché il 95% di ciò che pensi, senti e fai, è determinato dalle tue abitudini.
Sostituendo abitudini improduttive con comportamenti ottimali, otterrai bene ci immediati, nella tua vita e nei tuoi affari.
Abitudini da Un Milione di Dollari è il risultato del lavoro di Brian Tracy con migliaia di uomini e donne in tutto il mondo e in tutti i settori che, partendo da zero, sono arrivati al successo finanziario.
Brian Tracy identifica le abitudini, i comportamenti e gli atteggiamenti cruciali che, virtualmente, garantiscono grande successo e felicità; mostra come pianificare e raggiungere gli obiettivi più facilmente di quanto si possa mai pensare, indipendentemente dal settore di appartenenza.
Fornisce un sistema pratico, una mappa da seguire che ti insegnerà a:
-prendere il controllo delle tue abitudini e della tua vita
-fare scelte migliori
-moltiplicare le ambizioni
-andare oltre la tua zona di sicurezza
-incrementare i guadagni, ridurre le spese e raggiungere l'indipendenza economica
-superare la procrastinazione, organizzare la vita e il tempo nel modo più efficiente e produttivo possibile
-far esplodere la fiducia in te stesso
-rivitalizzare le relazioni
-vivere con integrità ed energia
-eliminare la paura, i dubbi e le emozioni negative, che guidano lungo percorsi di insuccesso e instabilità, bloccando il potere della mente subconscia e molto, molto altro ancora.
SE VI INTERESSA L'ARGOMENTO NON PERDETE ALTRO TEMPO, NELLA SCUOLA DI SCIENZE QUANTISTICHE LO AFFRONTEREMO APPROFONDITAMENTE E SCOPRIREMO INSIEME LE GRANDI RISORSE CHE OGNUNO DI NOI PUO' ATTIVARE, NON E' TEMPO DI PIANGERCI ADDOSSO E FARCI DOMINARE DALL'INCERTEZZA E DALLA PAURA, MA DI REAGIRE UNENDO SCIENZA, CONOSCENZA , COSCIENZA!

lunedì 13 ottobre 2008

Dissonanza cognitiva

«La dissonanza cognitiva è una teoria che si basa sull'assunto che ‘l'individuo mira alla coerenza con se stesso. Le sue opinioni e i suoi comportamenti, per esempio, tendono a comporsi in complessi intimamente coerenti’». [Festinger, A theory of cognitive dissonance, Standford University, 1957].
In altri termini quando si presenta un conflitto tra pensieri, emozioni o comportamento, quelli in conflitto tenderanno a cambiare per minimizzare la contraddizione e il disagio che ne deriva. La persona può infatti tollerare solo un certo numero di discrepanze tra questi componenti che formano la sua identità. Tenderà perciò a diminuire le cognizioni dissonanti, a rafforzare e aumentare quelle consonanti con una particolare scelta, visione del mondo o condotta... Festinger riassume dicendo che «Se cambiate il comportamento di una persona, i suoi pensieri e sentimenti cambieranno per minimizzare la dissonanza».
(1) Generalizzando la dissonanza può essere ridotta in tre modi: 1) producendo un cambiamento nell'ambiente;
2) modificando il comportamento;
3) modificando il proprio mondo cognitivo.

Perché si crede quasi a tutto

Come nascono e si perpetuano le credenze, come condizionano le nostre scelte e la nostra vita.
Contrabbandare credenze per verità assolute.
Tecniche e strumenti strumenti di persuasione antichi e moderni .
Come sfuggire al cosidetto senso comune?

