lunedì 31 agosto 2009

Chi informa chi...quando l'informazione diventa reato.




Fini Granellini
di byoblu | del pubblicato il 30/08/2009

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domenica 30 agosto 2009

UN VACCINO CONTRO LA POVERTA' E L'ASSENZA DI TUTELA SANITARIA

E' in arrivo un nuovo ceppo molto piu' aggressivo dell'influenza A.
Nuovo allarme dell'Oms: tra l'autunno e l'inverno il 20-30% della popolazione europea potrebbe essere contagiato dalla seconda ondata della pandemia.L'OMS ha comunicato che il virus H1N1 ha provocato almeno 2.185 morti e 209.438 contagiati in 177 Paesi ed e' ormai il virus influenzale dominante del mondo, avendo soppiantato quello dell'influenza stagionale.
A rischio ci sono in particolare le minoranze e gli indigeni, gruppi solitamente meno assistiti dal punto di vista sanitario e tra i quali sono piu' frequenti casi di asma, diabete e ipertensione.
Adesso l'Organizzazione Mondiale della Sanita' ha avvertito che si stanno registrando casi in cui il virus attacca direttamente i polmoni, anche di persone giovani e perfettamente sane che di solito non si ammalano per le comuni influenze.
Il nuovo ceppo, che si potrebbe diffondere nei prossimi mesi, "causa gravi problemi respiratori e richiede lunghi ricoveri nei reparti di terapia intensiva di strutture specializzate", ha sottolineato l'Oms in un comunicato di aggiornamento sulla pandemia.
In alcuni Paesi dell'emisfero meridionale dove attualmente e' inverno, ha riferito l'Oms, la percentuale di contagiati ricoverati in terapia intensiva ha raggiunto il 15%, ma dobbiamo aggiungere che i ricoverati appartengono al ceto meno abiente della popolazione.

Prevenzione o Dirty Play

Sull'influenza suina e relativo vaccino frettolosamente messo in commercio, senza le verifiche necessarie e con studi preliminari poco approfonditi, ne abbiamo già parlato nei post precedenti.
Abbiamo definito marketing virale le strategie messe in atto per elevare la nostra percezione del rischio contagio: fattore di rischio in realtà irrisorio in relazione ad altri fattori di morbilità e mortalità presenti nella popolazione mondiale, (milioni di bambini muoiono ogni giorno di diarrea per aver consumato acqua o cibo contaminato), ma anche in quella occidentale ed europea nella fattispecie.
Adesso stiamo assistendo alla fase virale acuta in cui i mezzi di comunicazione serviranno da vettori. Non sono bastati gli allarmistici servizi sull'epidemia dal Messico all'Argentina e poi alla vicina Inghilterra.... adesso arriva addirittura un serial televisivo in onda da settembre dal titolo esplicativo SURVIVORS (Sopravvissuti) ed a cosa sono sopravvissuti?
Ma guarda caso proprio ad un virus altamente contagioso e letale che azzererà quasi la popolazione globale( naturalmente lo scenario è quello statunitense, o comunque riferibile ad un paese sviluppato, a maggioranza bianca ed anglofono).
Ed entro i primi di novembre secondo gli epidemiologi dovremmo dare il nostro braccino per la punturina con il vaccino, altrimenti?
Altrimenti potremmo infettarci e ...morire per una forma appena più resistente di bronco-polmonite, e dire che si spendono miliardi per andare nello spazio oppure per trovare la famigerata particella di Dio e poi qui sulla Terra non abbiamo ancora messo in atto gli strumenti tecnico-scientifici per garantire a tutta la specie la sopravvivenza in sicurezza e dignità.
Le stime sono già tutto un programma: negli USA ci si aspetta che il contagio interessi il 40% della popolazione, così anche in Europa per non essere da meno si sparano cifre e pronostici di morbilità che vanno tra il 20 ed il 30% della popolazione.
Si mette l'accento sul termine pandemia, come se si trattasse di un anatema.
In realtà significa che un'infezione è attiva nei 5 continenti, quindi il raffreddore è pandemico da secoli, almeno da quando gli Spagnoli lo traghettarono nel Nuovo Mondo, l'AIDS lo è da quasi 30 anni, così gran parte delle malattie sessualmente trasmissibili, la TBC etc...
Nessuno che parli di come rafforzare le difese immunitarie, anzi si ignora completamente la prima regola: non sottoporre l'organismo a stress fisici ed emozionali, perchè è acclarato che questi sono fattori immunodeprimenti.
Non ci sembra pertanto salutare la valanga di informazioni negative correlate all'infezione, i bollettini epidemiologici, letti come bollettini di guerra e adesso anche SURVIVORS per imparare a sopravvivere quando il vaccino funzionerà per espandere più velocemente il contagio.
Il problema non è il virus è il corpo ospite.
C'è un'alternativa percorribile tra la sindrome del sopravvivente fomentata da Survivors e vaccino...riprendere l'approfondimento di un testo ispirato proprio al tempo in cui imperversava la temutissima peste: il Decamerone di Messer Boccaccio.
Personalmente non prenderò il vaccino perchè voglio salvaguardare il mio sistema immunitario senza sottoporlo a stress nell'incipienza della stagione fredda.
Ognuno faccia secondo coscienza, il libero arbitrio è legge suprema.

