Un gruppo di ricercatori statunitensi ha trovato il modo di obbligare alcune cellule staminali embrionali, derivate da embrioni in sovrannumero ottenuti con la fecondazione assistita, a mutare in cellule germinali umane, cioe' i precursori di ovociti e spermatozoi.
Questo il risultato cui sono giunti alla Stanford University School of Medicine.
Lo studio, pubblicato su Nature, spiega che le cellule ottenute dai ricercatori funzionano abbastanza bene per generare cellule spermatiche. "Finora - ha spiegato Reijo Pera - avevamo studiato solo i topi per comprendere i passaggi necessari alla differenziazione delle cellule germinali umane.
Ma non e' lo stesso.
Questa e' la prima prova che si possono creare in laboratorio cellule germinali umane funzionanti".
Nello studio i ricercatori hanno trattato le staminali embrionali umane con proteine note per stimolare la formazione germinale e hanno poi isolato quelle che iniziavano a esprimere i geni specifici germinali, pari al 5% del totale, identificandole perche' producevano anche una proteina di segnalazione verde fluorescente.
Poi gli esperti hanno iniziato ad 'accendere' e 'spegnere' vari geni nel mirino, per capire che ruolo avessero nella formazione delle cellule riproduttive.
In questo modo ne hanno individuato tre: DAZL, che agisce precocemente, DAZ1 e BOULE, che regolano le fasi piu' avanzate dello sviluppo.
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