Stiamo costruendo una società di malati immaginari redazione

Autore: Franco Libero Manco
ECplanet
Oggi è raro trovare una persona che non sia affetta da qualche patologia diagnosticata da qualche laboratorio di ricerca medica. L'invecchiamento è considerato una malattia da combattere ad ogni costo; anche la menopausa e l'andropausa rientrano nella patologie da curare.
Per non parlare di malattie psichiche, una vera e propria epidemia. S
e vai dal medico e gli confessi di essere di natura ottimistica ti dice che soffri di turbe generalizzate della gaiezza, cioè della sindrome della gioia che si manifesta nella non curanza o nella perdita della realtà.
Se poi rifiuti di sottoporti alle terapie convenzionali vuol dire che soffrite di una psicosi detta fobia del medico e del sangue. Se sei di natura timida allora soffri di fobia sociale che va trattata con degli antidepressivi.
Il numero globale delle patologie psichiatriche è passato, dopo la seconda guerra mondiale, da 26 a 395.
I laboratori hanno constatato che basta moltiplicare il numero delle analisi per scoprire gli ammalati.
Se ad ogni test il 5% della popolazione è considerata a rischio, ogni nuova analisi permette di aumentare il numero dei malati; dopo 20 misurazioni differenti non resta che un 36% di persone che possono dire di essere in perfetta salute.
Dopo 100 analisi ne rimane solo l'1%.
Succede che se uno non va abbastanza dal medico bisogna che sia il medico ad andare da lui. Così sono stati inventati i laboratori mobili per l'analisi estemporanea del diabete, osteoporosi, salute dei denti, malattie cardiache ecc. in cui vengono offerti tests gratuiti di ogni genere.
Lo scopo ufficiale è quello della prevenzione nell'interesse della popolazione.
Lo scopo dissimulato è, invece, la caccia a malati ignari di esserlo, per aumentare così la clientela.
Ogni laboratorio “sponsor” elargisce informazioni sulla salute in cui vengono raccolte informazioni inerenti lo stato generale della salute del cittadino.
Questa manipolazione aumenta la pressione sui medici che prescrivono le ricette per far fronte non solo ad una folta schiera di informatori sanitari, ma anche dei pazienti che reclamano farmaci di cui hanno sentito vantare le meraviglie per combattere la malattia che è stata loro diagnosticata.
Così oggi, grazie ai laboratori metà della popolazione è in cura medica e l'altra metà, angosciata, si domanda “Non sarò malato anch'io” ?

domenica 12 ottobre 2008

Un cerotto per curare l'Alzheimer

Fonte:Italiasalute.it
E' disponibile ora anche in Italia Rivastigmina cerotto: il primo ed unico cerotto transdermico per il trattamento dei sintomi della malattia di Alzheimer, che nel nostro paese colpisce circa 520mila persone e 24 milioni di individui nel mondo.
Il morbo di Alzheimer è una malattia progressiva e degenerativa che altera il funzionamento del cervello ed è associata a un indebolimento nella trasmissione dei segnali tra le cellule nervose nel cervello, in conseguenza alla diminuzione del neurotrasmettitore acetilcolina.

sabato 11 ottobre 2008

Curare la cefalea con l'alimentazione ricca di ferro

r.s. a cura della redazione ECplanet
Dall'università di Tel Aviv, in particolare dal Department of Biochemistry continunao ad arrivare interessanti notizie su ricerche relative ad alimentazione e terapie per contrastare disturbi e malattie.
Una recente ricerca sottolinea l'importanza di assumere più ferro, per i soggetti che soffrono di cefalea cronica, che non abbia motivazioni di tipo gnatologico o osteoarticolare.
Fegato, ceci, anacardi, pistacchio, cacao, lenticchie, cozze, sono questi gli alimenti che oltre ad essere ricchi di ferro, danno la maggiore disponibilità all'assorbimento.
Infatti non tutti i cibi ricchi di ferro sono poi ugualmente efficaci nel cedere il ferro all'organismo.
Una colazione con l'aggiunta di frutta secca e la sostituzione della pasta con minestre di ceci e lenticchie sono l'ideale per avere riserve di ferro, per contrastare la cefalea cronica. Senza dimenticare che il ferro migliora la funzionalità del sistema nervoso, epidermico, circolatorio e osseo.

