martedì 10 luglio 2007

Il DNA era già conosciuto nell'antichità

Reperti archeologici mettono in luce attraverso affreschi e decorazioni la conoscenza da parte delle popolazioni meso-americane del codice della vita: il DNA
È chiaro il riferimento alla funzione e alla raffigurazione del DNA, e non ha nessun dubbio neanche il Dr. Luis Acosta, biologo, che ha collaborato con la Dr.ssa Escovar.
Vi è anche un doppio serpente a simbolizzare quella forma elicoidale, quel "nodo", in grado di riprodurre la coppia di gemelli raffigurata all'interno.
Coppia che rinasce, fuoriuscendo dalle bocche di un altro identico doppio serpente che si trova all'esterno della cellule.
le lettere DNA sono le iniziali del nome, in lingua inglese, dell'Acido Desossiribonucleico, una molecola polimerica costituita da due catene affiancate, formate dalla successione di tali nucleotidi e paragonata ad una scala di corda attorcigliata su se stessa, in modo da formare una doppia elica.
Il DNA è concentrato quasi esclusivamente nei nuclei cellulari, e il problema dei ricercatori è stato capire come venivano conservate e trasmesse le informazioni.
La molecola del DNA è stabile e adatta a conservare le informazioni, per trasmettere le quali costituisce un codice.Per i non addetti ai lavori qualche notizia riguardo l'argomento per capirne la complessità e l'importanza.Ogni aminoacido è codificato da un gruppo di tre nucleotidi detti "Triplette". La cellule più attive nella sintesi proteica sono molto ricche di RNA e ribosomi. La sintesi delle proteine si svolge sui ribosomi e avviene in due fasi dette "trascrizione e traduzione".
Nella prima fase il messaggio del DNA viene trascritto su di una molecola di RNA detta "messaggera" (mRNA). Nella seconda fase, detta traduzione, il filamento RNA si distacca dal DNA e va ad aderire ad un ribosoma dove avviene il montaggio delle proteine.La doppia elica si apre in punti precisi in seguito alla rottura di alcuni legami a causa dell'azione di un enzima.
Un solo filamento del DNA serve da stampo per la trascrizione del mRNA. Durante la trascrizione interviene un altro tipo di RNA, quello di "trasporto" (tRNA).
Ogni tRNA può trasportare solo un aminoacido, ed è caratterizzato da una Tripletta in grado di riconoscere la tripletta complementare di mRNA, alla quale si unisce. Gli aminoacidi trasportati dai diversi tRNA si dispongono secondo l'ordine codificato sul DNA e si legano fra loro in una catena proteica. Ogni divisione cellulare inizia sempre con la duplicazione del DNA.
Ogni individuo possiede due "alleli" (geni allelomorfi) per la determinazione di ogni carattere e, in tutte le cellule somatiche, due corredi cromosomici completi: uno proveniente dal padre, uno dalla madre. Ogni cellula sessuale maschile e femminile (gamete) contiene un solo allele e un corredo cromosomico che è la metà di quello delle altre cellule, perché nella formazione dei gameti, i cromosomi omologhi si separano.La teoria conferma che i geni sono localizzati su strutture nucleari visibili al microscopio, i "microsomi", ognuno dei quali può contenere molti geni.È stato stabilito così il numero dei cromosomi, dal pisello al pepe rosso, (46 quelli dell'uomo), e come si determina il sesso del nascituro.
La storia della ricerca del DNA inizia con gli esperimenti effettuati dal dottor Gregorio Mendel, nato nel 1822, sui piselli, dimostrando che i fattori determinanti i caratteri sono trasmessi di generazione, in generazione, come entità separate.Nel 1865 pubblicò i risultati, ma non era il momento per valutare nel modo giusto la portata della scoperta, tanto che il tutto rimase nel dimenticatoio fino al 1900.Nessuno aveva idea dove fossero localizzabili i geni, né attraverso quale processo si ottenessero due dosi di ogni gene nelle cellule somatiche e una sola dose nei gameti. Solo alla fine dell'ottocento lo sviluppo delle tecniche di microscopia e colorazione delle cellule, permise di osservare i cromosomi e, seguirne i movimenti.
La conoscenza dei meccanismi cellulari della fecondazione permise di collegare i dati della genetica con quella delle strutture cellulari.

1 commento:

vapor =) ha detto...

interessante quell'immagine. Ho conosciuto anche una persona che mi ha mostrato un tappeto persiano con un disegno similissimo all'elica del DNA, con stilizzati i tre nucleotidi e le quattro basi azotate,tre e quattro, e così via, dicendomi fra l'altro che anche secondo lui il principio strutturale del DNA era conosciuto in tempi antichissimi.