Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano
Il magnesio è un oligoelemento essenziale, d’importanza fondamentale per la salute.
All’interno dell’organismo di un adulto ce ne sono all’incirca 25 grammi, concentrati per la maggior parte nelle ossa e all’interno delle cellule e in percentuale esigua nel sangue: il magnesio contenuto nelle cellule è fondamentale per modulare l’attività di oltre 360 enzimi e favorire la normale produzione delle proteine.
In quali situazioni può mancare il magnesio e come si manifesta questa carenza?
La quantità maggiore di magnesio viene introdotta nell’organismo attraverso l’alimentazione, tuttavia, il processo di cottura e lavorazione dei cibi (bollitura, trattamento con conservanti, inscatolamento) ne provoca spesso una perdita. Inoltre, stress, sport, febbre e sudorazione profusa sono situazioni ulteriori che comportano deficit di magnesio.
Anche le diete sbilanciate rientrano tra le cause di dispendio di magnesio: l’eccesso di fibre, un ridotto consumo proteico, l’assunzione di alcol, ad esempio, comportano un minore assorbimento dell’oligoelemento nell’organismo.
Da non sottovalutare inoltre i lassativi e i diuretici di cui spesso le donne fanno uso.
Il rapporto tra introiezione di magnesio e perdita per varie cause risulta spesso alterato: il 20% della popolazione, di fatto, assume meno dei 2/3 della dose raccomandata di magnesio che mediamente è di 6 milligrammi per chilo, al giorno.
La carenza di magnesio si manifesta a quattro livelli con specifici sintomi:
1- livello del sistema neurovegetativo: astenia, ipertensione, tachicardia, disturbi del sonno;
2- livello motorio-muscolare: alterazione della contrattilità muscolare, crampi, parestesia;
3- livello emozionale: eccessiva emotività, irritabilità, ansia;
4- livello cognitivo: difficoltà nella concentrazione e conseguente diminuzione delle performance.
Nelle donne, tali sintomi si accentuano aggravando la sindrome premestruale.
Il rapporto tra introiezione di magnesio e perdita per varie cause risulta spesso alterato: il 20% della popolazione, di fatto, assume meno dei 2/3 della dose raccomandata di magnesio che mediamente è di 6 milligrammi per chilo, al giorno.
La carenza di magnesio si manifesta a quattro livelli con specifici sintomi:
1- livello del sistema neurovegetativo: astenia, ipertensione, tachicardia, disturbi del sonno;
2- livello motorio-muscolare: alterazione della contrattilità muscolare, crampi, parestesia;
3- livello emozionale: eccessiva emotività, irritabilità, ansia;
4- livello cognitivo: difficoltà nella concentrazione e conseguente diminuzione delle performance.
Nelle donne, tali sintomi si accentuano aggravando la sindrome premestruale.
Inoltre, se la carenza di magnesio si associa a deficit e a ridotto deposito di calcio nelle ossa, nelle donne in menopausa, aumenta il rischio di osteoporosi.
Esistono soluzioni per reintegrare il magnesio e limitare i disagi nel caso di carenza o aumentato fabbisogno?
Per reintegrare il magnesio è indispensabile seguire una dieta equilibrata, evitando l’uso-abuso di lassativi, alcol e diuretici.
Per difendere il prezioso magnesio si parte dalla tavola:
Esistono soluzioni per reintegrare il magnesio e limitare i disagi nel caso di carenza o aumentato fabbisogno?
Per reintegrare il magnesio è indispensabile seguire una dieta equilibrata, evitando l’uso-abuso di lassativi, alcol e diuretici.
Per difendere il prezioso magnesio si parte dalla tavola:
spazio a cereali, legumi, verdura e frutta secca;
latte, yogurt e cioccolato non possono mancare durante la prima colazione e, soprattutto per gli anziani, gli integratori alimentari possono essere la soluzione ideale per migliorare la qualità della vita e ad attenuare i disturbi della sindrome premestruale e della menopausa.
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