l'acqua ossigenata più efficace dei vaccini nella cura di raffreddore e influenza

R.S. a cura della redazione ECplanet
Stati Uniti - II Center for Disease Control di Atlanta ha ammesso che il vaccino antinfluenzale dell'inverno 2004-2005 ha avuto “nessuna o minima efficacia” contro l'influenza o contro malattie che causano sintomi influenzali. Stesso ritornello per l'inverno precedente.
Contemporaneamente il medico americano Joseph Mercola ha fatto sapere che la comune acqua ossigenata al 3% ha la capacità di eliminare raffreddori ed influenze con percentuali di successo intorno all'80%, specialmente se usata appena si manifestano i sintomi.
Nel 1928 il dr. Richard Simmons suggerii che il virus dell'influenza entrasse nel corpo dal canale auricolare e non attraverso il naso o la bocca come si crede ancor oggi. Ma la sua supposizione fu ridicolizzata dalla comunità medica.
Dieci anni dopo alcuni ricercatori tedeschi ottennero dei risultati eclatanti contro raffreddori ed influenza usando la comune acqua ossigenata.
I loro successi sono però stati volutamente ignorati per 70 anni da medici e industrie farmaceutiche che guadagnano molto di più dalla vendita di medicinali anti-influenzali e vaccini che dal banale perossido d'idrogeno al 3%.
“Poche gocce di acqua ossigenata in ciascun orecchio, rimanendo sdraiati a letto per dieci minuti e rimuovendo l'acqua ossigenata dopo il trattamento - ha comunicato il dr. Mercola - permettono al perossido d'idrogeno di iniziare ad agire sui virus entro tre minuti ed eliminare il problema dopo 12/14 ore”.

Antinfluenzali naturali

a cura del CNR
Autore: Rosanna Dassisti
Fonte: Piergiorgio Pietta, Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR, Milano
mailto:piergiorgio.pietta@itb.cnr.it
L’estate è ormai finita, è arrivato l’autunno e con esso il pericolo di ammalarci di raffreddore, mal di gola o influenza. Per curarci senza imbottirci di farmaci possiamo ricorrere ai rimedi naturali, come ci suggerisce il professor Piergiorgio Pietta, dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR di Milano.

Una miscela in parti uguali di spirea, sambuco, salice e rosa canina, lasciata in infusione per dieci minuti, addolcita con miele e bevuta tre o quattro volte al giorno è la tisana giusta per combattere i primi sintomi dell’influenza; disturbo che gli anziani, i cardiopatici, i diabetici, e i bambini affetti da patologie particolari è bene, però, che prevengano con il vaccino anti-influenzale disponibile in farmacia.
Rosa canina

Anche la propoli è assai utile poiché è un antibiotico naturale, efficace contro i batteri responsabili delle infezioni e delle infiammazioni delle prime vie respiratorie. Questo prodotto da alveare, disponibile sotto forma di sciroppo, colluttorio, compressa o spray nasale, è, inoltre, un immunostimolante, aiuta cioè ad aumentare le difese dell’organismo. Oltre alla propoli, per aumentare le difese immunitarie si può prendere, già dal mese di ottobre, rosa canina, sostanza ricca di vitamina C, unita ad echinacea.
Spinea
Se le strategie di prevenzione messe in atto non dovessero funzionare, ecco i possibili rimedi:

- in caso di febbre si può ricorrere a spirea e salice, che contengono principi molto simili all’acido acetilsalicilico, componente dell’aspirina, e al sambuco che stimola la sudorazione;

- contro la tosse secca e il mal di gola sono efficaci per la loro azione emolliente, l’ altea, la malva e la piantaggine sotto forma di infusi per i gargarismi;

- per la tosse grassa sono invece indicati la menta, il pino, il timo e la liquirizia, ricchi di oli essenziali, che rendono fluido il muco favorendone l’espettorazione;

