sabato 5 giugno 2010

CAMBIARE CORPO VIRTUALMENTE

Presentata sulla rivista Plos One e descritta dal notiziario Cordis, la ricerca sulla realta' virtuale a immersione totale (immersive virtual reality o IVR).
Lo studio fa parte dei progetti finanziati dall'Unione Europea 'PRESENCCIA' ('Presence: research encompassing sensory enhancement, neuroscience, cerebral-computer interfaces and applications') nell'ambito dell'area tematica 'Tecnologie della societa' dell'informazione' (TSI) del Sesto programma quadro (6/o PQ) ed il progetto di Melvyn Slater dell'Universita' di Barcellona in Spagna 'TRAVERSE' ('Transcending reality activating virtual environment responses through sensory enrichment').
L'obiettivo principale del progetto è quello di capire e usare meglio i meccanismi del cervello per migliorare l'esperienza della realta' virtuale.
Nello studio in questione, Slater e il suo team hanno condotto un esperimento nel quale 24 volontari uomini (nessuno dei quali aveva esperienza di giochi di realta' virtuale) hanno indossato cuffie auricolari e sono stati immersi in un ambiente virtuale nel quale dovevano reagire a eventi specifici.
Alcuni utenti sono stati messi nelle condizioni di sperimentare l'ambiente attraverso gli occhi di un corpo femminile virtuale a grandezza naturale (illusione del corpo surrogato); quando si guardavano, i volontari vedevano il loro nuovo corpo e i loro nuovi vestiti.
Nel loro articolo, gli scienziati spiegano che l'esperimento ha dimostrato che i meccanismi di percezione possono temporaneamente prevalere sulla conoscenza, il che ha come risultato un'illusione radicale di trasferimento del corpo.
Le prove dimostrano che se si fa credere alle persone che il loro corpo e' diverso cio' ha un'influenza sul loro modo di pensare e di comportarsi.
Questo significa, per esempio, che con questa tecnologia possiamo sperimentare cosa si prova a fare parte del sesso opposto o a essere un individuo con grandi differenze fisiche, come una persona obesa.
L'esperimento potrebbe portare a nuovi modi di combattere i preconcetti e i pregiudizi o aiutare la riabilitazione dei pazienti che hanno subito ictus o altri problemi di salute.

Nessun commento: