venerdì 27 marzo 2009

Disturbi dell’umore e morfologia celebrale

Fonte: http://www.corriere.it
Perché la depressione accomuna spesso i membri di una stessa famiglia?
È il quesito cui hanno cercato di rispondere i ricercatori del Columbia University Medical Center attraverso uno studio in pubblicazione sui Proceedings of the National Academy of Sciences.
LA RICERCA
– L’indagine, condotta dagli studiosi su un campione di 131 individui di età compresa tra 6 e 54 anni (con e senza storia di depressione in famiglia) ha messo in luce che un assottigliamento della corteccia cerebrale (la superficie esterna del cervello) nell’emisfero destro è correlabile alla familiarità del disturbo in questione.
La differenza tra emisfero destro e sinistro «era così evidente che all’inizio non potevamo crederci», ha detto il dottor Bradley Peterson, spiegando che i medici non sono riusciti a trovare spiegazioni plausibili a giustificazione dell’anomalia rilevata.
I DATI
– Nei soggetti considerati ad alto rischio depressione, è stato infatti evidenziato un assottigliamento della corteccia pari al 28%.
Gli stessi soggetti sono quelli che hanno ottenuto i risultati peggiori nei test di memoria e d’attenzione.
Come spiegano i ricercatori, resta comunque da capire se l’anomalia è una causa o un effetto della depressione.
Tuttavia, secondo il dottor Peterson, l’anomalia in questione «potrebbe essere responsabile di un’alterazione della capacità di interpretare i segnali emotivi e sociali provenienti da altri soggetti», e quindi in grado di influenzare il comportamento della persona in questione

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