Scienziati italiani scoprono una terapia musicale per curare infarti e ictus.
Lo studio, riportato sul Journal of the American Heart Association, ha rivelato che il ritmo musicale puo' rallentare o accelerare il flusso sanguineo, e che, alternando diversi ritmi, e' possibile controllare il flusso cardiovascolare e aiutare nella riabilitazione.
Luciano Bernardi dell' Univesita' di Pavia, autore dello studio, ha spiegato:
"Un ritmo piu' veloce aumenta la pressione e il battito cardiaco, mentre uno piu' lento li riduce".
Ai partecipanti dello studio sono state date delle cuffie e le variazioni del flusso sanguineo sono state misurate tramite elettrocardiogrammi.
"Abbiamo scoperto che anche cambiando lentamente il volume della musica si puo' ottenere lo stesso effetto", ha spiegato Bernardi.
"Ritmi rapidi a volume crescente - ha aggiunto - causano una leggera eccitazione, mentre quelli che rallentano causano un rilassamento.
Mettendo in pausa la musica abbiamo visto una riduzione della respirazione, pressione sanguinea e battito cardiaco, a volte anche al di sotto dei valori iniziali".
1 commento:
la musica cura molte patologie, anche quelle della mente. bisognerebbe introdurla anche negli ospedali, possibilmente, però, facendola scegliere ai pazienti, non imponendo la robaccia commerciale che di solito va sulle radio. chissà se mai accadrà. ciao
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