sabato 26 novembre 2011

UN CHEWIN GUM ALL'ORMONE PER RITROVARE IL PESO FORMA

I ricercatori della Syracuse University di New York hanno condotto uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Medicinal Chemistry, da cui è emerso che si può controllare il proprio peso grazie all’aiuto di un chewin-gum che agevola l'eliminazione del senso di fame.
Lo studio ha mostrato come le persone obese abbiano una bassa concentrazione dell'ormone PPY nel loro organismo, e se esso è loro somministrato, via endovena, riduce il senso di fame e quindi l'assunzione di calorie.
Gli studiosi statunitensi hanno dimostrato che l’ormone PYY, che regola la sensazione di fame e di sazietà, può essere rilasciato nel sangue per via orale, appunto masticando solo una semplice gomma; un solo chewin-gum al mattino potrebbe evitare di introdurre fino a circa 68 calorie a giorno.
L'analisi è stata condotta anche su persone senza problemi gravi di peso e ha avuto i medesimi risultati.
Il problema della somministrazione per via orale sta nell'evitare che esso sia digerito e distrutto durante il suo percorso nel tratto digerente.
Così gli esperti l'hanno legato alla vitamina B12, in modo che sia garantito il trasporto dell'ormone fino all'intestino dove deve indurre il senso di sazietà.
Da qui l'idea è quella di includere l'ormone all'interno di un chewing gum e permettere che sia rilasciato masticando, un po' come quelle gomme che servono per smettere di fumare.
Il chewin-gum funzionerà in questo modo: si potrà fare un pasto equilibrato, poi si masticherà la gomma, che comincia ad avere effetto 3-4 ore più tardi, diminuendo l’appetito quando si avvicina il prossimo pasto.

lunedì 7 novembre 2011

LA LINGUA DEI DELFINI

Il gruppo di ricerca guidato da Bruno Diaz Lopez, direttore del Bottlenose Dolphin Research Institute (BDRI), a Golfo Aranci, in Sardegna ha realizzato il piu' completo studio sui suoni emessi dal delfino tursiope, la specie piu' comune e studiata, nonche' piu' usata nei delfinari e dai media, (il delfini che si vedono nelle serie TV e nella pubblicità).
Sono stati identificati, per la prima volta, 14 segnali e una serie di comportamenti ''socialmente complessi'', raccolti in uno lavoro pubblicato dall'americana Nova Science Publishers.

Lo studio iniziato nel 1991 ha seguito la comunità' locale di delfini, circa 23 esemplari, ai quali durante l'estate se ne aggiungono altri provenienti da altre zone, come la Maddalena, per un totale di 62 animali.
Lo studio è stato condotto su animali in libertà, sia in superficie che sott'acqua identificati attraverso una foto della pinna dorsale'.
Dalle conclusioni emerge che i delfini utilizzano un linguaggio complesso fatto di sfumature, dai melodici fischi usati dalle mamme per mantenere il contatto con i cuccioli, ai piu' forti e stridenti impulsi a raffica emessi quando c'e' di mezzo la lotta per il cibo.

Se un gruppo di delfini deve contendersi dei pesci rimasti incastrati in una rete, l'animale dominante emette un impulso a raffica, avvertendo gli altri di abbandonare il campo e cosi' accade.
In questo modo viene ristabilita la gerarchia interna al gruppo, non si arriva allo scontro fisico e soprattutto tutti gli animali hanno ottenuto un risparmio energetico.
Se si fossero scontrati avrebbero perso piu' energia di quanta ne potevano guadagnare dal cibo.

Un'altra scoperta è l'unidirezionalità dei suoni emessi: se un delfino emette un segnale, rivolgendosi solo ad un altro delfino all'interno di un gruppo, il destinatario capisce che il messaggio e' diretto a lui, mentre per i fischi questo discorso non vale, una volta emessi sono diretti a tutti gli animali presenti, come la voce umana.
Sono stati identificati, poi, anche segnali emessi dai maschi, sotto forma di suoni pulsanti, simili a scariche elettriche, dirette all'apparato sessuale femminile, probabilmente per saggiare se sono in fase ovulatoria.

E' emerso un dato interessante: la capacita' che i delfini hanno di scegliere nel branco, un delfino in particolare, in base all' attività che si intende fare, pesca al largo, tra le reti o esplorazioni.
E' come se i delfini decidessero di farsi accompagnare da quegli animali che possono insegnar loro qualcosa, trasferendo così le conoscenze e le pratiche vantaggiose per la comunità .