lunedì 25 agosto 2008

Diagnosi per il tumore delle ovaie

di: Massimo Bertolucci

Quando il tumore alle ovaie viene diagnosticato la sua fase è ormai molto avanzata per cui anche dopo l'intervento chirurgico o il trattamento chemioterapico, i rischi di ricaduta sono molto elevati. Ora, un prestigioso panel di oncologi, del Pacific Northwest Research Institute (PNRI) di Seattle, ha messo a punto un efficace biomarcatore per diagnosticare più efficacemente la patologia.
Attualmente, si utilizza il CA125 come test per diagnosticare il tumore alle ovaie. L'efficacia del test è molto valida per l'identificazione di tumori avanzati e di ricadute in seguito alla chemioterapia. Ma inefficace per identificare la patologia nel corso delle sue prime evoluzioni. Oltretutto il test può anche dare dei risultati “falsi positivi”: identifica la presenza di un tumore che in realtà non c'è con conseguenti terapie costose e soprattutto inutili e dannose.
Con il nuovo biomarcatore invece - Secondo gli oncologi - visto che la molecola HEA, che è direttamente associata alle cellule tumorali, è secreta nel sangue, basterebbe sviluppare un semplice apposito esame del sangue per poter rilevare la sua presenza. Inoltre, si è appurato che HE4 è efficace al medesimo modo di CA125 con una sensibilità al carcinoma superiore del 40 per cento rispetto a quella di CA 125 quando non si erano palesati risultati “falsi positivi”.
Il biomarcatore è stato descritto dal periodico “Cancer Research”.
Istituzione scientifica citata nell'articolo:
http://www.pnri.org/

1 commento:

Anonimo ha detto...

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