giovedì 27 agosto 2009

Quando l'amore è malato

Fonte:http://donna.libero.it/lifestyle/
Un amore "malato", un rapporto basato su abusi fisici e psicologici: ecco quali sono i segnali rivelatori, per accorgersene in tempo e scappare lontano.
O per aiutare un'amica che ha bisogno ma che non osa parlarne.
Ci sono segnali inequivocabili, a volte solo delle sensazioni: ma basta poco per rendersi conto che quello che si sta vivendo è un rapporto sbagliato, che potrà farvi solo soffire lasciando segni indelebili nel cuore e a volte anche sul corpo.
Di fronte a un gesto violento o a un comportamento crudele non credete al ravvedimento: chi si comporta così spesso chiede scusa, ma poi ricasca immancabilmente nello stesso chliche.
I segnali di una relazione "disturbata" sono piuttosto semplici da cogliere, l'importante è non fingere di non vedere:
gelosia portata all'estremo, coercizione sessuale, abusi verbali, bugie, violenza fisica, infedeltà, aggressività, prepotenza...
Se qualche dubbio resta ancora, o se volete aiutare un'amica che non sembra volersi rendere conto della realtà, basterà rispondere ad alcune domande con la massima onestà.
Il tuo partner:
- È molto protettivo/a, quasi ossessivo/a
- È geloso/a senza motivo
- Cerca di tenerti lontana dai tuoi amici e parenti
- Non ti fa sentire libera/o di andare dove vuoi quando vuoi
- Non vuole che frequenti un corso o la scuola
- Rompe e distrugge i tuoi oggetti personali, o i tuoi ricordi
- Ti proibisce di accedere al conto corrente
- Controlla al 100 per 100 le finanze di casa
- Ti costringe ad avere rapporti sessuali anche quando non ne hai voglia
- Ti costringe ad accettare atti sessuali che gli hai detto di non gradire
- Ti svilisce in continuazione
- Ti umilia di fronte agli altri
- Ti tratta male davanti ai bambini
- Manipola la realtà a tu sfavore
- Ti minaccia
- Ti insulta, ti dice parolacce
Ed ecco le circostanze di potenziale attitudine all'abuso che ti dovrebbero mettere in allarme anche prima che la situazione precipiti e che si manifestino i primi episodi gravi:
- Il tuo partner ha un passato di abusi
- Il tuo partener ha subito abusi da piccolo
- La relazione tra i suoi genitori era del tipo sopra descritto
- Il tuo partner abusa di alcol o di droga (o ne ha abusato in passato)
- Il tuo partener è molto irascibile e perde la calma facilmente
RICORDARE SEMPRE
Chi "ama" male non ama il partner per quello che è ma cerca continuamente di cambiarlo.
Criticandolo per tutto ciò che fa, isolandolo dagli altri per farlo sentire ancora più debole, chiedendogli o costringendolo a fare ciò che non vuole, controllando ogni aspetto della sua vita "cosa deve mangiare, chi deve vedere, come si deve vestire" - fino a far diventare il rapporto una prigione;
dicendogli in continuazione quanto è stupido, brutto, grasso, o facendolo sentire sempre inadeguato. C'è qualcosa di terribilmente sbagliato in un rapporto che presenti anche solo uno di questi sintomi.
Quando una relazione funziona, quando un amore è "giusto" dovremmo sentirci belli, amati, al sicuro. Dovremmo aver voglia di crescere, di migliorare, di uscire, di metterci un bell'abito per farlo, dovremmo avere l'appoggio incondizionato del partner.
Se pensi di essere caduta in un rapporto pericoloso o che stia capitando a qualcuno vicino a te, fai qualcosa: non è mai troppo tardi.

