Subito una task-force neuropsichiatrica dell'emergenza da affiancare alla protezione civile per aiutare fin dalle prime fasi chi, travolto da quelle immagini, potra' avere effetti invalidanti sul proprio comportamento ed equilibrio psicofisico.
La proposta arriva da Rosario Sorrentino, neurologo e direttore dell'Ircap (Istituto di ricerca e cura degli attacchi di panico).
"E' un trauma da forte stress in chi vede polverizzato in pochi secondi una vita fino ad allora normale", ha spiegato l'esperto, "un trauma che si insedia in quella scatola nera del nostro cervello, l'ippocampo dove depositiamo le nostre esperienze piu' belle e piu' brutte: soprattutto per gli anziani, bambini e donne, saranno immagini da choc indimenticabili".
Secondo Sorrentino, "le emergenze sempre piu' diffuse nella nostra epoca e la globalizzazione delle immagini diffuse in tempo reale sui circuiti internazionali suggeriscono di ragionare e agire in termini preventivi perche' tutti noi siamo candidati a essere dei 'potenziali pazienti per caso'.
E, questo, crea le premesse culturali per un secolo di paure e incertezze".
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