martedì 9 giugno 2009

Il battito cardiaco nell'embrione concorre alla formazione del sangue

E' grazie allo studio compito da Luigi Adamo, pubblicato su Nature e rilanciato in Italia da Le Scienze web news se sappiamo che e' il primo battito del cuore a originare la formazione del sangue.
Adamo e i suoi collaboratori hanno condotto lo studio utilizzando cellule staminali embrionali di topo dimostrando che lo shear stress cioe' la frizione generata sulla parete dei vasi sanguigni dal movimento di fluido al loro interno, stimola la maturazione del sangue, mentre in mancanza del battito cardiaco e quindi del flusso intravascolare l'embrione non riesce a sviluppare il sangue in maniera appropriata.
Ecco perche' il cuore dell'embrione comincia a battere prima che i tessuti abbiano bisogno di essere irrorati dal sangue. Questo lavoro apre le porte alla produzione in laboratorio di sangue artificiale senza necessita' di utilizzo di embrioni umani.
Le cellule staminali totipotenti si possono infatti ottenere dall'embrione o riprogrammando le cellule adulte.
Tutte le cellule del sangue - globuli rossi, globuli bianchi e piastrine - si originano da un'unica cellula: la cellula staminale ematopoietica.
Questa cellula viene prodotta nelle prime fasi dello sviluppo di un nuovo organismo e garantisce la produzione di sangue per tutta la vita dell'individuo.
Considerata questa enorme potenzialita', molti gruppi di ricerca hanno cercato di capire i meccanismi che guidano la nascita di questo tipo particolare di cellula col fine di produrla in laboratorio ed usarla per curare malattie del sangue.
Adesso la realizzazione in laboratorio della cellula staminale ematopoeitica e di nuove terapie per la cura di leucemie, linfomi e talassemie e' ancora piu' vicina.

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