mercoledì 22 aprile 2009

Infertilità maschile ed inquinamento delle acque da anti-androgeni

L'aumento dell'infertilita' maschile e il declino nel conteggio degli spermatozoi che si riscontrano da trent'anni a questa parte potrebbero essere collegati alla presenza nell'ambiente di pesticidi e ormoni antiandrogeni (soprattutto quelli impiegati per la terapia del carcro alla prostata), che bloccano l'azione del testosterone.
E' quanto indica uno studio britannico, secondo il quale l'aumento di antiandrogeni nell'acqua dei fiumi (provenienti dagli impianti di depurazione) sarebbe collegato al fenomeno della femminilizzazione dei pesci.
E' la prima volta che viene ipotizzato un collegamento diretto tra azione degli antiandrogeni ed ermafroditismo nei pesci.
Nell'ambito della ricerca, pubblicata sulla rivista "Environmental Health Perspectives", gli scienziati hanno analizzato l'attivita' antiandrogenica di campioni di acqua prelevati nei pressi di 30 sbocchi fognari, dimostrando che esiste un collegamento statistico con l'ermafroditismo dei pesci.
Non e' ancora accertato, pero', se la contaminazione provenga soprattutto dalle terre coltivate, per effetto dei fertilizzanti.

1 commento:

severino saramin ha detto...

molto interessante.. e anche un po' preoccupante...