lunedì 10 dicembre 2007

Malpractice: l'8% degli anziani riceve farmaci “inappropriati”.

Anziani e farmaci

di: Johann Rossi Mason
(Con la collaborazione del prof. Giorgio Maria Bressa – psichiatra)
Gli americani con più di 65 anni hanno l'8% di possibilità di vedersi prescrivere un farmaco inappropriato quando si rivolgono ad uno specialista in chirurgia o vengono ricoverati in ospedale. Un rateo ancora troppo vicino a quello del 1995, così come rivelato da uno studio pubblicato sul British Medical Journal che sottolinea come gli anziani siamo a maggior rischio di episodi di ‘malpractice’.

“Il rischio è doppiamente elevato tra le donne e potrebbe peggiorare tra i pazienti accuditi in casa, oltre a trattarsi di un problema sottostimato – sottolinea la dottoressa Margie Ranch Goulding che si occupa di Statistica Sanitaria al National Center for Health Statistics – Il nostro studio, che ha preso in esame i dati dal 1995 al 2000 pubblicato sugli Archives of Internal Medicine (2004;164:305-12) ha mostrato che prescrizioni inappropriate hanno interessato e caratterizzato 16,7 milioni di visite mediche nel 2000 con pazienti che hanno assunto almeno UN farmaco sbagliato”.

I farmaci inappropriati si identificavano in due elenchi: il primo indicato nel 1997 da un gruppo di esperti segnalava 38 farmaci o gruppi di farmaci che normalmente dovrebbero essere evitati negli over 65. Il secondo elenco è stato siglato dagli esperti nel 2000 e comprendeva 19 farmaci o gruppi del primo elenco considerati ‘sempre da evitare’ o ‘ raramente appropriati’ nei pazienti anziani.

I tre farmaci identificati come ‘grande e persistente parte del problema’ sono l’antidolorifico ‘propossifene’, l’antidepressivo ‘amitriptilina’ e l’ ansiolitico ‘diazepam’.
In particolare l’amitriptilina è in grado di slatentizzare una certa tendenza alle aritmie e potrebbe essere responsabile di alcuni casi di morte improvvisa; nel caso del diazepam invece la molecola è in grado di deprimere i centri del respiro anche a dosi medie e quindi la sua somministrazione andrebbe valutata con grande accuratezza.

È dimostrato che le donne ricevono farmaci inappropriati in misura doppia rispetto agli uomini, probabilmente perché vengono loro prescritti più antidepressivi e ansiolitici, magari da parte dei medici di famiglia.
La Dottoressa Goulding afferma che il rischio è anche maggiore di quello evidenziato dallo studio perché questo non ha tenuto conto dei dosaggi, delle controindicazioni e delle interazioni. Inoltre i pazienti ricoverati in case di riposo sono più a rischio e più fragili degli altri.
Per quanto questo fenomeno non abbia aumentato il numero dei decessi, una prescrizione inappropriata può peggiorare i sintomi di malattie preesistenti, dare più dolore, dare maggiori interazioni tra farmaci diversi, peggiorare il funzionamento quotidiano, aumentare il numero delle visite mediche e dei ricoveri in pronto soccorso con un generale aumento dei costi sanitari.

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