Nel nostro cervello esisterebbe una sorta di 'sfera di cristallo' per vedere e immaginare il futuro e fare, così, valutazioni a lungo termine. Secondo quanto riferito sulla rivista The Proceedings of the National Academy of Sciences, infatti, per costruirci immagini mentali di eventi futuri attiviamo nel nostro cervello un set di zone specifiche (corteccia premotoria laterale sinistra e parte del cervelletto) legate a compiti di pianificazione ed esecuzione motoria.
Allo stesso tempo, spiega Karl Szpunar del Department of Psychology presso la Washington University con sede a St. Louis, altre regioni cerebrali ( la corteccia occipitale sinistra e la cingolata bilaterale) si attivano mentre pensiamo al futuro per creare, sulla base di luoghi a noi già noti, la scenografia degli eventi futuri che stiamo immaginando.
Prefigurarsi nella mente eventi futuri che ci riguardano è una prerogativa esclusivamente umana importantissima, affermano gli esperti, perché ci permette di ponderare e decidere il 'da farsi' sulla base delle possibili conseguenze del nostro agire. Insomma, poter creare l'immagine mentale di eventi futuri che ci riguardino in prima persona è un utile 'timone' che ci guida nel nostro agire quotidiano.
Finora, però, rimaneva un mistero quali 'sfere di cristallo' il nostro cervello consultasse per darci un'immagine mentale del futuro. Gli esperti Usa hanno svelato l'arcano coinvolgendo un gruppo di individui ai quali hanno chiesto di immaginare un evento futuro che li riguardasse in prima persona, per esempio il loro prossimo compleanno, o uno che riguardasse un loro caro, oppure ancora di ricordare un fatto del passato.
Durante questi 'esercizi mentali' gli esperti hanno esaminato l'attività cerebrale dei volontari con la risonanza magnetica nucleare.
Questa ha permesso di localizzare la 'sfera di cristallo' del cervello in un set di aree corticali distinte: la corteccia premotoria laterale sinistra e una parte del cervelletto sono principalmente attivate quando i volontari immaginano un evento futuro che li riguardi in prima persona, un po' come avviene quando immaginiamo o simuliamo mentalmente dei movimenti. Per rendere più realistica l'immagine mentale del nostro futuro, inoltre, spiega Szpunar, il cervello è in grado di ricreare i luoghi dove quell'evento si verificherà, sulla base di informazioni spaziali catalogate nella nostra memoria.
A tale scopo si attivano aree come la corteccia occipitale sinistra e quella cingolata bilaterale, già note per essere legate alla formulazione di contesti visuospaziali. Benché siano i primi dati disponibili sui circuiti neurali dove si colloca la nostra abilità di 'prevedere il futuro', conclude Szpunar, quelli offerti da questo studio rappresentano le prime prove empiriche che nel cervello esiste un sofisticato sistema per creare immagini mentali del nostro futuro e permetterci di pensare ad esso.
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