LA PROSTITUZIONE FISICA E MENTALE E' CONDICIO SINE QUA NON PER LA CARRIERA UNIVERSITARIA?

sembra proprio di si' secondo i dati dell'inchiesta promossa tra gli studenti universitari dal portale universiNet.it consultato ogni anno da piu' di 250.000 ragazzi per la preparazione gratuita ai test di ammissione alle facoltà universitarie.
"I dati del 2009 mostrano una incredibile perdita di fiducia nel sistema di valutazione universitaria, forse acuito dagli ultimi scandali sulla valutazione della maturita' - dice Renato Reggiani, direttore editoriale di UniversiNet.it -. Ma la nostra inchiesta si limita a fotografare una situazione, dai nostri dati emerge un degrado morale dell'universita' italiana o almeno della sua percezione da parte degli studenti che ritengono quasi inutile la preparazione e optano per scorciatoie classiche come la raccomandazione del politico o del professore o sessuali".
Dei 12.160 studenti che hanno partecipato al sondaggio, per il 78% per superare l'esame di accesso e' piu' importante trovare una raccomandazione che studiare.
Solo il 15% (l'anno scorso il dato era al 20%) ritiene invece molto piu' utile trovare sui libri le risposte dei quiz.
Quale e' la raccomandazione piu' forte?
Peril 25% quella di un politico di livello nazionale, poi quella di un professore (per il 23%) e quella che automaticamente si otterrebbe frequentando un corso di preparazione a pagamento (21%).
Le aspiranti matricole (il 29%, il doppio rispetto al 2008) per avere una raccomandazione sarebbero pronte anche ad andare a letto con il potente di turno. Secondo i risultati dell'indagine, il 9% dei ragazzi e il 38% delle ragazze e' disposto ad offrire prestazioni sessuali per accedere all'universita'.
Il 22% pagherebbe in denaro e il 18% prenderebbe invece la tessera di un partito.
Se questo è il quadro della situazione, l'università è diventata un ente altamente diseducativo.
Come dice il proverbio" quando il piccolo parla il grande ha già parlato", dunque gli studenti riportano una realtà che vedono intorno a loro: le carriere di molti docenti ed assistenti universitari sono passate proprio attraverso questi parametri, intuiti come strategia vincente pertanto da emulare.
Aspettiamo il corso universitario in MIGNOTTERIA APPLICATA, (farebbe badget più di quegli inutili migliaia che si istituiscono per dare la cattedra a qualche vassallo di turno per qualche semestre), almeno si potrà dire che nel nostro paese non siamo degli improvvisati, ma la prostituzione mentale, etica e sociale si impara all'UNIVERSITA'!

