domenica 23 novembre 2008

Le frequenze delle emozioni

di: Edoardo Capuano
Recenti studi hanno dimostrato che le nostre emozioni provocano mutamenti vibrazionali che interagiscono direttamente con il nostro essere: un'emozione negativa, come la paura, corrisponde ad uno stato vibrazionale molto misero, a una lunghezza d'onda estesa; un'emozione positiva, come l'amore, corrisponde a un elevato modello vibrazionale, a una corta lunghezza d'onda.
Il corpo dell'essere umano è composto da materiale genetico dotato di un trasmettitore e un ricevitore estremamente sofisticati di frequenze.
In particolari sperimentazioni scientifiche si è osservato che inserendo il DNA in un contenitore tubolare di elettroni, questi ultimi si dispongono a formare una struttura uguale al DNA.
Se si rimuove il DNA, gli elettroni ritornano ad occupare le precedenti posizioni. Questa è la prova inequivocabile che il patrimonio genetico dell'essere umano interagisce di continuo con l'energia circostante; siamo noi, le nostre condizioni emotive, a influenzare il mondo di continuo.
Dentro ogni essere umano ci sono delle microantenne conosciute con il nome di amminoacidi direttamente collegate con il DNA. Inoltre, esistono 64 codici genetici o antenne, capaci di trasmettere e ricevere frequenze più elevate collegando ogni persona a dimensioni più elevate. Recenti studi scientifici suggeriscono che solo 20 di queste antenne sono attivate, e le rimanenti 44 rimangono “disattivate”. Ma solo 20 antenne sono insufficienti a collegare un essere umano con le frequenze più elevate. Ne deriva che ogni persona usa solo una piccola frazione del proprio potenziale cerebrale. Scienziati dell'Istituto HeartMath e di altri istituti di ricerca hanno fatto altre nuove e importantissime scoperte: queste microantenne presenti sul DNA si attivano o disattivano dalle frequenze filtrate in continuazione attraverso il DNA.
Per questo motivo le nostre emozioni hanno una funzione peculiare sull'attivazione di queste microantenne. Un'emozione di paura, il derivato di tutte le nostre emozioni negative, può attivare solo alcune di queste “antenne” perché genera una lunghezza d'onda lenta e lunga.
Mentre l'amore, il derivato di tutte le nostre emozioni positive, riesce ad attivare un numero molto più elevato di “antenne” perché genera una lunghezza d'onda veloce e corta.

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