venerdì 12 giugno 2009

INFLUENZA SUINA: OMS ed emergenze sanitarie vere e mediatiche

Fino ad oggi sono 74 i paesi colpiti dal virus, con un contagio di 28mila persone e 141 morti.
L'Organizzazione mondiale della sanità ha innalzato l'allerta per l'influenza A fino al livello 6, quello della pandemia.
Il viceministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha nel frattempo dichiarato che entro due anni si deve vaccinare tutta la popolazione italiana, per evitare che il virus A/H1N1 diventi un problema nazionale.
Sars, aviaria e morbo della mucca pazza:
dovevano essere pandemie virali in grado di contagiare tutto il mondo ma la loro diffusione è stata limitata a qualche migliaio di casi.
Bisogna ammettere che hanno avuto nei media una grande cassa di risonanza.
Sicuramente sono patologie da tenere sotto controllo, ma bisogna pensare ad Aids, malaria, morbillo e diarrea la cui diffusione porta al decesso alcuni milioni di persone nel mondo.
Aids: Secondo l’Unicef 33,2 milioni di persone nel mondo sono sieropositive, 2,1 milioni hanno un'età inferiore ai 15 anni e circa il 90% di essi vivono nell'Africa sub-sahariana.
Nel 2007 2,5 milioni di persone hanno contratto il virus.
Di queste, 420.000 sono bambini sotto i 15 anni.
Nel 2007, 2,1 milioni di persone sono morte per cause correlate all'AIDS.
Di queste, 290.000 erano bambini sotto i 15 anni. In Italia i casi di Aids accertati dall'inizio dell'epidemia (il primo caso registrato è del 1982) al 2004 sono stati circa 53.000, di cui oltre 33.000 con esito letale.
Il numero dei sieropositivi è stimato intorno ai 140.000, di cui circa un terzo donne.
Ogni anno nel nostro paese dalle 3.500 alle 4.000 persone contraggono il virus dell'HIV, e circa metà entrano nella fase della malattia vera e propria.
Desta preoccupazione il fatto che i casi di Aids conclamato abbiano cessato di diminuire dal 2001 in poi.
Malaria: a causa di questa terribile malattia ogni giorno in Africa muoiono 3 mila bambini.
In tutto il mondo ogni anno vengono contagiati fra i 300 e i 500 milioni di persone. 2 milioni muoiono, la maggior parte costituita da bambini sotto i cinque anni. In Sierra Leone, la malaria causa il 40% dei decessi tra i bambini.

Morbillo: la riduzione del 60%, a livello mondiale, dei decessi per morbillo tra il 1999 e il 2005, rappresenta un importante successo dell’Oms.
Ma il numero di persone morte di morbillo resta ancora alto: nel 1999, secondo l’Oms, morivano 873.000 persone, nel 2005 345.000.
La diarrea: Ogni anno quasi 2 milioni di bambini muoiono di diarrea: si tratta del 18% dei decessi infantili (fonte Iss)

LE TRE GRANDI PANDEMIE del XX SECOLO
1918-19 - "Spagnola" - (Virus A H1N1) Colpì dal 20 al 40% della popolazione mondiale, con una mortalità molto elevata; fece più vittime della Prima Guerra Mondiale.

1957-58 - "Asiatica" - (Virus A H2N2) Provocò oltre 1 milione di morti, soprattutto anziani e bambini. Prese origine dalla Cina e si diffuse soprattutto per contagio di comunità, nelle scuole e poi nelle famiglie.


1968-69 - Influenza "Hong Kong" - (Virus A H3N2) Provocò oltre 1 milione di morti, soprattutto anziani e bambini. Il virus fu isolato ad Hong Kong all'inizio del '68. Il virus circola ancora oggi..

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