- ultima raccomandazione dell’esperto è l’assunzione quotidiana di vitamine A, C ed E, che si può ottenere mangiando 6-7 porzioni di frutta e verdura al giorno.

mercoledì 8 ottobre 2008

Cambia il modo di vedere le cose, e le cose che vedi cambieranno

DOMENICA 19 ottobre
h 15 e 30'
CENTRO STUDI EDUCARE ALLA SALUTE
VIA DELLA REPUBBLICA, 75 EMPOLI
OPEN SPACE
PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE
PROIEZIONE DEL VIDEO
DEL DOTT. GAETANO CONFORTO
SCIENZE QUANTISTICHE
E GUARIGIONE
SCUOLA DI SCIENZE QUANTISTICHE
24-25 OTTOBRE 2008
I° UNITA' DIDATTICA
IL POTERE DELL'INTENZIONE
Relatore : Dott. Gaetano Conforto
incertezza esistenziale, economica, relazionale, affettiva
i nostri pensieri condizionano le nostre azioni quotidiane
un'epoca sta per finire
una nuova sta per iniziare
crediamo di dover passivamente subire gli eventi
o possiamo determinare gli eventi stessi?
SPETTATORI o PROTAGONISTI?
CAMBIA TE STESSO E CAMBIERAI IL MONDO!

lunedì 6 ottobre 2008

LHC: esperimento sospeso per guasti tecnici...la particella di Dio non si trova senza prima trovare Dio...

Pausa di due mesi per LHC a causa di un guasto tecnico all’impianto dell’elio liquido
Brutto colpo per gli scienziati del CERN: LHC (a fianco), il più grande acceleratore di particelle è già fermo. Venerdì 19 settembre, a soli 9 giorni dall’inaugurazione, è saltata la connessione elettrica tra due dei magneti superconduttori che rivestono il tunnel sotterraneo: il calore prodotto dal corto circuito ha forato il condotto dell’elio liquido, materiale utilizzato per portare la temperatura dei magneti a -271 gradi °C.
L’elio è così fuoriuscito nel tunnel dove i primi di settembre era stata augurata la corsa dei protoni. Pur non avendo procurato danni alle persone, il guasto causerà un ritardo non indifferente nell’avvio degli esperimenti che hanno al centro la ricerca del Bosone di Higgs, la “particella di Dio” che svelerebbe il mistero delle massa degli oggetti.
Grande la delusione, dunque, nel mondo scientifico: dovranno infatti passare almeno due mesi prima che si riaccendano i motori dell’acceleratore. Almeno due mesi: il tempo cioè necessario a riportare i materiali a temperatura ambiente per le riparazioni del guasto e per riavviare il processo di raffreddamento dei magneti, indispensabile requisito per far sì che i protoni circolino nel tunnel ginevrino.
Un vero e proprio “scherzetto” che costerà agli scienziati del CERN non solo parecchie migliaia di euro, ma anche, ben più grave psicologicamente, il rinvio della cerimonia ufficiale di apertura,alla presenza dei capi di Stato di tutto il mondo, in origine prevista per il 21 ottobre: data in cui il mondo politico avrebbe reso omaggio a quello che comunque resta l’esperimento scientifico del secolo.

