lunedì 22 settembre 2008

Alla ricerca delle chiavi della nostra esistenza

Fonte:
http://www.echplanet.com/
Siamo davvero convinti di essere solo un aggregato di cellule, o siamo qualcosa di più ? La morte ha un ruolo ? È necessaria ? Chi muore ? Siamo sicuri di morire ?
Il Prof. Vittorio Marchi ricercatore, insegnante di fisica, compagno di stanza e di studi di Enrico Fermi, affidandosi all'attuale sviluppo del contesto scientifico, nel suo ultimo libro L'Uno detto Dio (Macroedizioni) mette a disposizione informazioni e strumenti per lo scioglimento di convinzioni e credenze che alla luce della “nuova scienza” non appaiono più così ineccepibili.
Per dirla con l'autore si tratta di: “un viaggio analitico attraverso scienza e coscienza che si propone di sondare le esperienze degli astronauti della scienza del mondo occidentale e quelle degli psiconauti della coscienza del mondo orientale, così inconsapevolmente vicini... E chi li ha ravvicinati ? Le ultime scoperte della fisica quantistica”.
Sapevate per esempio che i quanti sono particelle quando li guardiamo e onde quando non li guardiamo ?
Le proprietà di una particella non esistono finché non sono osservate.
Può un fisico che si occupa del visibile arrivare a cogliere ciò che colglie il mistico, che indaga l'invisibile ?
Questo libro è la prova comprensibile che non si tratta più di scegliere e dividere, ma di armonizzare.
TUTTO È UNO.
“Tu sei il mondo!”
dicono i saggi.
Ebbene lo afferma anche il principio fisico della simmetria assoluta, “Se effettivamente vogliamo un mondo migliore, nel bene e nel male, dobbiamo incominciare a capire che nessuno può sfuggire alla sua legge: quel mondo siamo noi”.

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