Articolo di Cristiano Bolzoni
in www.x-cosmos.it
Una delle implicazioni più affascinanti dell’accresciuta energia dei corpi biologici e della Terra riguarda la rappresentazione dello Spazio e del Tempo. La teoria della relatività ristretta di Einstein afferma che la velocità dell’osservatore modifica la percezione di Tempo e Spazio; essi sono relativi: più si va veloci più il tempo rallenta e lo spazio si contrae. Inoltre, la teoria della relatività generale ( conseguenza del principio di equivalenza gravità = accelerazione) afferma che una massa modifica la geometria dello spazio circostante, per cui essa curva la luce. Il concetto da evidenziare è che l’accelerazione di un corpo curva l’Universo intorno ad esso. Ho sostenuto nell’articolo “ L’effetto fotoelettrico della Terra” che l’elevata frequenza dell’energia (luce) che attualmente investe la Terra, sta aumentando la frequenza dei corpi biologici, la loro energia e velocità ( di azioni, pensieri ed emozioni). Proviamo solo ad immaginare che la teoria di Einstein sia applicabile non solo ai corpi fisici ma anche alla nostra coscienza : l’accelerazione produrrebbe una contrazione del tempo e dello spazio “percepiti” dalla mente. L’uomo è abituato a considerare spazio e tempo come lineari e costanti, con la sensazione che tutto debba avere un inizio ed una fine, un punto iniziale ed uno finale, e che ci debbano essere due sole possibilità: avanti o indietro. Ma se la frequenza della mente accelera, questa percezione può mutare: tempo e spazio si contraggono e si curvano, perciò non sarebbero costanti. Al limite della velocità della luce il tempo viene percepito come un “adesso” ( ora, momento presente) e lo spazio come un “qui”. Possiamo visualizzare la differenza tra spazio - tempo lineare e curvo con la geometria piana : una retta per la percezione usuale del tempo e dello spazio, una spirale che si muove verso l’interno per la visione del “qui e ora”. Nel primo caso c’è un solo percorso obbligato da seguire, avanti o indietro ( passato e futuro). Nel secondo caso il modello si ripete continuamente, facendo ritornare dove si è già stati, ma trattandosi di una spirale, non esattamente nello stesso posto: ci sarebbero quindi più opportunità, per ogni luogo e istante da vivere! Una rappresentazione più efficace del qui e ora la fornirebbe una geometria tridimensionale in cui una spirale a chiocciola inserita in una sfera assume diverse facce ogni volta che cambia posizione. Nella tradizione la spirale è associata al movimento primario di creazione nel Cosmo, secondo regole auree che troviamo presenti in natura, dalla forma delle galassie alla struttura del DNA per esempio. Spazio e distanza, passato e futuro sono illusioni, congenite al livello attuale di frequenza mentale; quando quest’ultima si eleva, ed è ciò che l’effetto fotoelettrico della Terra sta causando, essi si rivelano per essere ciò che sono: fluidi e incostanti. Il momento presente potrebbe durare un battito di ciglio o estendersi in un’eternità, dipende da come la mente lo codifica e lo crea. Ma allora si apre per l’uomo la possibilità di creare la sua realtà? Mi vengono in mente due cose: la prima è che Internet ha già insegnato in un modo fisico come può essere superata l’illusione dello spazio; la seconda è una frase di Einstein:
“ la realtà è una pura illusione della mente, pure persistente”.
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