Secondo un rapporto elaborato dal professor Richard Sharpe del Medical Reserch Council e commissionato dal Chem Trust (associazione britannica che lavora alla protezione dell'uomo e degli altri esseri viventi dalle sostanze chimiche), la salute riproduttiva maschile è in continuo deterioramento, con malformazioni del pene che iniziano ad essere molto comuni, problemi ai testicoli (come il rischio di cancro) e l'infertilita'.
L'esperto sostiene che tutti questi effetti siano correlati con la distruzione del testosterone maschile.
Il professor Sharpe sottolinea come la diffusione di sostanze chimiche nell'ambiente, nel cibo o nei prodotti estetici (che una donna incinta puo' usare), sia probabilmente una delle cause del blocco dell'azione del testosterone del neonato che si trova in grembo alla mamma.
Il rischio e' che il bimbo possa nascere con dei difetti congeniti. "Ovviamente - aggiunge Sharpe - piu' alto e' il tasso di sostanze chimiche presente in un alimento o in un prodotto cosmetico e' maggiore sara' il rischio che il piccolo nasca con malformazioni o abbia problemi ai testicoli".
L'esperto ricorda inoltre come ora ci sia "una nuova norma europea, chiamata REACH (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione dei prodotti chimici) che obbliga l'industria chimica a testare i prodotti prima di immetterli sul mercato e a verificarne la sicurezza".
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