lA PRIMA CELLULA SINTETICA è stata ottenuta a partire da un cromosoma artificiale, costruito utilizzando informazioni elaborate in un computer, composti chimici e un sintetizzatore di Dna.
Composto da circa un milione di lettere (quello umano ne comprende 3,2 miliardi), il Dna artificiale è del tutto simile a un Dna naturale, comprese mutazioni acquisite durante il processo di assemblaggio.
Solo una sorta di "filigrana molecolare" aiuta a riconoscere che è davvero artificiale.
La prima cellula sintetica, chiamata Mycoplasma mycoides JCVI-syn1.0, è stata costruita nel Craig Venter Institute di Rockville dal gruppo coordinato da Daniel Gibson.
La cellula in sé è naturale, ma è completamente controllata da un Dna artificiale.
Ottenerla è stato un lavoro ai limiti della fantascienza, ma anche un'opera di bricolage che ancora una volta ha utilizzato i batteri da sempre protagonisti delle ricerche del genetista Venter sulla vita artificiale: il Mycoplasma mycoides e il Mycoplasma capricolum.
Nel 2007 i ricercatori avevano ottenuto il primo Dna sintetico, riproducendo artificialmente quello del Mycoplasma mycoides;
nel 2009 avevano eseguito il primo trapianto di Dna, trasferendo il genoma (naturale) del Mycoplasma mycoides nel Mycoplasma capricolum.
IN QUESTA ULTIMA RICERCA hanno messo insieme i due procedimenti, trapiantando il Dna sintetico e caricandolo, come il programma di un computer, in una cellula batterica privata del suo Dna.
Secondo Venter, questa cellula sintetica e' una sorta di prototipo di straordinaria potenzialita' scientifica, destinata a diventare uno strumento molto potente: la cellula sintetica puo' essere utilizzata per ripulire l'atmosfera dal biossido di carbonio; per mettere a punto vaccini migliori, oppure per realizzare batteri utili per produrre combustibile o capaci di metabolizzare agenti inquinati rendendoli innocui per l'ambiente.
Il pensiero va alla marea nera nel Goflo del Messico che assume ogni giorno di più i contorni di una vera e propria catastrofe globale, con effetti a medio, lungo periodo ancora più devastanti dell'incidente nucleare di Chernobyl.
Al via le fabbriche della Vita Artificiale?
Quali le implicazioni filosofiche e sociali?
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