Sono alcuni dei risultati dell'indagine condotta da Gfk Eurisko per Novartis a gennaio 2009 su circa 900 pazienti diabetici e 100 assistenti presentata questa mattina a Milano.
L'indagine rivela anche che oltre il 60% dei "caregiver" e' donna e che il sostegno al paziente e' piu' forte al centro-sud Italia (93%) di quanto non sia al nord (79%); il paziente viene aiutato dal "caregiver" - generalmente il coniuge, un figlio o un parente - a non dimenticare i farmaci (76%), a seguire una dieta controllata (72%, che a sua volta nel 74% dei casi diventa lo stile alimentare dell'intera famiglia), a fare attivita' fisica (55%) e a non mancare alle visite mediche (54%). Per il 51% dei "caregiver" far seguire al malato una dieta controllata e' la principale difficolta' quotidiana, mentre le complicanze che potrebbero insorgere sono la preoccupazione numero uno per il 69% delle persone che assistono un malato di diabete.
In Italia il diabete colpisce in egual modo uomini e donne, in particolare oltre i 65 anni; le donne sono in genere piu' autosufficienti nell'affrontare la malattia.
In circa la meta' dei casi sono vedove e si registra un picco rilevante di malattia nella popolazione femminile oltre i 74 anni; l'80% dei diabetici e' obeso (soprattutto le donne) o sovrappeso (in particolare gli uomini).
Per sottolineare il ruolo dell'assistenza nell'affrontare il diabete, la Fand - Associazione italiana diabetici, insieme all' Osservatorio nazionale sulla salute della donna, ha ideato con il contributo di Novartis il progetto "Due in uno. Combinazione vincente contro il diabete": una campagna di incontri indirizzata ai pazienti e alle persone che li assistono per parlare, confrontarsi e capire meglio come affrontare la malattia. Entro la meta' dell'anno saranno realizzati i primi tre incontri, a Torino, Ravenna e Reggio Calabria, che saranno aperti alla popolazione e coinvolgeranno, oltre a pazienti e "caregiver", un diabetologo e un medico di medicina generale.
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