sabato 7 febbraio 2009

OMEOPATIA E SINTOMI POST-INFLUENZALI

Fonte:www.repubblica.it
A cura di Elio Rossi - medico, Resp. Centro di Riferimento Regionale Omeopatia - Ospedale di LUCCA - Toscana-
Abbiamo parlato in diverse occasioni del trattamento omeopatico dell'influenza, che come ogni anno, colpisce in modo epidemico milioni di persone, generalmente fra gennaio e febbraio.

Ma si è parlato di prevenzione e cura, mentre oggi proveremo a consigliare qualche rimedio utile durante la fase di convalescenza, quando la fase acuta è ormai passata e alcuni sintomi, spesso molto fastidiosi, tendono a permanere.
Un rimedio molto utile è Gelsemium, quando la sensazione di non essere ancora guarito, di un malessere imprecisato è generale, qualcosa di più di una semplice forma di astenia. Analogamente si può usare Psorinum oppure anche Tubercolinum aviarie.
Sulphur è indicato quando i sintomi influenzali tendono a recidivare, cioè la fase acuta di malattia tende a ripresentarsi dopo un'apparente guarigione.
Arsenicum album è un rimedio utile quando persiste una tosse fastidiosa, secca, di gola, che si aggrava soprattutto la notte e in posizione sdraiata, mentre Sanguinaria è indicata se a persistere è il mal di testa e Sticta è utile se persiste la sinusite.
Kalium phosphoricum è un buon rimedio se il malessere è più di tipo depressivo, come se la forma influenzale avesse lasciato un senso di malumore e di tristezza immotivata da cui sembra difficile uscire.
Scutellaria è un rimedio indicato quando l'influenza lascia sintomi di nervosismo e irritabilità persistenti.
Ultimo, ma non ultimo per importanza, rimedio da ricordare è Carbo vegetabilis, che può essere utile ogni volta che una malattia acuta, quindi non solo l'influenza, provoca un blocco energetico da cui si stenta a riprendersi, con bronchite e bruciore alle estremità inferiori.

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