giovedì 17 dicembre 2009

VACCINI CONTRO LE DIPENDENZE DA SOSTANZE PSICOTROPE

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanita', il tabagismo e' la prima causa di morte prevenibile al mondo, e i numeri, al riguardo, parlano chiaro.
Uccide, infatti, 5,4 milioni di persone l'anno, mentre cresce progressivamente la quota di vittime che popola i Paesi poveri.
La nicotina viene esaltata da una proteina presente nel cervello e che funziona come le tossine presenti nel veleno dei serpenti.
Questa scoperta è frutto delle ricerche condotte presso la Rockfeller University di New York, dove un'équipe ha studiato una proteina (lynx1) dotata di un'azione simile a quella del veleno dei serpenti. Le tossine che i cobra rilasciano con il loro morso si legano ai recettori ACh della nicotina, presenti nel muscolo, e li inibiscono.
Intanto da alcuni anni gruppi importanti di ricerca stanno tentando la strada del vaccino, cioè di un farmaco capace di inibire gli effetti piacevoli della nicotina.
Il 16 novembre scorso GlaxoSmithKline Biologicals SA (GSK) and Nabi Biopharmaceuticals (Nabi) hanno annunciato il l'entrata nella III fase di due studi sperimentali del farmaco NicVAX®, primo vaccino contro la dipendenza da nicotina.
Intanto in Svezia hanno dato il via libera a uno studio di fase II su un nuovo vaccino contro il tabagismo.
Il farmaco, che prende il nome di Niccine, verra' sperimentato su larga scala in tutti i Paesi scandinavi. Dovrebbe eliminare nei fumatori la dipendenza da nicotina, ed e' il risultato di studi compiuti in Svezia negli ultimi 10 anni al Karolinska Institute di Stoccolma.
Nei prossimi giorni verra' avviato un test su 400 persone in Svezia, in Danimarca e in Norvegia. Il campione e' composto da ex fumatori sui quali i ricercatori testeranno il siero per verificare l'incidenza di eventuali ricadute.
Verranno suddivisi in due gruppi: al primo verra' iniettato il Niccine, al secondo sara' somministrato un placebo.
Gli effetti verranno verificati nell'arco di un anno, e i ricercatori sperano che questo siero possa un giorno essere utilizzato anche per dare una mano ai fumatori attivi.

Naturalmente, il farmaco non può nulla contro la dipendenza in quanto tale, perché non si tratta di un virus, ma sceglie una strada diversa: stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi che si legano alle proteine della nicotina, costringendole ad un aumento di dimensioni fatale che impedisce loro l'ingresso nella barriera emato-encefalica e quindi nel cervello.
La nicotina entra così in circolo nell'organismo, ma le viene impedito l'accesso al cervello e pertanto non riesce a stimolare la produzione di dopamina, ovvero la fonte del piacere e di conseguenza la causa che crea dipendenza .

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