Le persone che hanno avuto un'infanzia difficile hanno piu' probabilita' di sviluppare un'ulcera allo stomaco da adulti

Lo afferma un nuovo studio finlandese, che ha misurato il livello di stress in eta' infantile in base a parametri quali difficolta' economiche costanti della famiglia, conflitti tra la madre e il padre o la presenza di un membro della famiglia con una malattia grave o problemi di alcolismo.
La ragione del legame tra infanzia stressante e ulcera da adulti non e' chiara, ma si possono avanzare delle ipotesi, scrivono i ricercatori sul World Journal of Gastroenterology.
Una possibilita' e' che di solito i bambini che hanno un'infanzia difficile appartengono a famiglie a basso reddito, che crescono in condizioni disagiate e piu' facilmente vengono infettati dal batterio Helicobacter pylori, causa della maggior parte delle ulcere allo stomaco.
L'equipe del dottor Markku P.T. Sumanen, della University of Tampere in Finlandia, ha analizzato i dati di 19.626 adulti dai 20 ai 54 anni, che hanno preso parte a un sondaggio tra il 1998 e il 2003.
Di queste persone, a 718 era stata diagnosticata un'ulcera.
Nel complesso, questi soggetti con l'ulcera avevano sofferto di molte piu' avversita' in infanzia rispetto alle persone senza ulcera: il 45%, per esempio, ha riferito di provenire da famiglie con difficolta' finanziarie, contro il 27% delle persone senza ulcera; il 42% ha raccontato che un familiare era gravemente malato, contro il 27% di coloro che non avevano l'ulcera.
Gli studiosi hanno preso in considerazione anche altri fattori di rischio dell'ulcera, come il fumo, il bere, l'uso abituale di anti-infiammatori e lo stress, ma anche calcolando questi elementi, le difficolta' in infanzia sono risultate comunque legate a un aumento del rischio di ulcera in eta' adulta.
Un risultato, concludono Sumanen e colleghi, che non prova che le avversita' da bambini siano di per se' causa dell'ulcera, ma aiuta a prevedere quali persone rischino maggiormente di sviluppare l'ulcera da adulti.

OVAIO POLICISTICO: L'AGOPUNTURA PUO' AIUTARE

La sindrome da ovaio policistico, una condizione che colpisce fino al 10 per cento delle donne e causa dolorose cisti ovariche, puo' essere migliorata grazie all'uso dell'agopuntura.
E' quanto rivela uno studio della Sahlgrenska Academy, Universita' di Gothenburg (Svezia), pubblicato sull'American Journal of Physiology.
"Una combinazione di 'elettroagopuntura' (agopuntura con stimolazioni elettriche) e moderato esercizio fisico aiutano a ridurre gli effetti della sindrome", ha spiegato Elisabet Stener-Victorin, ricercatrice che ha condotto lo studio. "Non sappiamo esattamente cosa causi la sindrome da ovaio policistico - ha continuato - ma nelle donne in cui e' presente l'attivita' del sistema nervoso simpatico e' maggiore".
Per Sterner-Victorin, l'attivita' anormale di questo sistema potrebbe essere una causa della sindrome e l'agopuntura sembra riuscire proprio a diminuire l'attivita' del sistema nervoso simpatico.
"Inoltre, l'agopuntura ha portato altri benefici", ha detto Sterner-Victorin. "I livelli di testosterone delle pazienti - ha concluso - si sono abbassati, e il ciclo mestruale e' ritornato a essere piu' regolare".

venerdì 21 agosto 2009

NANOG: la proteina che fa restare giovani e pluripotenti le cellule staminali

E' una proteina che permette alle cellule bambine di restare tali e quindi pluripotenti, ossia in grado di svilupparsi in ogni direzione, diventando cellule di pelle, cervello, ossa o polmoni.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Cell, è stata condotta in Gran Bretagna, dal Centro di ricerca sulle cellule staminali dell'associazione Wellcome Trust, presso l' Università di Cambridge.
La scoperta, che ha ricostruito il passo cruciale nella catena di eventi che dà alle staminali la capacità di svilupparsi in ogni direzione, è un passo in più verso la possibilità di future terapie basate sulle staminali.
La proteina era nota dal 2003, ma soltanto adesso la sua funzione è stata compresa fino in fondo.
I ricercatori l'hanno chiamata Nanog, dalla frase celtica "Tir Nan Og" che indica la terra dell'eterna giovinezza. Svelare il segreto della 'pluripotenza' era uno dei grandi obiettivi della ricerca sulle staminali, osservano gli autori della ricerca, Jose Silva e Jennifer Nichols. "La nostra ricerca dimostra che la proteina Nanog accende l'ultimo interruttore nel processo a più tappe che dà alle cellule il potere della pluripotenza".
Senza questa proteina le cellule resterebbero a metà strada: gli embrioni non potrebbero svilupparsi e ogni tentativo di programmare le cellule adulte fallirebbe.
Poiché la proteina Nanog funziona come un vero e proprio regista, che controlla l'attività di molte altre proteine attive nelle staminali, "la prossima sfida - dicono i ricercatori - è scoprire esattamente come Nanog influenza l'attività di tutte le altre molecole".

