domenica 25 maggio 2008

Come possiamo mettere le nostre ferite al servizio degli altri

È di conforto per chi soffre e di Grande aiuto per chi rimerita dalle sofferenze. “Nessuno sfugge alla possibilità d’essere ferito. Siamo tutte persone ferite, fisicamente, psicologicamente, mentalmente, spiritualmente. La domanda principale non è: ‘Come possiamo nascondere le nostre ferite?’, affinché non ne siamo imbarazzati, ma: ‘Come possiamo mettere le nostre ferite al servizio degli altri?’.
Quando le ferite cessano di essere una fonte di vergogna e diventano fonte di guarigione, diventiamo a nostra Volta dei guaritori feriti. Gesù è il Guaritore ferito di Dio: attraverso le sue ferite noi siamo risanati. La sofferenza e la morte di Gesù hanno portato gioia e vita; la sua umiliazione ha portato Gloria; il suo essere stato rifiutato ha portato una comunità d’amore. Come seguaci di Gesù, anche noi possiamo lasciare che le nostre ferite portino guarigione agli altri”.
Questo pensiero, tratto da “Pane per il viaggio”, è di Henri Jozef Machiel NOUWEN (Nijkerk, Olanda, 24 gennaio 1932 - Hilversum, 2 ottobre 1996), prete cattolico olandese, scrittore, autore di 40 libri sulla vita spirituale

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