domenica 17 dicembre 2006

La Via di Casa


Il battito della Via Lattea di: Alessio Mannucci

La nostra galassia è una spirale di tipo Sb, di dimensioni e massa medie: contiene circa 150 miliardi di stelle. Essa è visibile solo in parte, dato che ci troviamo al suo interno; il piano del disco e le migliaia di stelle che contiene ci appaiono come una striscia bianca lattiginosa sulla volta celeste, detta Via Lattea. Galileo fu il primo ad osservare la Via Lattea, ma solo alla fine del 1700, William Herschel scoprì la struttura a disco della Galassia.

Oggi, arriva la notizia che la più prominente delle galassie satelliti della Via Lattea, le Nubi di Magellano (Magellanic Clouds), sembra interagire con la materia oscura della Via Lattea, creando una misteriosa “curvatura” (warp) nel disco galattico. È quanto asserito da Leo Blitz, professore di astronomia alla the University of California di Berkeley, e dai suoi colleghi che hanno tracciato questa curvatura, analizzandola nel dettaglio per la prima volta, basandosi su una nuova mappa galattica formata da emissioni di gas idrogeni.
La curvatura, vista chiaramente nel sottile disco di gas idrogeno che permea la galassia, si estende lungo l'intero diametro della Via Lattea (200,000 anni luce). Precedentemente, si era già pensato alle Nubi di Magellano come probabile causa della curvatura galattica, ma l'ipotesi era stata scartata perché le masse combinate delle nubi costituiscono solo il 2% del disco. Una massa troppo poco consistente per influenzare un disco così “massivo”, equivalente a circa 200 miliardi di soli, durante il percoroso orbitale di 1.5 miliardi di anni luce delle nubi. Martin Weinberg, professore di astronomia alla University of Massachusetts, ha creato un modello al computer per cercare di sondare l'anello di materia oscura che circonda la Via Lattea, che, sebbene invisibile, è 20 volte più massiva di tutta la materia visibile dell'intera galassia.
Secondo il modello di Weinberg, il movimento delle nubi attraverso la materia oscura creerebbe un accrescimento dell'influenza gravitazionale sul disco.

Le Nubi di Magellano, durante la loro orbita lungo la Via Lattea, riprodurrebbero dunque la curvatura osservata. “Il nostro modello non solo ha prodotto la curvatura della Via Lattea, ma durante il ciclo di rotazione delle nubi intorno alla galassia, sembra come se la Via Lattea vibrasse, proprio come un tamburo, assumendo forme diverse” ha dichiarato Blitz.

Gli astronomi hanno scoperto che lo strato di gas atomico vibra come un tamburo, e che la vibrazione consiste quasi interamente di 3 note, o modi (un punto a favore della teoria delle stringhe, ndr). Weinberg ha detto che “la simulazione non è stata perfetta, ma si è avvicinata molto ai dati reali”.

Il punto di partenza per la ricerca è stata l'acquisizione di nuovi dati “spettrali” rilasciati la scorsa estate riguardo le emissioni di idrogeno nella Via Lattea. Questa notizia è stata diffusa dall'Agenzia “France-Presse” e pubblicato dal periodico on line “Space Daily 9 Gen 2006”.

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