Dieta e Fitness

Consigli utili da chi li sperimenta personalmente "sul campo"
dietaefitness.net > Home

Frattali - Introduzione

Frattali - Introduzione

mercoledì 19 agosto 2009

Una delusione d'amore manda il cuore in pezzi:confermato collegamento genetico tra dolore fisico e rifiuto sociale

Un gruppo di ricercatori dell' Universita' della California ha infatti scoperto un collegamento genetico tra il dolore fisico e il rifiuto sociale. Questo significa, secondo quanto riportato dalla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, che la rottura di un rapporto puo' essere davvero molto dolorosa anche a livello fisico.
Gli scienziati hanno trovato che il gene 'OPRM1' (recettore mu per gli oppioidi), che regola i piu' potenti antidolorifici del nostro corpo, e' anche coinvolto nelle esperienze sociali molto dolorose.
Una variazione di 'OPRM1', spesso associata al dolore fisico, e' legata anche alla quantita' di dolore sociale che una persona sente quando viene rifiutata. Alcune persone, in particolare, presentano una rara forma del gene e sono piu' sensibili al rifiuto e quindi al dolore sociale.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato i campioni di saliva di 122 volontari per capire quale versione del gene OPRM1, quella piu' sensibile o meno, avevano i soggetti. In primo luogo, i volontari hanno risposto a una serie di domande per misurare la propria sensibilita' al rifiuto. Sono stati invitati poi a esprimere il proprio accordo o disaccordo con affermazioni tipo "Io sono molto sensibile a tutti i segnali di una persona che non vuole parlare con me". Infine, i ricercatori hanno testato le emozioni di 31 volontari quando sono stati volutamente esclusi da un gioco al computer che prevedeva un scambio di una palla virtuale tra i partecipanti. "Le persone con la rara forma del gene del dolore, che hanno mostrato in precedenti lavori di essere piu' sensibili al dolore fisico, hanno anche segnalato i piu' elevati livelli di sensibilita' al rifiuto e hanno dimostrato una maggiore attivita' nella regione del cervello associata al dolore sociale quando sono stati esclusi", ha spiegato Naomi Eisenberge, una delle autrici dello studio.
E' la prima volta che gli scienziati sono riusciti a dimostrare che i geni coinvolti nel dolore fisico sono legati a loro volta a esperienze mentalmente dolorose, come quella di una rottura amorosa.

peso forma: Per evitare un cibo ingrassante basta guardarlo!

Secondo uno studio dell' Universita' di Utrecht, guardare l'immagine di un cibo 'tentatore' aiuta le donne a non cedere al peccato di gola. i risultati della ricerca sono stati riportati dal quotidiano britannico The Sun.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno mostrato a un gruppo di volontarie la foto di una torta al cioccolato o la foto di un fiore. Dopo aver chiesto alle donne quanto sia importante per loro seguire una sana alimentazione, i ricercatori hanno invitato le volontarie a scegliere tra una bella fetta di torta o un dietetico biscotto di farina d'avena.
La maggior parte delle volontarie che hanno visto la foto della torta al cioccolato hanno scelto lo spuntino sano alla gustosa fetta di torta.
Una scelta, questa, che non ha sorpreso poco gli scienziati. "L'utilizzo di immagini - ha detto Susan Quilliam, psicologa che ha partecipato allo studio - per stimolare il cervello e' molto ingegnoso. Vedere la foto fa scattare il campanello d'allarme che ricorda alla parte responsabile del nostro cervello quali sono i cibi cattivi e quali sono quelli buoni".
In questo modo, secondo gli scienziati, il nostro cervello non avra' nessuna confusione o incertezza e non sara' sopraffatto dal gusto o dall'odore di un alimento.
Ma attenzione.
I ricercatori hanno avvertito: questa strategia visiva non funziona se le donne non sono state prima ben addestrate a comprendere l'importanza di resistere a un peccato di gola.

