di: Massimo Ortelli
I mari si espandono nel 70 per cento della superficie terrestre, ma il loro potenziale biomedico è sconosciuto perché inesplorato.
Ora, un team di ricercatori della Scripps Institution of Oceanography dell'Università della California a San Francisco, ha scoperto che nei fondali oceanici vivono moltissimi microbi che producono molecole antibiotiche. Per cui, le aree inesplorate, situate nei sedimenti oceanici, rappresentano un'importante risorsa biomedica.
Il team di ricercatori, guidato da William Fenical, ha divulgato, in due distinti articoli, l'individuazione di un nuovo gruppo di batteri produttori di molecole che potrebbero sconfiggere una moltitudine di patologie infettive e tumorali.
Nel primo articolo, pubblicato dal periodico "Applied and Environmental Microbiology", viene divulgata per la prima volta, la scoperta, nei sedimenti oceanici, dei nuovi batteri actinomycetes, che per oltre 45 anni hanno coperto un ruolo fondamentale nell'industria farmaceutica per la messa a punto di varie terapie antibiotiche.
Nel secondo articolo, pubblicato dal periodico "Angewandte Chemie”, viene esposta la struttura del Salinosporamide A, generato da questi batteri. Un potente inibitore della crescita di vari tumori, fra cui il carcinoma del colon e quello del seno.
Per saperne di più visitate il sito:
Università della California
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