sabato 19 settembre 2009

Abuso di alcol:3000 morti all'anno, i divieti non servono se non trattiamo la radice del problema.

Fonte:http://dilatua.libero.it/attualita/
La III causa di morte in Italia è l'abuso di alcol - 3000 morti l'anno - mentre in Europa è la prima causa di morte per gli under 30: una strage silenziosa, di cui si parla troppo poco, o a sproposito.
Un problema, questo, che colpisce al cuore la società, dal momento che sono sempre di più le donne e i giovanissimi ad attaccarsi alla bottiglia.
L'Osservatorio Nazionale Alcol dell'Istituto Superiore di Sanità, stima che in Italia sono a rischio alcolismo circa 1.500.000 ragazzi tra gli 11 e i 24 anni: tra i minorenni il 22,4% dei ragazzi e il 13% delle ragazze consuma alcol in modo rischioso; dai 19 ai 24 lo fa il 25,3% dei maschi e il 10,4% delle femmine.
Bevono per sballare, per farsi coraggio, per dimenticare, per integrarsi nel gruppo.
Rispetto alla droga, il consumo eccessivo di vino birra e liquori è più "socialmente tollerato" ma non meno pericoloso.
Anche le donne ci cascano, come emerge dal Libro Bianco di O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna): in questi casi l'alcolismo spesso si pratica da sole, di nascosto, per superare le frustrazioni e i dispiaceri. E così capita che i familiari se ne accorgano soltanto quando ormai la situazione è compromessa.
Le ricadute sociali dell'alcolismo sono facilmente intuibili e aggravano ulteriormente il quadro: basti pensare agli atti di violenza, o alle povere vittime della altrui guida in stato di ebbrezza.
Ciò nonostante, le campagne di prevenzione e di informazione sui pericoli della bottiglia scarseggiano, e le misure anti-alcol molti comuni, a partire da Milano, hanno approvato ordinanze che vietano la vendita ai minori di 16 anni -, sono assolutamente inadeguate per affrontare le cause del problema.
Anche la riduzione da 0,5 mg/l a zero del tasso alcolico nel sangue per potersi mettere alla guida ha suscitato giustificate critiche: chi incappa nell'inflazione deve subire pene esemplari per compensare il problema della mancanza di controlli, ma anche la Coldiretti è partita all'attacco "Basta demonizzare il vino, così crollerà il mercato" rincuorata dalle rassicurazioni del ministro per le Politiche agricole Luca Zaia, che ha affermato: -Dovranno passare sul mio corpo, finché sarò ministro non accadrà! -
Figuriamoci chi può togliere i grapin ai militanti della Lega, anche se sull'alcol la politica è bipartisan.
Come mi diceva 30 anni fa un morfinomane: -Il problema di noi poveri morfinomani è che siamo classificati tossicodipendenti e per questo sanzionati e puniti, da un gruppo sociale compatto di alcolisti-alcolizzati-

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