lunedì 30 maggio 2011

UNO SPAY NASALE PER L''EMICRANIA

Alan Rapoport, presidente dell' International Headache Society, al congresso sulle cefalee dell'Istituto Carlo Besta a Stresa ha annunciato che presto sarà in commercio anche in italia, come lo è già negli USA una formulazione usa e getta a base di zolmitriptan, che si e' rivelata efficace contro emicrania e cefalea a grappolo. Lo zolmitriptan è il secondo (in ordine di immissione in commercio) rappresentante della classe degli agonisti dei recettori della serotonina.

La cefalea a grappolo e' caratterizzata da attacchi che si presentano in periodi di uno-due mesi, detti grappoli, intervallati da diversi mesi di benessere, con un dolore quotidiano molto violento (da una crisi ogni due giorni fino a otto crisi al giorno), che dura tra 15 e 180 minuti, compare spesso alla stessa ora e in sede oculo-fronto-temporale.

Pochi strumenti terapeutici riescono a eliminare questo dolore, quelli in uso si sono dimostrati poco maneggevoli, come l'inalazione di ossigeno puro da fare in ospedale a pressione costante di 10-15 litri al minuto.

Questo nuovo farmaco non darebbe effetti collaterali quali nausea e vomito, entrando rapidamente in circolo, la sua azione analgesica si manifesta già entro 30 minuti dall'insufflazione.

Una volta che la prima frazione di farmaco e' entrato in circolo, una seconda viene assorbita a livello del circolo gastrointestinale mantenendo l'effetto terapeutico.

sabato 14 maggio 2011

SALE e RISCHI PER LA SALUTE

Lo dimostrano i dati preliminari della prima fotografia sui consumi di sale nel nostro Paese, presentata in anteprima durante il Congresso in corso a Firenze dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).

Con un cucchiaino da tè in meno di sale ogni giorno e si potrebbero evitare 67 mila casi di infarto all'anno, 40 mila ictus, con vantaggi sulla salute molto elevati.
I rischi di una alimentazione troppo salata sarebbero infatti maggiori addirittura di quello legati al fumo e al sovrappeso.

Lo studio Minisal-Gircsi, coordinato da Prof Strazzullo dell'Università di Napoli Federico II in collaborazione con l'ISS (l'istituto superiore di Sanita'), l'Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), l'Università Cattolica di Campobasso, l'Università di Foggia e la Fondazione per l'ipertensione arteriosa, ha permesso di monitorare circa 3000 adulti tra i 35 e i 79 anni.
Secondo le raccomandazioni dell'Oms il consumo di sale quotidiano non dovrebbe superare i 5
grammi ma gli italiani ne introducono in media il doppio: solo il 14 % delle donne e appena il 4 % degli uomini non oltrepassano tali limiti.

Delle regioni esaminate fino ad oggi, tutte hanno un consumo superiore ai 9 grammi negli uomini e a 7 grammi nelle donne adulte (35-79 anni).

Maglia nera al Sud: in Basilicata, Calabria e Sicilia si introducono in media 2 grammi di sale in più al giorno, rispetto alla media dei 10 grammi