lunedì 5 maggio 2008

Medicina alternativa

La medicina del farmaco, usata di preferenza nei paesi industrializzati, è diventata una delle principali cause di morte, se non la principale. Morti a causa di medicina omeopatica e di altri approcci non-chimici alla salute sono pressoché assenti. L'efficacia della medicina farmaceutica non è comprovata ed è un segreto aperto che i medicinali funzionino solo nel 30 al 50 per cento dei pazienti.

Il Consiglio Superiore di Sanità non ne sembra essere al corrente. Altrimenti si stringerebbero le norme sui farmaci “tradizionali”, non quelle su omeopatia, nutrizione e naturopatia.

Lamentiamo il fatto che ancora una volta, come già avvenuto nel 1990, il Consiglio Superiore di Sanità esprima un parere senza aver consultato in nessuna occasione gli esperti del settore;

Ribadisce ancora una volta che, per quanto sistematicamente ignorate, le prove di efficacia della terapia omeopatica esistono, sono pubblicate su riviste mediche internazionali riconosciute e sono sempre in numero crescente;

Ricordiamo che meno del 30% delle terapie utilizzate abitualmente dalla medicina ufficiale si base su prove di efficacia e nessuno per questo minaccia di metterle fuori dal commercio;

Auspichiamo che si approvi, quanto prima un Decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2001/83/CE, attualmente in discussione, che garantisca la libera circolazione dei medicinali omeopatici nel nostro paese, cosi come avviene in tutti i paesi d'Europa.

Comunicato stampa: Comitato Permanente di Consenso e coordinamento per le Medicine Non Convenzionali.
Fonte: http://www.fondazionericci.it/

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