di: Enrico Loi
http://www.nimh.nih.gov/
Ricercatori del National Institute of Mental Health (NIMH) forniscono alcuni indizi su come il cervello dei primati esegue una complessa ricerca visiva, per esempio quella di volto noto in mezzo a una folla di persone.
Se si sta cercando un amico alto con capelli corti e scuri, i cervello può automaticamente “evidenziare” (con un incremento di attività neurale) tutte le persone alte, per poi, all'interno di questo gruppo, esaminarle una a una alla ricerca di quelle con capelli corti e scuri. Questo tipo di ricerca sfrutta due meccanismi classici di elaborazione: in parallelo (in questo caso, la ricerca di tutte le persone alte) e seriale (un elemento alla volta, cercando una persona con i capelli corti).
Nel loro studio, Narcisse Bichot e colleghi dimostrano che durante una singola ricerca sia l'elaborazione in parallelo che quella in serie hanno luogo nell'area V4 della corteccia visiva. Per indagare sui dettagli del processo, i ricercatori hanno registrato le risposte neuronali provenienti dall'area V4 del cervello di macachi che stavano cercando una forma colorata all'interno di altre sullo schermo di un computer. Una miglior comprensione dei meccanismi biologici di ricerca potrebbe aiutare a migliorare i dispositivi di ricerca artificiali, per esempio quelli per lo screening dei bagagli agli aeroporti o delle mammografie.
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