lunedì 19 ottobre 2009

In Italia sono circa 3 milioni e mezzo gli uomini tra i 18 e i 65 anni che soffrono di eiaculazione precoce

La Siams (Societa' italiana di andrologia e medicina della sessualita') e la Siu (Societa' Italiana di urologia) stimano che il 20% degli uomini italiani di età compresa tra i 18 ed i 65 anni soffrano di EIACULAZIONE PRECOCE.
La stima si basa su questionari distribuiti ai pazienti da andrologi e urologi e comprende sia gli episodi occasionali che patologici.
E' importante distinguere il tipo di problema vissuto dal paziente.
La forma patologica, detta anche primitiva, si ha quando l'eiaculazione precoce e' una costante della vita sessuale, si presenta gia' prima del rapporto sessuale e interessa anche la masturbazione.
Prendendo in considerazione questa forma di eiaculazione precoce, la percentuale di incidenza si abbassa notevolmente ma, in parallelo, si tratta di casi piu' difficili da seguire e risolvere perche' alla base c'e' anche una componente genetica. Ad oggi, in questi, la terapia e' farmacologica con l'eliminazione transitoria dei sintomi che determinano l'eiaculazione precoce e il conseguente prolungamento delle prestazioni.
La maggior parte dei casi e' comunque situazionale, avviene cioe' solo in determinate occasioni e non si protrae nel tempo. Di solito la durata media di un rapporto oscilla tra i tre e i sette minuti, quindi si puo' parlare di eiaculazione precoce quando si scende sotto il minuto o, appunto, quando l'eiaculazione arriva prima della penetrazione.
Il problema, com'e' comprensibile, non riguarda solo il singolo, che si sente inadeguato, ma si estende anche alla vita di coppia. Se escludiamo i casi in cui la patologia e' dovuta a disfunzioni fisiche, come infiammazioni o accentuata sensibilita', in 8 casi su 10 le cause sono di tipo psicologico pertanto la persona può trarre beneficio da terapie psico-comportamentali, ma nei casi più persistenti, a queste si consiglia associare l'uso del farmaco, che aiuta ad avere una prestazione considerata standard. Da Da sottolineare l'importanza di un costante contatto tra pazienti e specialisti, non solo per valutare l'efficacia del trattamento, ma anche perche' è opinione comune tra gli specialisti che la patologia sia sottostimata.
Per questo, anche alle minime avvisaglie, e' importante rivolgersi all'andrologo o all'urologo.
Talvolta basta veramente poco per fa tornare la serenità e l'armonia nel rapporto di coppia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny