Basterà un semplice prelievo di sangue della madre al posto dell'amniocentesi per fare la diagnosi di malattie del feto causate dall'alterazione di cromosomi.
Sarà possibile rintracciare tutte le anomalie cromosomiche che può evidenziare l'amniocentesi, ossia quelle relative ai cromosomi sessuali X e Y e ai cromosomi 13, 18 e 21.
Una volta fatto il prelievo, la diagnosi è disponibile in poco meno di due settimane.
I risultati della nuova tecnica messa a punto per la prima volta al mondo in Italia sulla scia della scoperta che le cellule del feto migrano nell'organismo della madre per aiutarlo, fatta negli Stati Uniti da Diana Bianchi, della Tuft University di Boston, sono stati presentati al congresso di Medicina perinatale che si è svolto recentemente a Firenze, da Gian Carlo Di Renzo, coordinatore del gruppo di ricerca all'università di Perugia, e presidente scientifico del congresso di Firenze.
La tecnica per il momento è infatti disponibile soltanto in Umbria, ma entro qualche mese, potrà essere adottata da molti altri laboratori in Italia e fuori.
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