martedì 18 agosto 2009

L'agopuntura riesce a influenzare la risposta del cervello al dolore.

Lo rivela uno studio dell' Universita' di Michigan (Stati Uniti) che grazie a tecniche di scansione cerebrale, e' riuscito a verificare alcuni effetti di questa pratica cinese tradizionale. "L'agopuntura scatena dei meccanismi simili a quelli degli oppiacei, come morfina e codeina", ha detto Richard E. Harris dell' U-M Chronic Pain and Fatigue Research Center, autore dello studio pubblicato sul Journal of NeuroImage.
"Queste sostanze aumentano la disponibilita' dei recettori per gli oppiacei, che in certe zone del cervello regolano la risposta al dolore".
L'agopuntura cinese agirebbe nella stessa maniera, aumentando la ricettivita' agli oppiacei con una conseguente riduzione del dolore.
Per i ricercatori, questa scoperta potrebbe portare a un nuovo campo di ricerca sulle capacita' dell'agopuntura.
"I pazienti che soffrono di dolore cronico potrebbero sottoporsi a sessioni di agopuntura, per rispondere meglio all'azione degli oppiacei somministrati", ha concluso Harris

sabato 15 agosto 2009

Scuola di Scienze Quantistiche -I anno

I contenuti trattati nelle lezioni seminariali tenute dal dott. Gaetano Conforto (ottobre 2008 - aprile 2009) del I Anno della Scuola di Scienze Quantistiche.

Che cosa ha colpito Giove?

¿Qué golpeó a Júpiter?
Fonte: NASA- (versione in spagnolo)
L'articolo conferma quello che avevamo scritto pochi giorni dopo la scoperta dell'avvenuto impatto di un oggetto celeste non ancora identificato sul pianeta Giove.

mercoledì 12 agosto 2009

Gli antidepressivi raddoppiano il rischio di suicidio nei giovani al di sotto dei 25 anni

Rispetto alle pillole placebo, l'uso di antidepressivi come Prozac e Seroxat provoca un aumento del numero di pensieri e comportamenti suicidi.
E' quanto emerge da una ricerca condotta dall' Universita' di Oxford, pubblicata sul British Medical Journal, che ha analizzato oltre 100.000 pazienti in cura con questi farmaci.
"Il rischio di suicidio aumenta con l'uso degli antidepressivi", ha spiegato John Geddes, autore dello studio.
"Pensieri e comportamenti suicidi sono dimezzati quando si usano dei placebo. Inoltre, questo incremento del rischio e' fortemente legato all'eta': al di sopra dei 25 anni non si verifica".
Per i ricercatori, non tutti gli antidepressivi hanno la stessa efficacia e c'e' una grande variazione di effetti collaterali.
"Gli effetti di questi farmaci possono essere efficaci o indesiderati, a seconda del farmaco e della persona", ha detto Geddes.
"Il consiglio e' comunque di non prescrivere troppi antidepressivi alle persone al di sotto dei 18 anni, per i quali e' preferibile una terapia cognitiva".

