venerdì 16 ottobre 2009

Placebo e schema di credenze

Nella risposta della colonna spinale al dolore potrebbe trovarsi il segreto dell'efficacia dell'effetto placebo.
Nei volontari a cui vengono somministrate consapevolmente queste sostanze, infatti, le risposte della colonna spinale alle sensazioni dolorose vengono ridotte.
Lo hanno scoperto i ricercatori dell' University Medical Center Hamburg-Eppendorf di Amburgo, Germania, che hanno pubblicato la loro scoperta sulla rivista Science.
"Quando riceviamo un placebo, il nostro cervello rilascia delle sostanze chiamate endorfine", ha spiegato Falk Eippert del Department of Systems Neuroscience a capo della ricerca. "Tuttavia, non sappiamo ancora come queste sostanze - ha conitnuato - riducano le sensazioni di dolore. Abbiamo allora pensato che le endorfine permettessero al cervello di comunicare con altre parti del corpo inibendo l'attivita' della colonna spinale".
Per testare la loro ipotesi, Eippert e colleghi hanno sottoposto 15 volontari a dolore fisico prima di fornire loro due creme: una inattiva e un'altra alla lidocaina presentata come in grado di ridurre le sensazioni di dolore. "In realta', entrambe le creme erano del tutto inefficaci e non progettate per ridurre il dolore", ha detto Eippert.
"Tuttavia, chi usava la 'crema alla lidocaina' - ha proseguito - percepiva meno dolore. Grazie a delle immagini a scansione computerizzate, abbiamo visto che in queste persone l'attivita' della colonna spinale era ridotta. C'era una minore reazione al dolore".
Un risultato confermato anche dall'analisi dell'ossigenazione del sangue, un segnale indiretto dell'attivita' della colonna spinale.
"Possiamo dire che il cervello inibisce le reazioni al dolore, in base alle aspettative che il placebo offre. Non si tratta di una semplice alterazione mentale del comportamento, ma di un vero e proprio sistema complesso", ha concluso Eippert.
Appare evidente che lo schema di credenze risulta basilare nei processi percettivi, in questo caso del dolore.
I volontari credendo che la lidocaina (anestetico locale largamente utilizzato in odontoiatria) avesse un effetto inibitore del dolore, hanno interferito nell'attivazione dei nocirecettori proprio come se la sostanza avesse un effetto anti-dolorifico.
Mente e corpo sono strettamente collegati, la mente impartisce istruzioni alla parte somatica, ma la mente da chi prende istruzioni?

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