L'obesità è nel cervello

Fonte: www.corriere.it
r.s. a cura della redazione ECplanet
L'obesità sta nel cervello e non nel piatto.
Sta, per la precisione, in una proteina infiammatoria capace di condizionare direttamente l'assunzione del cibo e quindi l'aumento di peso.
È la prima volta che si dimostra qualcosa del genere e la ricerca pubblicata su Cell, nonostante sia stata condotta sui topi, lascia sperare nella possibilità di percorrere una strada completamente nuova nello studio di farmaci anti-fame e nella messa a punto di sistemi di prevenzione.
Non solo dell'obesità in sé, ma anche delle patologie correlate,come il diabete o le malattie cardiovascolari. L'INFIAMMAZIONE
I ricercatori, un gruppo americano dell'University of Madison-Wisconsin guidato da Dongsheng Cai, si sono focalizzati su un'area cerebrale chiamata ipotalamo, che controlla l'equilibrio di alcuni sistemi dell'organismo, compreso l’appetito e il bilancio energetico, e sull'infiammazione metabolica, un nuovo fenomeno che sembra all'origine di molte malattie come quelle cardiovascolari e anche il diabete.
Non si tratta della «normale» infiammazione che si associa per esempio a un'infezione, a un trauma o un tumore, ma di una infiammazione molto meno evidente ma cronica, che interessa le cellule a livello molecolare. Questo particolare tipo di infiammazione è innescata da alcune proteine e a sua volta mette in moto altre proteine. I ricercatori hanno cercato di capire se il fenomeno dell'infiammazione metabolica potesse in qualche modo essere presente anche nei neuroni del cervello e condizionare l'assunzione di cibo.
COMPLESSI
Studiando i topi, gli esperti hanno dimostrato l'effettiva presenza nel cervello (e in particolare nell'ipotalamo) di un complesso di proteine dell'infiammazione, in sigla NF-kappaB, che può essere attivato da una specifica proteina chiamata IKKbeta, e hanno anche verificato che queste proteine sono più abbondanti qui che nei tessuti periferici dell'organismo.
Hanno però visto che di solito, nel cervello, rimangono inattive.
Quando però l'alimentazione è particolarmente ricca di grassi, il sistema si mette in moto e dà così origine a un circolo vizioso: quanto più si attiva, tanto più aumenta l'appetito e l'introduzione di cibo.
Se invece si blocca la proteina IKKbeta che stimola il sistema (disattivando il gene che la produce), quest'ultimo non si attiva, l'assunzione di cibo diminuisce e i topi non ingrassano. Così questa proteina potrebbe diventare un nuovo bersaglio.
Data articolo: ottobre 2008

