martedì 9 settembre 2008

Il concetto di libero arbitrio è arbitrario ?

Fonte:www.echplanet.ch
Articolo a cura di: Zret

Libero arbitrio è, semplificando, la possibilità di optare tra A e B. Se consideriamo il codice genetico, l'influsso dell'ambiente e mille altri fattori anche invisibili ed ancestrali, che cosa resta del libero arbitrio ? Se valutiamo che, in alcuni casi, riusciamo a prevedere il futuro, se ricordiamo la non-causalità e l'atemporalità come elementi suscettibili di mettere in discussione la libertà, ci si chiede quali siano gli spazi per decisioni autonome.

Non aveva forse torto Nietzsche che considerava il libero arbitrio una bugia vitale. Il discorso è, in parte, ozioso poiché nel momento in cui la massa rivela totale incapacità di preservare un minimo di individualità e di dignità, che senso può avere disquisire di libertà ? Gli individui-involucri sono sballottati di qua e di là, incantati da ferali sirene: sono liberi? Sono liberi, però, i pochi consapevoli ?

Assistiamo ai soliti deja-vu talmente facili da preconizzare che se ne possono anticipare persino i particolari. L'unica libertà che ci resta è quella interiore, coincidente con la chiaroveggenza, una sonda interpretativa che va in profondità. È questo presumibilmente il vero senso della “volontà di potenza”, concetto tanto spesso frainteso e banalizzato.

Forse il pensiero concentrato su certe profezie e presagi ne determina, almeno in una certa misura, il loro adempimento. È possibile che, in un'altra dimensione, come suggerisce il paradosso del gatto di Schrodinger, si dipani un corso differente degli eventi. Del resto la fisica quantistica, con la sua logica non convenzionale, prospetta molteplici direzioni degli accadimenti, aprendosi verso un'ampia indeterminazione, ma, se consideriamo l'iter degli avvenimenti in questa sfera di realtà, siamo tentati di assimilare il libero arbitrio ad un'illusione ottica della coscienza.

Ogni risoluzione ci pone di fronte ad un bivio e noi crediamo di soppesare tutti i pro ed i contro sui piatti della bilancia: purtroppo, oltre ai pesi visibili che collochiamo noi, spesso con grande ponderazione, sui piatti sono posti pesi invisibili che fanno pendere la bilancia da una delle due parti.
Sono pesi invisibili, ma decisivi.

Non è un caso se le divinità del Destino, originariamente, non avevano volto.

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