giovedì 25 giugno 2009

Droga, reprimere non serve

Cambio di rotta dell'Onu nel raporto 2009: nella lotta alla droga, la repressione nei confronti dei consumatori non serve.
Anzi, talvolta va a tutto vantaggio dei trafficanti, vero cancro da estirpare.
Un'apertura alla liberalizzazione?
Non proprio, visto che l'agenzia precisa nelle prime righe del rapporto 2009 Unodc:
«La droga continua a essere una minaccia per la salute legalizzare le droghe sarebbe un errore storico».
Resta il fatto che in cento anni di lotta all'uso degli stupefacenti, il consumo resta un problema globale: magari cambiando più volte nella forma e nel contenuto, ma non nella sostanza.
Per l'agenzia delle Nazioni Unite sulle droghe e il crimine serve però «meno impegno della polizia con gli utenti, più sforzo con i trafficanti».
Insomma: il traffico va combattuto con più vigore del consumo.
«Il crimine organizzato - si legge nell'introduzione del rapporto - non scomparirà con la legalizzazione della droga», ma anche il fatto stesso che sia stata presa in considerazione una tale alternativa è una piccola rivoluzione. In questi anni il ritratto del consumatore è molto cambiato:
dall'eroinomane degli anni 70-80, all'esplosione della cocaina e delle sostanze sintetiche degli ultimi anni.
Nel rapporto di quest'anno si registra un calo del mercato mondiale di cocaina, oppiacei e cannabis: la marijuana rimane la pianta più coltivata e usata in tutto il mondo, per le sue proprietà psicoattive .
In forte aumento della produzione e del consumo di droghe sintetiche (le anfetamine, le metanfetamine e l'ecstasy), con un vero e proprio boom nei paesi in via di sviluppo.
Certo è che tra psicofarmaci, alcol, sostanze psicotrope ad uso ricreativo, additivi, alimenti contraffatti , scie chimiche...
...una domanda sorge spontanea: quante sono le persone che in Italia possono definirsi non dopate?

Nessun commento: