Negli ultimi 2 milioni di anni, le dimensioni del cervello umano si sono triplicate, crescendo piu' velocemente rispetto a quello degli altri mammiferi.
Questo probabilmente per via della competizione sociale a cui gli esseri umani sono sottoposti.
Almeno queste sono le conclusioni di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della University of Missouri e riportato dal sito ScienceDaily.
Dopo aver esaminato l'organo umano, i ricercatori hanno preso in considerazione tre ipotesi diverse che potrebbero spiegare quest'estensione del cervello: il cambiamento climatico, motivazioni ecologiche e competizione sociale.
Tra queste quella che sembra aver convinto maggiormente i ricercatori e' l'ipotesi della competizione sociale.
Per testare le tre ipotesi i ricercatori hanno raccolto i dati su 153 teschi di ominidi che risalgono a 2 milioni di anni fa.
Prendendo in considerazione i luoghi e cambiamenti climatici globali dell'epoca in cui risalgono i fossili, e tenuti in debito conto il numero dei parassiti nella regione e la stima della densita' della popolazione nelle aree in cui sono stati trovati i teschi, i ricercatori hanno scoperto che la densita' della popolazione ha avuto il piu' grande effetto sulle dimensioni del cranio e quindi sulla sua capacita'.
"I nostri risultati - hanno detto David Geary e Thomas Jefferson, autori principali dello studio - hanno suggerito che le dimensioni del cervello sono aumentate maggiormente nelle aree con grandi popolazioni. Questo quasi sicuramente ha aumentato l'intensita' della competizione sociale".
Secondo i ricercatori, il cervello ha iniziato ad aumentare quando gli uomini hanno cominciato a competere per necessita' e status sociale.
I ricercatori pero' non hanno escluso del tutto l'ipotesi dei cambiamenti climatici.
Secondo loro, infatti queste mutazioni unite alle migrazioni avrebbero potuto portare a un aumento, seppur lieve, delle dimensioni del cervello.
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