martedì 18 maggio 2010

SCARPE PIEZOELETTRICHE PER PRODURRE ENERGIA...CAMMINANDO

Le risorse umane, le idee e le conoscenze tecniche ci sono, mancano programmazione, coordinamento tra istituzioni pubbliche e private, ma soprattutto una visione lungimirante ed una focalizzata volontà politica.
Le innovazioni tecnico-scientifiche per migliorare la nostra qualità della vita possono essere un ottimo strumento per rilanciare un'economia del progresso e non del mero consumo.
In questi giorni a Roma si è svolto presso il Policlinico Militare Celio un interessante convegno sulla telemedicina organizzato dall'Ufficio Generale della Sanità Militare dello Stato Maggiore della Difesa.
Nel corso del convegno sono stati presentati prototipi che possono trovare applicazioni sia in ambito militare che civile (dall'assistenza agli anziani al controllo degli astronauti impegnati sulla Stazione Spaziale Internazionale o in future missioni sulla Luna).
Le scarpe piezoelettriche sono fra i prototipi presentati
Hanno l'aspetto di normali scarpe da ginnastica, ma riescono a convertire il movimento in energia quindi potrebbero essere utili per azionare dispositivi medici in ambienti difficili, o impervi.
Per immagazzinare energia è stato messo a punto anche uno zaino, la cui efficienza aumenta con il peso.
Sono stati anche ideati una cintura wireless che raccoglie dati su elettrocardiogramma, frequenza cardiaca, respiro, temperatura corporea e che permette anche di trasmettere a distanza anche dati che permettono di sapere se chi la indossa sta camminando, se è sdraiato o se è caduto.
Su una tessera di silicio di 1 cmq. è stato realizzato un laboratorio di analisi per valutare, per esempio, la qualità dell'acqua e verificare se in essa sono presenti microrganismi nocivi.
Sensori per garantire la sicurezza di chi lavora lontano da casa e in ambienti difficili sono stati messi a punto dall' Agenzia Spaziale Italiana per valutare la qualità del respiro, passando in rassegna in pochi minuti oltre 250 dati.
Si tratta di progetti in fase di studio ed è difficile attualmente prevedere quando potranno diventare dispositivi di uso comune
La sinergia tra l'Agenzia spaziale Italiana e Ministero della Difesa é assolutamente strategica per l'implicita dualità civile-militare delle tecnologie satellitari, ma come ha affermato lo stesso Mariano Bizzarri, del Consiglio scientifico dell'Asi, progetti di telemedicina in Italia ci sono e sono tanti, ma "non sono coordinati, la normativa è carente e manca un raccordo con le istituzioni".

1 commento:

Alessandra ha detto...

Mi sembrano ricerche interessanti, anche se per il momento mi fanno pensare alle scarpe di paperinik... ve le ricordate? :-)
grazie per averne parlato, buona giornata