Come avrete avuto modo di leggere dai nostri post, la realtà che noi percepiamo come oggettiva è in verità la risultanza soggettiva, passata attraverso il nostro filtro psicosensoriale, costruito negli anni nel contesto socio-culturale ed affettivo, che ha generato un paradigma interpretativo.
Se davanti ai nostri occhi di Europei apparisse un fiore indonesiano di 1 metro di diametro, il nostro cervello stenterebbe a riconoscerlo come tale, cioè un fiore. Allo stesso modo per gli abitanti delle Americhe che non avevano mai visto un cavallo, quando lo videro per la prima volta non sapevano descriverlo, non lo vedevano, perchè non avevano creato circuiti interpretativi.
Creare nuovi circuiti celebrali richiede un certo periodo di tempo, quello che si chiama tempo di apprendimento. Tutti abbiamo imparato a camminare, poi a parlare, poi a leggere ed a scrivere....
Come abbiamo imparato: provando e riprovando!
Arrivati a questa fase del nostro sviluppo procediamo con l'imparare a pensare, ed a pensare che se imparo a pensare imparo a costruire gli eventi della mia vita.
Non più il caso, il destino insondabile, ma la libertà di decidere, di creare, di essere quello per cui siamo qui su questo bellissimo pianeta azzurro.
Vi sembra impossibile?
Provare e riprovare,stare attenti ai sassi ed alle buche, ma rialzandosi sempre con la gioia di intraprendere qualcosa di importante.
Come bambini che apprendono un nuovo gioco.
Vogliamo giocare insieme?
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