martedì 11 agosto 2009

Fare piu' cose alla volta non fa bene al cervello e non ci rende piu' efficienti

Il 'multi-tasking' puo' rendere stressati, rabbiosi e mentalmente affaticati e causare problemi di apprendimento nei bambini, e ironicamente ci rende anche meno efficaci nelle cose che compiamo.
Lo ha scoperto una ricerca del Massachussets Institute of Technology, pubblicata sul Journal Of Experimental Psychology. "Fare piu' cose contemporaneamente richiede piu' energie dal cervello che non farle una di seguito all'altra" ha detto Earl Miller, ricercatore a capo dello studio che ha scansionato il cervello di alcuni volontari per verificare quali aree si attivano quando si eseguono piu' azioni.
"Il nostro cervello si concentra veramente su di una sola azione alla volta. Le altre semplicemente ci distraggono e ci rallentano" ha detto Miller, che sconsiglia di fare multi-tasking a meno che non sia strettamente necessario.
"Anche le persone convinte di esserne capaci non ne sono in grado. Il nostro cervello non e' fatto per ragionare in questo modo. Se proprio dovete combinare freneticamente piu' lavori", ha concluso Miller,"evitate di farlo di pomeriggio, imparate un po' di meditazione ed esercitatevi ad unire poche semplici azioni alla volta".

Ottimismo elisir di lunga vita

Fonte:(AGI) - New York

La donne ottimiste vivono piu' a lungo di quelle pessimiste e meno probabilita' di morire per qualche malattia. Vedere il bicchiere mezzo pieno, infatti, apporterebbe dei benefici per la salute. Lo hanno scoperto i ricercatori dell' Universita' di Pittsburgh (Stati Uniti), che hanno pubblicato il loro studio sulla rivista Circulation. 'Un atteggiamento negativo e pessimista e' potenzialmente dannoso' ha detto Hilary A. Tindle, ricercatrice a capo dello studio, che ha esaminato oltre 97.253 donne. 'Anche una tendenza all'avversita' nei confronti delle persone, e in particolare dei medici, puo' aumentare la predisposizione alle malattie' ha detto Tindle.

Tramite un questionario, i ricercatori hanno analizzato il grado di ottimismo nelle donne, per poi seguirle durante un periodo di 8 anni.

Risultati: Le donne ottimiste hanno il 14 % in meno di possibilita' di sviluppare una malattia cardiaca, ed il 14 % in meno di morire di una qualsiasi malattia.

sabato 8 agosto 2009

Bluff di mezza estate:come si trovano subito i fondi per comprare un vaccino per il virus H1N1 ad alta propagazione ...mediatica

LA SALUTE DEI CITTADINI
NON SI TUTELA ATTRAVERSO UN VACCINO
I casi accertati nel mondo da virus H1N1 sono circa 140mila, con 781 vittime, secondo l'ultimo bollettino diffuso dall'Ecdc (European Centre for Desease Prevention and Control).
Nei Paesi Ue nelle ultime 24 ore sono stati registrati 874 nuovi casi (nessun decesso) che portano a 16.961 il numero complessivo dei casi accertati nell'Unione.
Questi dati non giustificano procedure emergenziali,mentre il Presidente del Consiglio ha autorizzato il Ministero del Lavoro e della Salute ad acquistare i vaccini contro l'influenza "A" per proteggere dalla prevista epidemia almeno il 40% della popolazione.
La norma, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, dispone che al fine di contrastare la diffusione della pandemia influenzale da virus A, il direttore generale della prevenzione sanitaria del Dipartimento Prevenzione e Comunicazione del Ministero e' autorizzato "ad acquisire in termini di somma urgenza la fornitura di dosi di vaccino, farmaci antivirali ed i dispositivi di protezione individuale necessari per assicurare la vaccinazione delle categorie sensibili e comunque di almeno il 40% della popolazione residente nel territorio nazionale".
La disposizione, su proposta del Dipartimento della Protezione Civile, prende atto delle indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' e del Piano Pandemico Nazionale e in particolare della decisione dell'Oms di portare il livello di allerta pandemico dalla fase 5 alla fase 6, la piu' elevata e mai dichiarata precedentemente, corrispondente a 'pandemia influenzale in atto'.
Sarebbe bene far sapere a tutti che l'uso a sproposito degli antivirali può avere come conseguenza la selezione di ceppi resistenti ai farmaci.