Secondo lo studio australiano, pubblicato dal Journal of Human Nutrition and Dietetics, un'alimentazione di questo genere puo' aiutare a rallentare la progressione del tumore negli uomini che gia' hanno il cancro alla prostata.
Il ruolo della dieta nel cancro alla prostata non e' pienamente compreso dai medici, chiarisce l'autore della ricerca, Dr. Robert Ma, della University of New South Wales, a Sydney, e gli studi condotti su singoli cibi o sostanze nutritive (latticini, calcio, pomodori, licopene) sono giunti a conclusioni contrastanti.
La ricerca, condotta da una equipe di scienziati australiani, ha passato in rassegna una serie di studi precedenti, pubblicati dagli Anni Novanta ad oggi.
E' cosi' emerso che, in generale, un'alimentazione ricca di grassi, carni lavorate e grigliate e formaggi si lega a un rischio piu' alto di sviluppare il cancro alla prostata.
Al contrario, gli uomini che mangiano molte verdure, vitamina E, soia, pesce e acidi grassi omega 3 sembrano avere un rischio piu' basso di ammalarsi.
Tuttavia, pur mancando prove "conclusive", la dieta e' in grado di influire sul rischio di cancro alla prostata, secondo il Dr Ma. Le ricerche analizzate dalla sua equipe suggeriscono che mangiare carne grigliata o lavorata o latticini piu' di cinque volte a settimana si associa a un rischio piu' alto di cancro alla prostata, mentre il rischio diminuisce o la malattia progredisce piu' lentamente se l'alimentazione abbonda di pesce, acidi grassi omega 3 (che si trovano per esempio nei semi di lino), pomodori e broccoli.
Il Dr. Ma ricorda: non occorre prendere supplementi che contengono le sostanze benefiche.
Anzi, i supplementi, hanno provato alcune ricerche, possono essere dannosi.
Il segreto sta nell'alimentazione, che deve essere sana e bilanciata.
1 commento:
Avete mai sentito parlare della restrizione calorica?
http://calorierestriction.org/
http://restrizionecalorica.blogspot.com/
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