mercoledì 7 ottobre 2009

Contraccezione maschile: vasectomia per una paternità consapevole

Se un uomo decide di non avere figli è il metodo contraccetivo migliore e uno dei pochi a non pesare sulla donna.
Oggi è reversibile basta un intervento di microchirurgia per tornare fertili. Entro i 5 anni c'è il 97% di possibilità di recupero della fertilità, entro 10 anni il 90% e entro 15 intorno all'85%.
Allora perché in Italia se ne parla così poco?
Fino al 1978 vigeva in Italia il divieto di sterilizzazione volontaria per mezzo della vasectomia nei maschi italiani.
Con la legge 194 sono stati eliminati dal Codice penale i passi che interferivano con la fertilità dell'uomo o della donna.
Era infatti un reato l'incitamento a pratiche contro la procreazione.
Se un medico prima del 1978 vasectomizzava un paziente c'era il rischio di denuncia per procurate lesioni gravi all'individuo. Una fase di vero oscurantismo in campo medico: quando si praticava una vasectomia su un paziente, bisognava inventarsi come escamotage delle orchiti, delle infiammazioni ripetute dei testicoli e si usava questa tesi. Spesso in cartella clinica risultava un'orchite e non una vasectomia a fini anticoncezionali.
Poi si è arrivati a un'altra fase: si sosteneva che la vasectomia fosse necessaria per evitare delle infezioni ai testicoli.
Invece successivamente una sentenza della Corte di Cassazione ha sostenuto che la contraccezione può dare quel benessere che fa parte della salute psicofisica.
Oggi in Italia la vasectomia è riconosciuta come metodo anticoncezionale efficace, ma è ancora una pratica poco in uso. Secondo la banca dati online del Ministero della Salute tra il 1999 e il 2005, i ricoveri per sterilizzazione maschile sono stati soltanto 653.
Gli interventi classificati come vasectomia sono 1.717, ma di questi solo 397 sono stati classificati come "sterilizzazione dell'uomo".
Nel mondo ci sono alcune aree dove la vasectomia è molto diffusa, come in Cina.
In Italia non tutti i centri sanitari offrono questa opzione contraccettiva, salvo alcuni consultori.
E tra l'altro solo ed esclusivamente su responsabilità dei direttori sanitari.
I grossi ospedali poi non la fanno.
Restano delle problematiche legate al consenso.
Sono pochi gli urologi che si fanno carico di un intervento del genere.
In ambiente pubblico non risulta sia stato fatto un ricovero per controllo delle nascite e vasectomie e l'intervento chirurgico non è a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Nella sanità privata un intervento di vasectomia ha un costo complessivo dai 1500 ai 3000 euro.

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