giovedì 2 ottobre 2008

Mondi possibili

di: Zret
Esistono altri mondi dove gli eventi si dipanano in modo differente da come si svolgono qui, in questa nostra dimensione ?
È la teoria elaborata da Hugh Everett III (1930-1982) [1], lo scienziato che ipotizza l'esistenza dei molti mondi. Per Everett, l'idea del collasso della funzione d'onda, ossia del congelamento della realtà in uno ed uno solo particolare stato, discende dall'incapacità degli esseri viventi di interagire con la totalità della realtà quantistica, essendo gli uomini confinati lungo una sola diramazione della nostra realtà che continuamente si scinde in modo schizofrenico.
Questo scenario ha conseguenze quasi inimmaginabili, come i paradossi di molti racconti di Borges, in cui ogni cosa che può logicamente succedere succede o dove gli avvenimenti si biforcano in nuove diramazioni da cui si generano altri bivii... “Ciascuno di noi continuerà ad esistere, finché vi saranno lo spazio ed il tempo, perché, anche se moriamo in questo mondo, ne esiste un altro nel quale ciò non accade, ad infinitum.” (John D. Barrow, Il mondo dentro il mondo, Oxford, 1988).
Le idee di Everett rivelano in primo luogo il singolare sincronismo che spesso mette in comunicazione la letteratura e la scienza: più o meno negli stessi anni artisti e fisici disegnano prospettive cosmologiche ed ontologiche che tendono a convergere verso una nuova concezione del reale.
Anzi, come sovente accade, Jose Luis Borges, letterato ingegnoso e profondo, sebbene talora cerebrale, creatore di geometrie narrative non euclidee, precorre i tempi, immaginando situazioni compossibili. S
ono scenari del tutto controintuivi e lontani dal senso comune, ma che aprono una breccia nel muro solido eppure evanescente della nostra realtà.
E' singolare che l'idea di immortalità, espulsa dalla scienza materialista e considerata alla stregua di una mera superstizione dalla maggior parte degli accademici, si riaffacci nel nostro orizzonte culturale dominato dall'incredulità e dall'agnosticismo, attraverso le elucubrazioni, comunque non gratuite, di un fisico. Tra l'altro, visto che alcuni paradigmi, meglio paradogmi si stanno sgretolando, la teoria dei molti mondi sembra adatta ad incarnare lo Zeitgeist dei decenni futuri, quando finalmente il pensiero, liberatosi di inutili involucri scientisti, potrà armonizzare alcune tra le congetture più avanzate della meccanica quantistica con le concezioni di correnti filosofiche non cartesiane.
Si profilerà forse un modello interpretativo che, oltre grazie al suo intrinseco fascino, potrà dare linfa a quei sogni che accompagnano un'umanità prigioniera in una segreta spazio-temporale, un'umanità che viaggia in un treno deteministico diretto in modo ineluttabile verso la sua meta entropica, verso la morte termica, il nulla. Chi può escludere che un giorno forse non lontano riusciremo a trovare un varco ed ad inoltrarci in uno dei tanti giardini dell'universo dove è il tempo è reversibile, dove gli eventi possono essere cambiati ed in cui le “leggi” di natura acquisiscono un'altra natura ? La nostra condizione limitata e costretta da catene invisibili si può superare. Si può aprire una finestra che si affaccia sul sogno divenuto realtà.
Note:
[1] Hugh Everett III (Maryland, 11 novembre 1930 – McLean, 19 luglio 1982) è stato un fisico statunitense attivo principalmente all'Università di Princeton. E' stato celebre tra i fisici per aver formulato per primo nel 1957 l'interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica, definito anche multiverso. Secondo questa teoria, quando si esegue una misurazione quantistica e si osserva una funzione d'onda, questa non diventa l'unica reale (come si pensava precedentemente), ma assumono esistenza anche tutte le misure che non sono state trovate, generando ognuna un altro universo. Everett abbandonò gli studi in fisica subito dopo aver completato la tesi di dottorato, scoraggiato dallo scarso interesse degli altri fisici verso queste sue teorie.

La poligamia ha lasciato le sue tracce nel genoma umano

La poligamia e la monogamia
r.s. a cura della redazione ECplanet
Non in tutti, ma in un piccolo gruppo di persone che ha avuto una grande tradizione di questa pratica alle spalle.
A rivelarlo è stato un gruppo di ricercatori dell'Università dell'Arizona in uno studio pubblicato sulla rivista Plos Genetics.
Il termine poligamia si riferisce alla pratica di accoppiamento con più donne.
Una pratica, questa, seguita da molte popolazioni per decine di migliaia di anni e che sembra aver lasciato tracce profonde sul genoma umano.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato il Dna di 90 persone appartenenti a sei gruppi diversi: Melanesiani, Baschi, Cinesi Han e - tre diverse culture africane - Mandenka, Biaka e San.
Ebbene, gli scienziati hanno identificato differenze genetiche nel cromosoma X delle persone appartenenti a gruppi che praticano o hanno praticato per molto tempo la poligamia.
Nessuna traccia è però stata trovata nei gruppi monogami. “Non so per quanto tempo - ha spiegato Michael Hammer, coordinatore dello studio - la monogamia è stata con noi.
Ma, dal punto di vista evolutivo, non per molto tempo”. Secondo il ricercatore, “la maggior parte delle società pratica una qualche forma di poligamia”.
“Anche se la maggior parte degli uomini occidentali - ha detto - non sposa più donne, gli uomini tendono a fare figli con più donne rispetto alle donne con più uomini”.
Non è affatto stupito dei risultati di questo studio un altro scienziato che ha per molto tempo studiato la poligamia, Dmitri Petrov. “Non è una sorpresa. La poligamia è qualcosa che ci si aspetta di trovare”, ha detto.
Petrov e alcuni suoi colleghi hanno scoperto lo stesso mdello genetico trovato da Hammer nelle mosche della frutta.