giovedì 17 dicembre 2009

Spray alla cannabis nella terapia analgesica

Da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' Universita' di Edimburgo, pubblicato sulla rivista Journal of Pain and Symptom Management, su 177 pazienti cui era stato somministrato uno spray alla cannabis , si è scoperto che i livelli di dolore erano scesi del 30 per cento rispetto ai malati di cancro che non avevano usato lo spray, nonostante non avessero assunto altri farmaci come la morfina.
Lo spray e' stato sviluppato in modo da non influenzare lo stato mentale dei pazienti .
I ricercatori ci hanno tenuto a evidenziare che altri studi confermerebbero che fumare cannabis puo' aumentare il rischio di cancro.
Lo spray invece agisce attivando le molecole nel corpo, chiamate recettori dei cannabinoidi, che possono fermare i segnali nervosi inviati al cervello dal sito del dolore.
Lo spray alla cannabis chiamato Savitex e' gia' stato prescritto per dare sollievo ai pazienti con sclerosi multipla.
Questi primi risultati sono molto promettenti e dimostrano che i farmaci a base di cannabis possono fornire un trattamento efficace nella terapia contro il dolore debilitante, ma e' ancora aperto il dibattito sulla differenza tra l'uso medico e quello ricreativo.
Certo non occorreva fare uno spray per testare l'efficacia dei cannabinoidi, visto che il consumo di cannabis nella popolazione mondiale data qualche migliaio di anni e con alterne vicende questa pianta, ben conosciuta per le sue proprietà medicinali oltre che per gli effetti psicotropi è viene utilizzata da vastissime aree della popolazione mondiale (dal bacino del Mediterraneo, all'estremo oriente ed al continente americano) pur con alterne fortune: elevata agli onori degli altari , come pianta sacra e gettata nei bassifondi come droga illegale.
In Italia da venti anni si trascina uno sterile ed improduttivo dibattito tra repressione e legalizzazione della coltivazione e consumo ad uso personale della cannabis, mentre le organizzazioni criminali autoctone hanno fatto cartello con quelle straniere e si sono accaparrate lo spaccio nelle grandi città, aumentando il proprio fatturato ed agganciando il giovane consumatore al mercato illegale di sostanze psicotrope.
Solo questo ci porterebbe razionalmente a valutare la necessità di liberalizzarne la coltivazione, applicando l'attuale normativa riservata alla coltivazione del tabacco.
Fra il 1919 ed il 1933 negli Stati Uniti tramite il XVIII Emendamento e il Volstead Act venne sancito il bando sulla fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di Alcol per il consumo umano. Il Proibizionismo servì solo a far nascere come funghi le bande criminali che costruirono immense fortune e a radicare nella popolazione il consumo di alcol (di pessima qualità e contraffatto), con danni ingenti sia per l' ordine pubblico che per la salute dei cittadini.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ola, what's up amigos? :)
I will be glad to receive any assistance at the start.
Thanks and good luck everyone! ;)

Anonimo ha detto...

ciao a tutti di questo diario,io mi ritenevo un po persa nella rete mentre cercavo [url=http://www.ministryofcannabis.com/it]semi marijuana[/url] ed a un certo punto mi sono ritorvata in questo sito ed ho ritenutodi andarmene subito poi ci ho ripensato e sai cosa ne è valsa la pena. ciao!