Nei casi di abuso di cibo, il cervello manifesta lo stesso comportamento che assume nel caso di abuso di farmaci, generando una dipendenza.
E' la conclusione di una ricerca del Dipartimento di Tossicologia dell'Universita' di Cagliari condotta da Gaetano Di Chiara e cofinanziata da David Kessler decano della School of Medicine di San Francisco, Universita' della California.
I ricercatori hanno confrontato gli effetti sul sistema nervoso delle sostanze stupefacenti nei soggetti tossicodipendenti con quelli dovuti all'abuso di cibo nel caso di soggetti che manifestano un atteggiamento compulsivo nei suoi confronti, come avviene nei casi di bulimia e binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata).
Quando il cervello riceve uno stimolo, i neuroni liberano i neurotrasmettitori cerebrali, sostanze che trasmettono le informazioni fra le cellule componenti il sistema nervoso.
Uno dei neurotrasmettitori e' la dopamina che riveste una grande importanza nel fenomeno dell'apprendimento associativo, il processo che permette di associare ad un evento piacevole gli stimoli che ci richiamano a voler riprovare la stessa sensazione: se mangiare cioccolato ci fa provare piacere, ogni volta che vediamo il cioccolato ci viene il desiderio di mangiarlo per ricercare quello stesso piacere.
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