martedì 8 maggio 2007

GENERAZIONE RX



di: Alessio Mannucci


L'organizzazione Partnership for a Drug-Free America ha coniato una nuova definizione: quella di “Generazione Rx”

(RX stà a significare che gran parte di questi farmaci si possono reperire senza prescrizione medica, anche acquistandoli su internet).

Nella sua relazione annuale sul rapporto tra americani e farmaci, l'associazione sottolinea come oggi, per la prima volta, si riscontri tra gli adolescenti statunitensi un abuso di antidolorifici legali piuttosto che un ricorso alle più comuni droghe illegali.



A che scopo tali farmaci vengono sempre più frequentemente utilizzati ?

Alcuni sortiscono effetti analoghi agli stupefacenti.

L'anti-infiammatorio Oxycontin, per esempio, se assunto senza rivestimento, produce uno stato alterato simile a quello prodotto da una dose di eroina.
Le conseguenze di questo tipo di abusi sono ormai stranote: possono compromettere non solo la nostra salute ma anche le nostre facoltà “operative”.

Al torpore indotto da questi farmaci è stato attribuito un nome specifico: “sindrome amotivazionale”.


Dalla relazione emerge un aspetto nuovo:

il fatto che i giovani facciano un ricorso eccessivo a queste sostanze non come forma di ribellione, ma come mezzo per eccellere.

È più una sorta di doping piuttosto che la rierca di paradisi artificiali.

Si tratta di una sindrome “iper-motivazionale”: i farmaci non vengono utilizzati per evadere dalla realtà, dalle pressioni eccessive della vita quotidiana, ma piuttosto per riuscire a soddisfarle e a reggerne il passo.

D'altronde, viviamo in una “società del doping”, che, non da oggi, incoraggia l'assunzione di eccitanti, come la caffeina, il cacao, lo zucchero, il tabacco, fino alla cocaina (che in questi ultimi tempi viene pubblicizzata in modo neanche ormai tanto occulto dai mass-media, ndr), per sostenere i ritmi inumani del consumo compulsivo e dello stress del vivere moderno.

L'esercito americano, durante la Seconda Guerra Mondiale non faceva mai mancare le sigarette ai propri soldati, per aiutarli a smorzare col fumo lo stress del combattimento.

Nello stesso periodo, iniziò il ricorso alle anfetamine tra i piloti di aerei militari.

È ormai risaputo che il Modafinil, altrimenti noto anche come Provigil, consente ai piloti militari di restare vigili durante le missioni più lunghe senza la pericolosa sensazione di onnipotenza o gli altri rischi connessi all’uso delle vecchie anfetamine. Senza parlare del mondo sportivo.


Senza parlare della “sindrome da iperattività” (ADHD), o anche “deficit della capacità di attenzione”, una invenzione della farmacrazia per vendere e somministrare ai minori il Ritalin, un farmaco anfetaminico che provoca assuefazione e gravi scompensi. Nel 2000, il settimanale People ha dedicato un articolo proprio alla storia di un ragazzo che era riuscito a risolvere i suoi problemi di Adhd e di dislessia (la difficoltà a scrivere, leggere e parlare correttamente) grazie al Ritalin.
Non sorprende dunque che anche ragazzi senza particolari disturbi cerchino sempre più spesso di convincere i propri medici curanti a prescrivere loro, sottobanco, degli stimolanti.


Quando non ci riescono, sempre più frequentemente capita che si rivolgano al fiorente mercato nero (che arricchisce le mafie e finanzia il crimine organizzato).


Una matricola di Yale, intervistata per la stesura del rapporto, si è vantata di essere riuscita a leggere “Delitto e Castigo” e a scriverci una relazione di quindici pagine il tutto in appena 30 ore, assumendo dell'Adderall, un nuovo farmaco a base di anfetamina sempre per il trattamento anti-ADHD. “Un farmaco molto più efficace della caffeina”, ha raccontato ad un corrispondente di Abc News.


Altri adolescenti hanno ammesso di assumere l'oppioide Vicodin senza alcuna prescrizione.



Fu nel 1963 che l'American Medical Association avviò una campagna contro le sperimentazioni con l'LSD che sfociò nelle interrogazioni al Senato americano che nel 1966 portarono alla messa al bando di quel filone di ricerca a cui stavano partecipando molti ricercatori e artisti, che consideravano l'LSD come un potente mezzo di introspezione terapeutica e stimolazione della creatività. L'LSD aveva iniziato ad essere venduto agli psichiatri dal colosso farmaceutico svizzero Sandoz.


In un primo momento era stato pressoché unanimemente accolto come strumento terapeutico estremamente promettente.
Nel Saskatchewan, uno psichiatra, Humphry Osmond, e un architetto, Kyio Izumi, impegnati nella progettazione di un nuovo ospedale psichiatrico e convinti dei suoi potenziali effetti benefici nella cura della schizofrenia, lo avevano addirittura ingerito a scopo dimostrativo. Aldous Huxley e Allen Ginsberg lo definivano “fonte di conoscenza”.


In “What the Dormouse Said” di John Markoff si legge che, nei primi anni Sessanta, Myron Stolaroff, ex dipendente di Ampex, ha fondato un istituto che reclutava volontari, tra cui alcuni dei più brillanti esperti di elettronica, disposti a indagare il potenziale dell’LSD per l’aumento della creatività. Uno dei primi programmatori di Microsoft ha dichiarato nel 1996 al Washington Post di considerare le intuizioni da LSD “particolarmente proficue, sia a livello personale che professionale”. Personaggi celebri hanno assunto tale sostanza, al punto che in un dato periodo si poteva addirittura parlare di una vera e propria “aristocrazia dell'allucinogeno”.
Ma quell'euforia non è durata a lungo.

I rischi di psicosi, se non perfino di morte, da LSD erano oltremodo reali.
Alla fine degli anni Sessanta, gli allucinogeni sono stati banditi.
E restano vietati ancora oggi.


Resta il fatto che il boom dell'LSD fece registrare un sostanzioso calo del numero dei suicidi giovanili, evidenziando come un uso moderato e responsabile di sostanze psichedeliche, compresa la canapa, riduca la violenza.


Si verificano in un solo week-end più episodi di violenza indotti da alcool e psico-farmaci che in vent'anni di uso di droghe psichedeliche.


Che rimangono proibite, mentre si distribuiscono legalmente veleni mortali come il tabacco, l'alcol, e pseudo-farmaci di ogni tipo.


Sotto accusa è la categoria medica, che di questi abusi è la principale responsabile, in combutta con i governi e le multinazionali farmacratiche.

1 commento:

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