Mentre mercoledì 22 luglio i media di tutto il mondo hanno dato grande spazio all'eclisse totale di sole verificatasi in Asia, il 23 luglio Hubble Space Telescope ha trasmesso la foto in cui si rileva la formazione di una grossa macchia da impatto sul pianeta Giove.
Il fatto pone interrogativi perchè a segnalare l'avvenimento non è stata la NASA, ma l' astronomo amatoriale australiano Anthony Wesley che con il suo piccolo telescopio il 19 luglio ha osservato l'evento confermato il 20 luglio dalla più importante agenzia spaziale internazionale.
Solo allora si è saputo che era in corso la manutensione dei sistemi di rilevazione e monitoraggio spaziali per cui la trasmissione e rilevanmento dati risultava ridotta o interrotta da alcuni giorni.
Non sappiamo a tuttoggi se l'impatto sia determinato da una cometa o da un grande asteroide, quello che è certo è che lla collisione sia avvenuta con un corpo celeste di grosse dimensioni, disintegratosi a contatto con l'atmosfera di Giove.
Come mai questo evento non era stato previsto, mentre nel 1993 l'impatto dei frammenti della cometa Shoemaker-Levy 9 nell'atmosfera di Giove vennero calcolati con estrema precisione ed osservati attraverso due sonde che in sincronismo perfetto registrarono l'avvenimento?
L'attività solare ha toccato, tra ottobre 2007 e Aprile 2008, il suo minimo undecennale, che si palesa attraverso una drastica riduzione delle macchie solari (Sunspots).
Di norma alla fine di un ciclo i sunspots riprendono ad aumentare inaugurando una nuova fase di crescita; stavolta non solo non si può definire concluso il minimo, ma la reiterata assenza di macchie solari comincia a farsi preoccupante.
Alcuni ricercatori affermano che questa stentata ripresa non rappresenti soltanto la fine di un ciclo undecennale, ma che inauguri un possibile minimo a scala secolare.
Il clima sulla Terra dipende dall'intensità della radiazione solare e da meccanismi interni l'atmosfera, tra i quali: le grandi correnti oceaniche, la copertura nuvolosa e la percentuale di gas ad effetto serra.
Lo scenario interplanetario si complica con la rilevazione inaspettata di un pianeta esterno al nostro sistema solare delle dimensioni superiori a Giove, proveniente dall'estrema periferia del nostro sistema: il famoso XII° pianeta di cui parlavano i Sumeri?
"Grande disordine nel Cielo, le cose stanno volgendo per il meglio sulla Terra"
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